O l’avvio del Piano Urbanistico Comunale (PUC) o scioglimento del Consiglio Comunale e Commissario Straordinario della Repubblica – una Cabina di Regia Istituzionale per la Ricostruzione con tutte le leggi della Repubblica – una Consulta di Cittadini per la Ricostruzione e la Terza Rinascita – il primo Piano Urbanistico Attuativo è quello del recupero delle rovine del Pio Monte della Misericordia per una nuova “missione storica” anche ai sensi del Testo Unico DPR n.327/2001 – Il Majo non sarà abbandonato
– Casamicciola ha 2600 circa abitanti in meno - avviare il Sistema Locale di Sviluppo dell’ isola d’ Ischia per una effettiva Coesione Economica e Sociale - Ma quando arriva il Governo tra il “fate presto” e “ scusate il ritardo”? Quando i Comuni con i Consigli Comunali prendono in mano il destino delle Comunità amministrate? Accendere la Luce del Rinascimento.
All’inizio del nuovo anno 2018 non posso non ripetere, ma ampliando, le osservazioni, quanto ho scritto un mese fa martedì 5 dicembre 2017 in una magnifica giornata di sole nell’isola d’Ischia. Era un sole d’inverno che mi riportava all’ estate. Mi riportava a quella calda giornata d’ agosto di lunedì 21. Il fulmine a ciel sereno arrivò alle 20.57. Il terremoto. Il tredicesimo nella storia sismica dell’ isola d’ Ischia, una delle tre aree vulcaniche del Napoletano. La terra ha tremato per sei secondi sconvolgendo l’ isola d’ Ischia e colpendo soprattutto Casamicciola, come sei volte nel XIX secolo con quello terribile del 28 luglio 1883, XI grado della scala MCS, “catastrofico”, tutto l’ abitato distrutto, 2333 morti su una popolazione residente e dimorante di circa 4500 persone.
Dopo 134 anni di silenzio la “sorgente magmatica” sotto l’ isola d’ Ischia ben individuata da Alfred Rittmann, il più grande vulcanologo del XX secolo, nel 1930, si è fatta sentire di nuovo come per “uscire” e sempre nella stessa zona: Casamicciola-Alta, La Rita-Majo ed il Fango nel Comune di Lacco Ameno . Ma l’onda sismica come un “ serpente” ha toccato anche altre parti di Casamicciola e Lacco Ameno.
E’ stato il 21 agosto un terremoto del IX grado della Scala MCS, “distruttivo”, nell’ area epicentrale,La Rita, con due morti ; dello VIII grado “rovinoso” in tutto l’ abitato del Majo e del Fango nel Comune di Lacco Ameno;del VII grado, “ molto forte”,in altre parti di Casamicciola e parte di Lacco Ameno e del VI grado,” forte”, in tutto il territorio di Casamicciola e Lacco Ameno.
Ma la scossa è stata avvertita “ piuttosto forte” cioè pari al V grado della Scala MCS nella Città d’ Ischia, a Forio, a Panza, a Barano ed a Serrara-Fontana.
Ad oltre quattro mesi dall’ evento a Casamicciola e Lacco Ameno non è stata avviata la “ Ricostruzione”. Ho proposto il 28 ottobre presentando i libri su questo evento – la monografia di Gino Barbieri ed il mio instant book – di affidare allo studio degli architetti Ferrara di Firenze con la consulenza del prof. Sebastiano Conte, e di altri studiosi locali , il Piano Urbanistico Comunale (PUC) come ha già fatto il Comune di Serrara-Fontana. LA POLITICA DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E’ STRADA OBBLIGATA non ha né alternative né scorciatoie!!!!! Se il Sindaco di Casamicciola, G.B: Castagna, la sua giunta e l’ intero Consiglio Comunale non sono capaci è meglio UN COMMISSARIO STRAORDINARIO!!!!!! Perché la prima cosa che farà un Commissario Straordinario della Repubblica è la redazione del Piano ai sensi della legge regionale n.16/2004 i cui termini di adozione e approvazione per effetto della legge regionale del 22 giugno 2017 n.19 sono stati spostati al 31 dicembre 2018. E lo farà INSIEME alla CITTA’ METROPOLITANA DI NAPOLI ex-Provincia che è tenuta a fare un “PIANO STRATEGICO” “sovraordinato” (mi affido alla pazienza del Cittadino per il cambiamento della terminologia urbanistica simile a quella fiscale: le tasse che cambiano nome per essere sempre le stesse; la pianificazione territoriale che cambia nome per restare nel libro dei sogni!) di cui si è parlato lo scorso mese a Napoli all’Unione Industriali in Piazza dei Martiri con il convegno: “Pianificare le città metropolitane in Italia” mentre su “Repubblica-Napoli” usciva un intervento di Francesco Domenico Moccia su “Aree Metropolitane senza governo”. A Casamicciola la formulazione del PUC è più URGENTE che altrove perché si tratta di mettere in sicurezza o in “mitigazione sismica” (gli eufemismi sono utilizzati dagli esperti non da me) i 2/3 della cittadina; di trovare localizzazione di sufficiente “mitigazione sismica” per tutta l’edilizia scolastica comunale che aveva una popolazione scolastica dell’obbligo di 800 alunni oggi ridotti a 600 con una “emigrazione di oltre 200 bambini e ragazzi verso altre scuole isola; di realizzare un nuova edilizia economica e popolare ai sensi della legge n.865/71. E’ stimabile che circa 2600 abitanti di Casamicciola si sono “trasferiti” o sono “provvisoriamente” ospitati in altre abitazioni degli altri 5 Comuni o ancora in alberghi per l’emergenza. La sola “zona rossa” – Majo-La Rita-Purgatorio – è stata evacuata da 1400 persone dalle loro case.
