Ischia News ed Eventi - La Rinascita di Casamicciola è possibile

La Rinascita di Casamicciola è possibile

Il manifesto Rinascita per Casamicciola

Società
Typography

Il progetto per la “trasformazione o riqualificazione urbana” di Casamicciola nell’ ambito di una nuova Programmazione Economica progettata per il piano 2014-2020 dei fondi europei è “avanzato ed intelligente” e rappresenta per l’isola d’ Ischia una “straordinaria opportunità per una coesione economica e sociale oltre la divisione in sei Comuni”.

Ci sono 12 miliardi di euro a disposizione delle Regioni e degli enti locali per un immediato “piano d’ azione” del Governo italiano – come ha annunciato il Ministro dell’Economia on. Pier Carlo Padoan – per progetti di sviluppo nel Mezzogiorno a condizione di avere “progetti cantierabili” capaci di determinare nuovo sviluppo e nuova occupazione. Il “ caso di Casamicciola” è emblematico perché bisogna rendere “ giuridicamente agibili” gli investimenti  per il recupero del grande complesso del Pio Monte della Misericordia, degli stabilimenti termali da anni chiusi e fatiscenti del Bacino termale di La Rita, dell’ex-Capricho de Calise la cui proprietà viene “ contestata” al Comune dall’ Agenzia del Demanio e per  gli interventi infrastrutturali  pubblici per il parcheggio- giardino sulla Litoranea per Lacco Ameno e di quelli per la Piazza dei Bagni del  Gurgitello e del Majo, per il completamento del Giardino Mediterraneo nella Villa Comunale della Bellavista con il Museo Civico di Storia Moderna e Contemporanea dell’ isola d’ Ischia da affiancare al Museo di Storia Antica di Lacco Ameno e del Complesso Culturale Polivalente dell’ Osservatorio Geofisico 1885 sulla collina della Gran Sentinella e per il Porto che dovrà essere turistico e commerciale con un sol gestore ed al quale bisogna unire un “ approdo turistico” nell’ area antistante il complesso del Pio Monte della Misericordia. Si tratta di 16 interventi strutturali ed infrastrutturali per i quali occorre costituire un Tavolo di Concertazione – previsto dalla legge 241/90 e successive modifiche – con la partecipazione di tutti gli enti pubblici e privati anche per costituire un “partenariato economico e sociale”, richiesto per l’ accesso ai fondi dell’ Unione Europea, al fine di manifestare le volontà degli Enti – nelle forme di legge – ed arrivare in tempi brevi al progetto eseucutivo. E’ necessario che il Comune di Casamicciola Terme – attraverso il Consiglio Comunale – approvi un  “ documento programmatico” ed avvii la richiesta di finanziamento all’ Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale per almeno 100 milioni di euro e poi seguire con un Gruppo di Lavoro tutto l’ iter complesso del progetto coinvolgendo anche gli altri  5 Comuni del’ isola  essendo  Ischia inserita in uno dei 45 “ Sistemi Territoriali di Sviluppo” della Regione Campania che ha affidato al FORMEZ PA  un “ programma integrato di interventi per  favorire lo sviluppo della capacità istituzionale delle Amministrazioni della Regione”. Tanto è emerso  dal  “ workshop” ( officina, laboratorio, seminario) che si è tenuto  sabato 29 novembre 2014 nell’ ex-Capricho de Calise nel  corso del quale è stato illustrato dall’ arch. Caterina Iacono il progetto di trasformazione urbana a cura del Comitato Colibrì ( Caterina Iacono ( Presidente), Giuseppe Mazzella, Franco Borgogna, Lucilla Monti, Angelo D’ Abundo, Gianni Vuoso), nato nel 2012 in occasione della sottoscrizione per il recupero del complesso Pio Monte della Misericordia nei Luoghi del Cuore del FAI ( Fondo Ambiente Italiano) e dell’ Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’ isola d’ Ischia ( OSIS).Il progetto- coordinato dall’ arch. Caterina Iacono -  è uno studio di fattibilità giuridico ed economico  in 