Ischia News ed Eventi - La strada difficile per Casamicciola

La strada difficile per Casamicciola

Gruppo con Ciamarra e Lepore

Società
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La riflessione/ a margine del woorkshop per la Terza Rinascita

La Terza Rinascita per Casamicciola – dopo la Prima, dal terremoto del 1883, la Seconda, dopo la grande alluvione del 1910, la Terza, dopo l’alluvione del 2009 cioè tre eventi disastrosi, di diverso livello,che hanno segnato la storia della più antica cittadina turistica dell’ isola d’ Ischia – non sarà assolutamente facile. Tutt’altro. La strada del Rilancio economico, sociale, civile è estremamente difficile perché il contesto istituzionale ed economico di oggi – 2014 – è enormemente complicato ed è aggravato dalla tremenda crisi finanziaria che sta vivendo la Repubblica Italiana che non favorisce nuovi investimenti produttivi. Se a questi due elementi aggiungiamo che nessuno dei 16 progetti - presentati nel piano di fattibilità elaborato dal Comitato Colibrì fin dal 2012 e messi in cartografia dall’ arch. Caterina Iacono, coordinatrice del progetto, che è di “ finanza di territorio” – cioè è teso a trovare investitori e finanziamenti pubblici e privati in Italia - e di “ marketing territoriale” – e cioè teso a trovare seri investitori sul mercato mondiale dei capitali - nell’ ottica delle politiche di “ autopropulsione dello sviluppo locale” - è “ giuridicamente agibile” il quadro delle difficoltà è completo. Tuttavia i tempi dell’ economia sono brevi non lunghi.

“ Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti” ( John Maynard Keynes ( 1883-1946). Sono passati 17 anni dal primo workshop sulla “ Rinascita per Casamicciola: dalle parole all’ azione” del 20 dicembre 1997. La situazione è peggiorata.

La vicenda Pio Monte

E’ complicatissima la vicenda “ giuridica e giudiziaria” dell’ enorme complesso del Pio Monte della Misericordia che – è stato ripetuto migliaia di volte - è il punto FONDAMENTALE ed imprescindibile sia per la mole della superficie coperta di circa 50mila mc. sia per la funzione e la storia che esso ha svolto dal 1895 fino alla chiusura nel 1973. Il disastro del “ maestoso complesso” è iniziato nel 1984 con la “ vendita” del “ diritto di superficie” sugli immobili ai sensi dell’ art.952 per 50 anni alla società “ Nizzola” per atto notar Raffaele Giusti di Napoli n.146521 del 22 giugno 1984 giustificato soprattutto, è scritto nell’ atto, “ perché il Pio Monte della Misericordia continua da un lato a non ritrarre dallo stesso alcun frutto da destinare al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e dall’ altro a sopportare ogni peso ed accollarsi il costo di un’onerosissima guardiania”. Si è portati a credere, alla luce della Storia, che l’ Ente Morale – che all’ epoca del contratto ( 1984) era un Ente di Assistenza e Beneficenza ( IPAB) di Diritto Pubblico i cui atti per l’ approvazione dovevano essere vistati dal Comitato Regionale di Controllo – “ vende provvisoriamente”, introducendo la “ proprietà temporanea” desueta nel Diritto Civile Italiano, un complesso di tale valore economico e storico per non pagare più il custode!

Era evidente che un atto del genere non poteva essere messo in esecuzione perché il “ proprietario temporaneo” non poteva ottenere Mutui ipotecari e quindi realizzare investimenti di ristrutturazione e di riconversione per miliardi di lire. Quel contratto-capestro ha prodotto una enormità di atti pubblici e di cause fino ad arrivare ad un atto di compravendita per notar Ludovico Mustilli di Napoli del 24 novembre 1997 n.25015 con il quale una società denominata “ Grandi Alberghi” acquista da un’altra società denominata “ Circide” – che aveva a sua volta acquistato la società “ Nizzola” - acquista l’ intero complesso nei “ diritti di superficie” trasformando la “ proprietà temporanea” in “ proprietà definitiva” per la cifra di 11miliardi e 700 milioni. Il notaio Mustilli non vede una lira di questo enorme movimento finanziario formale ma “ ammonisce il signor Elio Desio,amministratore della “ Circide”, sulle responsabilità penali cui va incontro in caso di dichiarazione mendace” poiché il signor Elio Desio “ dichiara che la società da esso rappresentata è titolare del diritto di proprietà dei fabbricati appresso descritti separatamente dalla proprietà del suolo su cui gli stessi insistono di cui è proprietario il Pio Monte della Misericordia”.