SOLO nell’ambito della Pianificazione Territoriale e della Programmazione Economica ci può essere non solo il coordinamento delle diverse leggi di finanziamento – statali, regionali ed europee - per la “ricostruzione ed il rilancio” ma la “restituzione della qualità insediativa all’isola d’Ischia” nella sua INTEREZZA nella PARTICOLARIETA’ delle sue LOCALITA’ come scrivono nel loro “messaggio” gli architetti Guido Ferrara e Giuliana Campioni dello studio Ferrara che considero i conoscitori urbanistici più completi della nostra isola.
Con l’incarico allo Studio Ferrara (che ha già redatto 12 anni fa la proposta di Piano Urbanistico Territoriale (PUT) ex-Piano Paesistico per iniziativa ed ONERE FINANZIARIO dei sei Comuni come proposta di legge regionale rimasta lettera morta) il Sindaco di Casamicciola, con il Consiglio Comunale, dovrebbe costituire una CABINA DI REGIA ISTITUZIONALE con la partecipazione del Ministero della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno con la sua Agenzia per la Coesione Territoriale e la società pubblica INVITALIA, della Regione Campania con la sua società pubblica Sviluppo Campania, della Città Metropolitana di Napoli che ha un consigliere delegato al Piano Strategico ormai quasi pronto. Ed ancora: “la pratica da seguire dovrebbe essere quella della MASSIMA PARTECIPAZIONE, DISCUSSIONE, VALUTAZIONE, perché i tecnici formulano ipotesi e proposte, ma sono i cittadini che le debbono condividere, perché tocca comunque a loro condurle alla loro concreta realizzazione” scrivono Ferrara e Campioni e sottolineano ancora che “questa procedura viene invece ignorata e i cittadini sono sempre più emarginati convinti che le loro indicazioni non valgono nulla”. E così NON solo una Cabina di Regia ma una CONSULTA DEI CITTADINI per la TERZA RINASCITA di Casamicciola e la costituzione di un UFFICIO TECNICO MULTIDISCIPLINARE con alte professionalità
Con Gino Barbieri abbiamo lanciato la sottoscrizione per una nuova “MISSIONE STORICA” del complesso in rovina del Pio Monte della Misericordia ed è necessario formulare immediatamente un Piano Urbanistico Attuativo (PUA) – il primo di almeno tre per ogni “Rione” – che potremmo chiamare della RIVIERA DI CASAMICCIOLA & "PIAZZA DEI BAGNI DEL GURGITELLO 1588” come Piano di Recupero e di messa in sicurezza PRIORITARIO sia per affrontare le emergenze abitative degli sfollati sia per rilanciare un sistema economico che rischia di crollare con una NUOVA ECONOMIA LOCALE fondata sui “sistemi portuali pubblici e privati”; sulla balneazione sul meraviglioso litorale Casamicciola - Lacco Ameno ed un ripascimento della spiaggia di Suorangela effettuato con la sabbia prelevata dallo specchio d’acqua antistante il Pio Monte della Misericordia destinato a diventare un caratteristico porticciuolo turistico come fatto a Lacco Ameno, e sulla Rivalutazione dell’antica sorgente del Gurgitello in Piazza Bagni che Julio Jasolino nel 1588 definì “miracolosa” perché “felicemente esperimentata” anche con il recupero delle rovine delle “fonti” del Pio Monte della Misericordia del 1604 oggi “res nullius” senza che si conosca il “pieno proprietario”. Uno slogan: “Casamicciola, dove l’Acqua è Vita” potrebbe andar bene. Ma l’ancoraggio al Diritto vigente e cioè al Testo Unico DPR n. 327 del 2001: l’esproprio per pubblica utilità di aree “dismesse” in un Comune “terremotato”. L’“indennità di esproprio” è calcolabile, per l’“avente diritto” in 50 centesimi a metro cubo trattandosi di “area dismessa” da 50 anni per una “riutilizzazione” di interesse PUBBLICO. In corretta applicazione del “prezzo corrente” stabilito dalla Corte Costituzionale.