16 punti – dal Pio Monte della Misericordia al parcheggio sulla Litoranea per Lacco Ameno – redatto in attuazione del Piano Regolatore Generale approvato e nel rispetto del Piano Urbanistico Territoriale dell’ isola d’ Ischia in vigore  poiché si tratta di una piattaforma per un Piano Urbanistico Comunale ( PUC) per il recupero delle superfici coperte che non contiene aumenti di volume. E’ stato proposto lo strumento della Società di Trasformazione Urbana (STU) – prevista dall’ art. 120 del Testo Unico degli Enti Locali con i poteri di esproprio delle aree dismesse – ed il Tavolo di Concertazione tra Enti Pubblici e Privati previsto dalla legge 241/90 mentre i finanziamenti – per circa 100 milioni di euro – sono richiesti al programma dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020. L’ ipotesi occupazionale è di 200-400 nuovi posti di lavoro nell’ edilizia, nel turismo termale, riabilitativo, nautico, nell’ indotto commerciale e nei servizi collegati è quindi anche un “Piano per il Lavoro”.Il workshop è stato  aperto e coordinato dal giornalista Giuseppe Mazzella – che ha ricordato le azioni intraprese fin dal primo workshop del 20 dicembre 1997, 17 anni fa,per avviare la “ finanza di territorio” ed il “ marketing territoriale” per la “ Rinascita di Casamicciola, dalle parole all’ azione” -  mentre l’ arch. Caterina Iacono ha illustrato   con diapositive e cartografia il progetto soffermandosi sull’ agibilità giuridica per ogni singolo punto ricordando la prima Rinascita, dopo il terremoto del 28 luglio 1883, la seconda Rinascita, dopo l’ alluvione del 24 ottobre 1910  mentre si attende la Terza Rinascita dopo l’ alluvione del 10 novembre 2009.“Si tratta di difendere il territorio ma anche di riqualificarlo per un rilancio economico, sociale e civile della più antica stazione turistica dell’isola d’ Ischia” ha detto l’arch. Iacono.In particolare il prof. Amedeo Lepore, ordinario di storia economica presso la seconda università di Napoli ,autore del volume “La Cassa per il Mezzogiorno e la Banca Mondiale: un modello per lo sviluppo economico” e convinto meridionalista che sta seguendo l’ iter di costituzione dell’ Agenzia per la Coesione Territoriale progettata dal Governo per l’ utilizzazione dei fondi europei per conto dello SVIMEZ, la meritoria  associazione per lo sviluppo industriale nel Mezzogiorno  fondata da Pasquale Saraceno nel 1946 di cui Lepore è membro del Consiglio di Amministrazione , ha auspicato    che “ l’ idea progettuale di Casamicciola” sia capace di “ aggregare anche gli altri Comuni dell’ isola” perché venga colta la grande opportunità dei fondi europei.“E’ un ottimo inizio il progetto di Casamicciola – ha detto Lepore -  poiché è interessante e positiva la sua logica di impostazione che non nasconde le difficoltà giuridiche”.Dal canto suo l’arch. Massimo Pica Cimarra, che è l’autore di un progetto di recupero del complesso Pio Monte della Misericordia ancora all’ esame del Comune, ha sostenuto la necessità di un “Patto Istituzionale” tra enti pubblici e privati affinché si arrivi brevemente ad un “piano-progetto”.“Bisogna attuare i progetti di trasformazione urbanistica in tempi brevi – ha detto PicaCimarra -  ed è necessario che il Comune di Casamicciola chiami le parti, pubbliche e private, per approvare ed attuare il progetto in tempi rapidi”.Il sindaco di Casamicciola Terme, ing. Giovan Battista Castagna, ha dichiarato la piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale a concorrere all’ azione di “Rinascita” chiedendo la collaborazione istituzionale sia del Comitato Colibrì presieduto dall’ arch. Caterina Iacono sia dell’Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’isola d’ Ischia (OSIS) presieduto dall’ ing. Angelo D’ Abundo, promotori dell’iniziativa.