L’ atto Mustilli contiene il riferimento a numerosi “ lodi arbitrali” tra Nizzola-Circide-Pio Monte ma quello che è sconcertante è come è potuto accadere che per atti notarli una “ proprietà temporanea” in poco più di 10 anni passi ad un'altra società in “ proprietà definitiva”. Sono “ nulli” o “ annullabili” questi atti notarili pubblici? Il risultato è una enormità di cause di cui non conosce il risultato finale e chi oggi ha la “ piena disponibilità” degli immobili intesa come “ piena proprietà” così definita dal Codice Civile.

Nel frattempo l’ Ente Morale Pio Monte della Misericordia, per sentenza del Tribunale Civile di Napoli, è diventato un Ente di Diritto Privato con personalità giuridica di Diritto Privato ed è iscritto al n.1321 del Registro delle Personalità Giuridiche attualmente gestito dalla Regione Campania su delega del Tribunale di Napoli.L’ Ente di Diritto Privato ha “ reso segreto o segregato” il suo ricchissimo Archivio Storico di cinque secoli su questa vicenda. Ma poiché misura “ in secoli” e non in anni – come rispose un suo governatore – il tempo la sua storia di questi ultimi 40 anni su questa vicenda sarà esaminata con severità dallo Storico che riuscirà,forse, a trovare i responsabili.

Non c’è allo stato alcuna “ agibilità giuridica” sull’ enorme complesso che nei fabbricati è una “res nullius” abbandonata tanto da essere diventati una discarica abusiva perché non ha più una “ guardiania” mentre le due ampie pinete sono state concesse dall’ Ente Pio Monte al Comune di Casamicciola nel 2005 per “ mera detenzione” – non è nemmeno un contratto di “ comodato” - il quale ne ha fatto due ampie zone di parcheggio provvisorio per automezzi ed un rudimentale mercato per il commercio ambulante.

Come rendere agibili gli investimenti in quel complesso? L’ Ente Pio Monte della Misericordia ne è ritornato “ pieno proprietario” dopo una vastità di cause tanto da poter presentare un progetto di ristrutturazione al Comune di Casamicciola?

Questi interrogativi possono essere sciolti soltanto con un Tavolo di Concertazione – previsto dalla legge 241/90 e successive modifiche – tra Enti Pubblici e Privati formalmente proposto dal Sindaco del Comune di Casamicciola Terme.

I cinque interventi nel Pio Monte

Il piano di fattibilità del Comitato Colibrì individua nel complesso Pio Monte 5 interventi indicati nella carta topografica dal n.2 al n. 6 e cioè: un Centro Internazionale Polifunzionale per la riabilitazione, uffici turistici e servizi al sistema economico, strutture para-ospedalieri, come terme, SPA, fitness center, foresteria ed albergo, un Centro Commerciale ed aree verdi con parcheggi sotterranei, un Centro Congressuale e per Meeting. La previsione di spesa è di circa50 milioni di euro. Come rendere agibile l’ investimento? Lo strumento giuridico proposto è una Società di Trasformazione Urbana ( STU) costituita ai sensi dell’ art.120 del Testo Unico degli Enti Locali che acquisisca gli immobili in “ piena proprietà”. I titolari dei diritti reali individuati nel Tavolo di Concertazione possono partecipare alla STU con il conferimento dei loro diritti ricevendo azioni. Se l’Ente Pio Monte ha la “ piena proprietà” può partecipare conferendo gli immobili alla STU e trasformando i suoi titoli di “ piena proprietà” in “ comproprietà” avendo garanzia di rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione e nell’ adempimento dei suoi fini statutari.