La PLURIDISCIPLINA è il METODO. Ce lo ha insegnato il prof. Giuseppe Luogo.
Abbiamo tutti i suoi libri, la sua esperienza e buon’ultima la sua disponibilità.
Abbiamo la relazione FONDAMENTALE del prof. Sebastiano Conte, dove è sottolineato l’art.44 comma 4 della legge regionale n.16/2004; quella altrettanto importante del prof. Giuseppe De Natale ancora più dettagliata con ammonimenti ancora più forti (“la messa in sicurezza di Ischia richiede priorità e risoluzione in tempi brevissimi”) ed ancora quella giuridica dell’avv. Lorenzo Bruno Molinaro che assimila i “Piani di Recupero” ai Piani Urbanistici Attuativi (PUA). Sono TRE RELAZIONI ESTREMAMENTE PREZIOSE. ed ancora abbiamo tutto quanto abbiamo prodotto con l’arch. Caterina Iacono dal 2012 con almeno cinque convegni e con la sottoscrizione al FAI per i “Luoghi del Cuore” ed il progetto dei 16 punti presentato il 29 novembre 2014 alla presenza del prof. Amedeo Lepore, oggi assessore regionale alle attività produttive, e del prof. arch. Massimo Pica Ciamarra il cui studio di architettura ha redatto il Piano Urbanistico Comunale di Caserta. I 16 punti dovranno essere rivisti alla luce del terremoto del 21 agosto 2017. Ed ancora con Osvaldo Cammarota e con il convegno del 5 marzo 2016 dei Lions Club Isola d’Ischia su “L’Europa a Mezzogiorno” con l’assessore regionale ai fondi europei, Serena Angioli, per il piano 2014-2020 e con il workshop con Sviluppo Campania del 7 aprile 2016 abbiamo richiamato la necessità di avviare il Sistema Territoriale di Sviluppo (STS) previsto dalla legge regionale del 2008 sul Piano Territoriale Regionale (PTR). In questa ENORMITA’ di leggi, leggine, piani e programmi, dobbiamo trovare una STRADA MAESTRA per la Ricostruzione ed il rilancio economico e sociale non solo di Casamicciola e Lacco Ameno ma dell’intera isola d’Ischia perché “stiamo tutti nella stessa barca” come ho affermato il 26 agosto 2017 aprendo la conferenza stampa del prof. Giuseppe Luongo che costituisce il cuore del mio libretto “I sei secondi che sconvolsero Ischia”.
Insomma una PARTECIPAZIONE CONTENUTISTICA E RESPONSABILE PER UN RINASCIMENTO DI CASAMICCIOLA E DI LACCO AMENO che saranno sempre più uniti nelle loro microeconomie e nei loro modelli di vita. Ambedue hanno perso per l’immediato “territorio” per circa 3 Km2 diventando più “piccoli” ma con una popolazione di circa 12mila abitanti e tutto un sistema economico votato al turismo. Ma proprio da Casamicciola e Lacco Ameno deve partire la COESIONE ECONOMICA E SOCIALE dell’intera isola d’Ischia ESTIRPANDO la concorrenza – leale o sleale – che la gravità economica potrebbe innescare al posto della EFFETTIVA SOLIDARIETA’ che tutto il Sistema Economico dell’isola deve dimostrare poiché la fase dello Sviluppo che stiamo vivendo NON è più quella della selvaggia rapina del territorio o della cementificazione diffusa che stima in 100mila vani la consistenza urbanistica attuale ma è un ciclo economico di recessione come insegna Joseph A. Schumpeter.
Se l’Amministrazione Comunale avesse acceso le Luci di Natale con questo annuncio programmatico sarebbero state accese anche le Luci sul Rinascimento e sarebbe stata offerta, come DOBBIAMO, una concreta speranza di possibile ricostruzione con la necessaria “mitigazione sismica” ai concittadini della zona rossa del Majo e del Fango – circa 2000 persone – che oggi non hanno né le luci né un progetto per il futuro ma solo un doloroso presente.
Noi – anche se pochi ma nell’interesse di tutti gli “ischitani” – non li abbandoneremo .Ma se non avviamo una Strategia Politica ed Economica Unitaria e Concreta di fatto li abbiamo abbandonati poiché le belle parole o i sermoni non danno né Pane né Casa.
“Scusate il ritardo” è il titolo della “proposta per il Mezzogiorno d’Europa” dell’on. Gianni Pittella e del prof. Amedeo Lepore (Donzelli Editore-2015).
Richiamiamo gli uomini di Governo al rispetto di quanto scrivono. Parola per parola, punto per punto.
Più che “le scuse per il ritardo” di Lepore e Pittella o il “fate presto”, il famoso titolo de “Il Mattino” dopo il terremoto dell’ Irpinia del 23 novembre 1980, qui domando: ma quando arriva il Governo? Ma quando le Autonomie Locali – Regione, Città Metropolitana, Comuni – recupereranno il “ritardo” e faranno “presto”?