Nel dibattito sono intervenuti l’ex-sindaco d’ Ischia, avv. Luigi Telese che ha invitato ad andare avanti nell’ attuazione del progetto e l’avv. Alberto Barbieri, ex-consigliere comunale di Casamicciola che ha manifestato la sua disponibilità a ricevere mandato dall’ Amministrazione Comunale per il problema Pio Monte avendo già interlocuzione con investitori privati.Presenti alla manifestazione anche l’avv. Lorenzo Bruno Molinaro e l’arch. Sandro Petti che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa agli organizzatori e l’assessore al turismo di Casamicciola, Ignazio Barbieri.

 

La nota di colore 

Quello che segue è un articolo che riproponiamo uscito nel settembre 2012.

ISCHIARAMAdi Giuseppe Mazzella

Casamicciola, il lungo declino ed il cappello del prete

Dal terrazzo di casa mia, vedo tutta la marina di Casamicciola. E’ un terrazzo storico in un luogo storico. Prima di me, almeno dal 1894, migliaia di altri occhi hanno visto questo panorama e ne sono rimasti incantati. Erano occhi azzurri, neri o verdi di tutti i colori delle bandiere delle Nazioni.  Vedo i due rioni, il porto con le navi e gli aliscafi che entrano ed escono, il complesso del Pio Monte della Misericordia, punta Perrone con la chiesa di S. Antonio, e di fronte la costa casertana, ripenso a quei, continui, incessanti, ricordi dei miei genitori. Non passava giorno, non c’era occasione dove sia mia madre che mio padre non mi ripetevano: “Siamo stati i primi nell’ isola d’ Ischia a fare turismo. Eravamo i primi dell’isola con le nostre manifestazioni musicali. C’era la banda musicale tutte le sere in Piazza Marina. Solo noi avevamo il cinema all’ aperto. Nel Pio Monte della Misericordia si tenevano concerti e spettacoli. Arrivavano da noi, nei nostri alberghi i migliori dell’isola, autentici signori da ogni parte del mondo. Solo noi avevamo la Pro Loco ed i termalisti e gli albergatori (come il papà di mia madre, mio nonno Giovanni Monti (1890-1963), uno dei primi albergatori dell’isola d’ Ischia n.d.a), avevano una propria associazione con una propria sede. E adesso siamo diventati gli ultimi”. Siamo gli ultimi da oltre 40 anni. Mio padre è morto da 35 anni e mia madre è morta da 9 anni. Una volta ho detto che Casamicciola sta al turismo dell’isola d’ Ischia come la Pro Vercelli al calcio italiano. Ha vinto sette scudetti all’ inizio del ‘ 900 ma poi è scomparsa dai campionati nazionali per stare in serie C o serie D.Ma quel” martellamento continuo” sulla “Grandezza di Casamicciola” mi ha segnato per la mia vita pubblica, civile, culturale, politica e perfino familiare. Ho fatto di tutto, ma proprio tutto, per riportare Casamicciola alla sua antica Grandezza e non ci sono riuscito. Lascio il mio Paese ai miei figli in condizioni addirittura peggiori in cui l’ho ricevuto dai miei. Leggendo e studiando i libri di storia locale – per lavoro e passione – ho constatato che papà e mamma avevano perfettamente ragione e non esageravano affatto. Ho portato sempre con me ovunque sono andato, a Napoli e in altre città del Continente, questa fierezza di essere cittadino di Casamicciola. Mi sono sentivo un giocatore della Pro Vercelli con l’orgoglio dei 7 scudetti ma la malinconia di giocare in quarta serie.I pensieri dal terrazzoMi siedo al mattino su questo terrazzo in questi giorni d’estate. Mi faccio il caffè. Mi accendo il sigaro. Il terrazzo del Pithaecusa è uno dei più belli dell’isola d’ Ischia. Mia madre mi diceva che una scrittrice inglese degli inizi del ‘ 900 che era ospite sua le disse: “Voi che vivete qui non avete diritto al Paradiso dopo la morte. Il Paradiso l’avete già avuto qui”. Sfoglio i giornali e leggo in silenzio.Ho letto l’altro giorno il pezzo di Gianni Vuoso su “Il Golfo” nella sua “emeroteca”. Riporta un mio intervento su “il settimanale d’ Ischia” del 1981 quando fui eletto consigliere comunale del PSI e facemmo la prima amministrazione di sinistra che durò meno di due anni. Sembra scritto oggi con il ripetitivo messaggio della “politica di programmazione” con il rilancio del termalismo locale con un grande investimento nel complesso del Pio Monte della Misericordia. Oggi la situazione di Casamicciola è ancora più grave di 31 anni fa. Il complesso del Pio Monte della