Gli altri punti

Tutti gli altri interventi previsti dal piano di fattibilità – a vario titoli – presentano tutti l’ “ inagibilità giuridica” che occorre rimuovere consensualmente nella Conferenza dei Servizi de Tavolo di Concertazione. L’ esempio più rilevante è il complesso ex-Caprichode Calise. Costruito nel 1959 con il sistema della “ concessione” per 30 anni dal Comune proprietario del terreno ed allora – per i diritti aragonesi sulle spiagge – anche proprietario del litorale il Complesso è ritornano nel “ posesso giuridico e materiale” del Comune di Casamicciola dopo una lite ventennale con la società concessionaria ma l’ Agenzia del Demanio ne ha rivendicato in sede extra-giudiziaria la “ piena proprietà”. E’ evidente che occorre eliminare ogni incertezza giuridica e l’ Agenzia del Demanio – anche alla luce della norma sul federalismo fiscale che ha permesso al Comune di Procida di acquisire tutto l’ enorme complesso edilizio dell’ ex-carcere nella Terra Murata – deve rinunciare ad ogni pretesa favorendo l’ utilizzazione civile ed economica del complesso per il quale il progetto di fattibilità – al punto 7 – prevede uno Youth Club International a servizio della portualità da diporto, un caffè,ristorante, boutique e roof garden. Nella piena proprietà del Comune il complesso – ridisegnato nella trasformazione urbana – potrebbe essere affidato in regime di concessione per 50 anni ad un imprenditore scelto con procedura di evidenza pubblica che offra sufficienti garanzie per l’ investimento.

Il sistema portuale viene indicato nel piano di fattibilità al n. 1 e si ipotizza uno scalo turistico e commerciale nell’ attuale area portuale mentre si propone un porticiullo turistico da diporto nell’ area antistante il complesso Pio Monte della Misericorda. Si sottolinea che mentre nel porto commerciale e turistico la competenza delle “ concessioni” è della Regione nell’ area a “ scogliere” la competenza è comunale.

Particolarmente complesso è il recupero produttivo del Bacino di La Rita perché il patrimonio edilizio è spezzettato tra diversi proprietari privati e quindi non solo è necessario acquisire la “ piena proprietà” ma anche dargli una destinazione produttiva e da qui la proposta di una stradina di collegamento tra il Bacino Termale e Lacco Ameno. Il recupero – anche con un Museo dell’ Acqua – viene indicato ai punti 12 e 13.

Inagibile allo stato anche la realizzazione di un parcheggio-giardino – indicato al n. 16 - sulla Litoranea con Lacco Ameno in un’area sottoposta a sequestro giudiziario dove avrebbe dovuto sorgere un distributore di benzina che si ritiene inadatto alla zona e si propone di spostare nell’area portuale detta “ parcheggio dell’ Ancora”.

La decente realizzazione di un Museo Civico delle Isole Napoletane già avviata nel 2000 presume spazi museali adeguati sia nella Villa Comunale della Bellavista sia sull’ Osservatorio Geofisico la cui pratica di trasferimento in “ piena proprietà” dall’ Agenzia del Demanio al Comune di Casamicciola non è stata ancora completata. Il sistema museale è previsto nei punti 8,9 e 11 ma occorre anche trovare spazi adeguati per i servizi amministrativi del Comune.

Così come occorre procedere all’ acquisizione dei terreni per il parcheggio-giardino in Piazza Majo indicato al punto 15 e nella zona di Piazza dei Bagni del Gurgitello mentre l’ affiancamento dell’ acqua termale per la zona della Marina – previsto al punto 14 – si può ottenere con fondi regionali con progetto esecutivo. Si stima un impegno finanziario – pubblico e privato – per almeno altri 50 milioni di euro per completare la riqualificazione urbana di Casamicciola.

Le osservazioni al workshop e le criticità

Il prof. Amedeo Lepore, ordinario di storia economica alla seconda Università di Napoli, autore del recente volume “ la Cassa per il Mezzogiorno e la Banca Mondiale: un modello per lo sviluppo economico” e membro del Consiglio di Amministrazione della SVIMEZ, la meritoria associazione per lo sviluppo industriale nel Mezzogiorno fondata da Pasquale Saraceno nel 1946, ha definito il progetto “ avanzato ed intelligente” con un “ ottimo inizio” ma ha espresso chiaramente perplessità sulla “ dimensione” forse non adeguata ai “ Grandi Progetti” che l’ Unione Europea finanza con i fondi del programma 2014-2020. Il prof. Lepore è intervenuto di recente sul ruolo della costituenda Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale che dovrà coordinare tutti gli interventi del piano 2014-2020 sul numero 3/2014 della “ Rivista giuridica del Mezzogiorno” con un dettagliato saggio dal titolo: “ L’ Agenzia per la Coesione Territoriale, lo scenario delle “ macroregioni “ e l’ evoluzione delle strategie per il Mezzogiorno”. Il prof. Lepore tuttavia ha fatto cenno al “ piano d’ azione” per l’ utilizzazione dei fondi europei per un importo di 12 miliardi di euro in via di redazione da parte del Ministro dell’ Economia Padoan. La richiesta del progetto per Casamicciola potrebbe essere inclusa nel “ piano d’ azione”. Lepore ha sottolineato l’ importanza degli “ aspetti giuridici” per arrivare ai “ progetti cantierabili”.