Misericordia è un ammasso di macerie dall’ intricata situazione proprietaria. Ho dedicato a questa battaglia 40 ANNI della mia vita civile. Cominciai con un lungo articolo nel 1972 su “Il Giornale d’ Ischia” e poi ho scritto centinaia di altri articoli e decine di proposte. Un vecchio compagno socialista degli anni ’70, Tonino Verde di Forio che ha oggi più di 80 anni e che non può più essere combattente come una volta mi ha telefonato, dopo aver visto un video su “Teleischia” realizzato con Mirna Mancini due anni fa  dal titolo “ See, pray and cry” e che si può trovare anche su www.ischianews.com, per dirmi che bisogna continuare la battaglia per il recupero di quel complesso: “E’ fondamentale per Casamicciola e l’isola d’ Ischia e tu devi andare avanti” mi ha detto. Ma qual è lo scenario politico che deve affrontare” il problema dei problemi” di Casamicciola? Lasciamo stare come è andata fino ad oggi. I rimproveri retrospettivi servono a poco. Ma è possibile che non ci si renda conto – eppure nel consiglio comunale da 19 anni c’è un architetto al quale fa compagnia un assessore ingegnere che è stato in consiglio per 18 anni  ed ancora c’è un sindaco laureato in commercio ma anche in economia cioè “ competenze specifiche” oltre gli steccati, se ci sono, ideologici  – che Casamicciola ha bisogno di un grande progetto di trasformazione urbana, come si chiama oggi, come si può fare dal Testo Unico degli Enti locali ed abbiamo fatto un convegno ad aprile a Lacco Ameno ( Ischia, lo sviluppo possibile – Auditorium dell’ Albergo di Augusto -  Società di Trasformazione Urbana ( STU) – art.120 del TU presieduto dall’ avv. Renato Perticarari, Presidente STU Nazionali)  per sottolinearlo, che sia capace di recuperare il complesso Pio Monte come opera strutturale ed infrastrutturale ( mi spiego?); recuperare il bacino di La Rita; costruire un porticciolo turistico sotto il Pio Monte che c’è già; fare del Capricho de Calise il ritrovo di tutta l’ area portuale anche con un Yacht Club come lo hanno tutti i porti turistici e prendiamo esempio da Capri? Questa” trasformazione urbana” – più o meno la stessa che fece a Lacco Ameno negli anni ’50 Angelo Rizzoli con il progetto dell’arch. Gardella – la vedo ogni mattina dal mio terrazzo. E’ un sogno reale che non ha nulla di utopistico perché è perfettamente compatibile con il Piano Urbanistico Territoriale o Paesistico in vigore in quanto non prevede aumenti di volumetrie ma solo utilizzazione di fabbricati dismessi o fatiscenti. Come si fa a perdere queste occasioni di sviluppo per Casamicciola e l’isola d’ Ischia che deve avere una “coesione” economica e sociale? Certo per attuare un piano di trasformazione urbana ci vogliono anni, ci vogliono soldi privati e soldi pubblici, ma se non si comincia non ci resta che piangere e piangere non serve a nulla. Il mondo non finisce. Non è finito il 28 luglio del 1883 quando il Ministro dei Lavori Pubblici voleva ricoprire con la calce Casamicciola distrutta con 3mila morti.La politica oggi Il sindaco eletto dal popolo, Arnaldo Ferrandino, ha una giunta monca di soli due assessori e non riesce o non vuole completarla. Non c’è più la passione programmatica e la polemica civile dei partiti come la DC, il PSI, il PCI ed il PLI. I consiglieri - 10 mentre prima erano 20 -  sono eletti in liste civiche neanche come il Comune fosse un “condominio” o una “congrega”. Non rispondono più alle vecchie sezioni dei partiti dove la “base” controllava e pungolava gli eletti. Nel porto turistico – che avrebbe dovuto essere il volano di un nuovo sviluppo – vi sono tre concessionari al posto di uno solo di cui solo uno pubblico. Il complesso Capricho de Calise è aperto provvisoriamente fino ad ottobre. Dopo chiuderà. Non c’è stata una sola manifestazione culturale di rilievo durante l’alta stagione. Casamicciola appare un paese di “passaggio” per arrivare a Lacco Ameno o a Forio e S.Angelo . Non c’è più passione né politica né civile. Va bene una drastica azione di risanamento finanziario ma il sindaco di un Paese in crisi di tutto non può essere solo un “curatore fallimentare” ma cominciare a progettare e realizzare una ripresa civile, economica, sociale. La Politica si deve fare sui PROBLEMI e non sul PERSONALISMO.

Ogni mattina lascio il terrazzo dopo la lettura dei giornali. Debbo pensare ad altre cose, ai problemi di tutti i giorni a quella che il mio amico avv.  Enzo Arcamone chiama la “quotidianietà”.“Andiamo avanti – mi dico – il Mezzogiorno d’ Italia vive nell’ immobilità dei suoi proverbi: “Zi Preuvete, ‘o cappiello sta’ stuorte!!!! Risposta: “Stuarte addà ire!”.Il cappello è storto. Storto deve andare. Ma questo proverbio deve essere smentito perché affossa il movimento di crescita della Storia! Il cappello DEVE raddrizzarsi ed il prete ha torto.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

P.S. A proposito la Pro Vercelli dopo 64 anni è ritornata in serie B. Ha fatto una buona campagna acquisti. All’ orgoglio dei 7 scudetti i giocatori con la casacca bianca hanno aggiunto la speranza di ritornare in serie A. Forza vecchia, carissima, Pro!!!!g.m.

   Casamicciola, la scheda

Casamicciola è uno dei sei Comuni dell isola d’ Ischia. Ha una superficie di 5,6 Km2 e la sua altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 788 raggiunti nei pressi dell’Epomeo, la montagna più alta dell’isola. La sua popolazione è di circa 8 mila abitanti. Il Consiglio Comunale è di soli 12 membri (9 di maggioranza e 3 di minoranza). Fino a 10 anni fa erano 20 i consiglieri comunali. Il sindaco è Castagna ing. prof. Giovan Battista, eletto nelle elezioni del maggio 2014 con una lista civica E’ la più antica stazione turistica dell’isola grazie alle acque termali che nel 1604, con lo stabilimento del Pio Monte della Misericordia, diventano un’ “industria”.Casamicciola ha sempre avuto una natura “industriale” rispetto a quella “contadina” delle altre comunità dell’isola. L’ “industria delle terme e della villeggiatura” si afferma definitivamente nel XIX secolo con gli stabilimenti e gli alberghi termali con i “protagonisti”Luigi Manzi e Jacques Chevalley de Rivaz, lo svizzero-francese antesignano della “ clinica della salute”. Ma “resiste” l’industria dell’argilla. Nel XIX sono attive 30 mattonaie nell’ area di Perrone. Vi lavoravano almeno 600 persone. Attiva anche la marineria con le “barche dei padroni marittimi per il trasporto del vino”.Nonostante il terribile terremoto del 28 luglio 1883 Casamicciola si riprende rapidamente anche con il “grandioso nuovo stabilimento del Pio Monte della Misericordia” ricostruito “in più ferma sede” ed inaugurato il 28 luglio 1895 ma chiuso nel 1973 e già ai primi del ‘ 900 ritorna ad essere la “cittadina delle Acque”: quella del mare e quella termale. Nel 1910 una nuova tragedia: quella della grande alluvione che distrusse il Bacino di La Rita ePiazza dei Bagni del Gurgitello. Nel 1949 dei 28 alberghi dell’isola d’ Ischia 15 sono localizzati a Casamicciola.Oggi l’isola d’ Ischia conta circa 40mila posti-letto e 400 strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Casamicciola conta 59 alberghi di cui solo uno con 5 stelle. Negli ultimi tre anni hanno chiuso tre strutture alberghiere. Nel 20143 gli alberghi in attività sono 59, 9 B&B, 1 agriturismo, 175 esercizi commerciali, 55 bar.E’ un Comune in “declino industriale” o “perdita di sviluppo” in un’area – quella dell’isola d’ Ischia – ipermatura da un punto di vista di espansione economica ed urbanistica.

g.m.

l’autore/ Giuseppe Mazzella,giornalista, laureato in scienze politiche, è stato responsabile dell’ ufficio stampa e comunicazione della Provincia di Napoli ( 1976-2001) e corrispondente dell’ ANSA da Ischia e Procida ( 1980-2006) ed ha collaborato con articoli,servizi,opinioni con la stampa locale di cui è stato presidente dell’ Associazione della Stampa ( 1986-1994).E’ autore dei recenti volumi “Ischia, luci e ombre sullo sviluppo” ( 2010) e “ Ischia, la Pianificazione mancata” ( 2012). Vive a Casamicciola dove è nato il 26 giugno 1949.E-Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cell. 345-1529656