Il prof. Massimo Pica Ciamarra, urbanista di chiara fama, ha definito quello di Casamicciola un “ Piano-Progetto” giuridicamente molto complesso e da qui la necessità che “ Il Comune si faccia carico di un Tavolo di Concertazione” perché per rendere “ cantierabile” un progetto ci vogliono molte autorizzazioni amministrative che richiedono tempo mentre gli interventi urbanistici devono essere “ attivati con rapidità”.

I sistemi territoriali di sviluppo della Regione Campania

La Regione Campania ha approvato con legge n.13/2008 45 Sistemi Territoriali di Sviluppo ed ha dato incarico al FORMEZ PA di promuovere un’azione di sostegno dello sviluppo di forme associative comunali ( Linea 6 – rafforzamento dei sistemi territoriali di sviluppo).

Un incontro di formazione si è svolto a Napoli nell’ ex-palazzo Armieri lunedì 24 novembre 2014 sulla “ riorganizzazione del sistema pubblico regionale” nel corso del quale è emerso la necessità del coordinamento istituzionale nei 45 Sistemi. A questo seminario ha partecipato chi scrive questa nota.

L’ Isola d’ Ischia viene indicata come “ F5” ed un unico Sistema Territoriale di Sviluppo con l’ obbligo ai sensi della legge nazionale n.147 del 27 dicembre 2013 per i Comuni di Lacco Ameno e Serrara-Fontana di “ associarsi” per la gestione dei servizi fondamentali compresi quelli urbanistici.

Risulta necessaria una “ sostanziale” Unione dei sei Comuni dell’ isola per coniugare la Pianificazione Territoriale con la Programmazione Economica per poter ottenere i fondi europei.

Il Comune di Casamicciola avendo individuato le linee progettuali essenziali per il suo rilancio economico con i fondi europei deve farsi capofila di tutti gli altri interventi degli altri 5 Comuni.

Da un lato quindi il Comune di Casamicciola deve realizzare un Tavolo di Concertazione per il proprio progetto e dall’ altro farsi promotore dell’ allargamento del Tavolo agli altri cinque Comuni. Il FORMEZ PA è preposto alla assistenza amministrativa ed all’ accompagnamento dei progetti.

Conclusioni

Come è stato affermato all’ inizio la strada non è facile. Ma è una strada obbligata che non ha alternative. Ci viene imposta dalle Circostanze e dall’ Unione Europea che vuole che i fondi europei siano ben spesi e le realizzazioni siano assolutamente condivise e da qui un grande partenariato economico e sociale con soggetti pubblici e privati da ricercare con evidenza pubblica.

Il primo passo è l’ approvazione di un documento programmatico del Consiglio Comunale di Casamicciola con la costituzione di un Gruppo di Lavoro e del Tavolo di Concertazione Istituzionale.

Si tratta – finalmente – di applicare dopo 52 anni le “ Idee per la programmazione economica” annunciate da G. Fuà e P. Sylos-Labini nel 1962 con il loro libro edito da Laterza:

“ L’ obiettivo fondamentale della politica urbanistica è di tradurre sul territorio i programmi economici. La programmazione economica e la pianificazione urbanistica non rappresentano due fasi separabili sotto il profilo operativo ma sono due aspetti di un unico processo”.

Questo processo VOGLIAMO avviare a Casamicciola e da Casamicciola in tutta l’ isola d’ Ischia per la sua Coesione Economica e Sociale.

Casamicciola, 2 dicembre 2014-12-02

Dottor Giuseppe Mazzella

Giornalista

Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’ isola d’ Ischia ( OSIS)   

®Servizio fotografico di Giovan Giuseppe Lubrano

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