Ho letto con amarezza, malinconia, rabbia, l’articolo di cronaca apparso su “Il Golfo” di oggi venerdì 14 agosto 2020 a pag. 5 dal titolo “Ricostruzione “integrata”, summit da Schilardi” a firma di Francesco Ferrandino dove per la verità ho impiegato fatica a trovare la notizia di cronaca con la regola delle 5 W del giornalismo elementare perché la notizia è di un incontro a Napoli al “Palazzo Armieni” dove ha sede il “Commissariato alla ricostruzione dei territori di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio” nella città di Napoli con i “collaboratori” del Commissario Schilardi e quindi NON con il Commissario in persona per il piano delle scuole a Casamicciola terremotata a 30 giorni dall’ annunciata riapertura nazionale delle scuole da parte della giovane Ministra Azzolina del Governo del Premier Conte che ha annunciato una garanzia “personale” affinchè le scuole siano aperte nei 7907 Comuni italiani.
Conte non conosce Casamicciola. E’ sembrato un pellegrinaggio del sindaco Giovan Battista Castagna, della Presidente del Consiglio Comunale, avv. Nunzia Piro e dell’ arch. Caterina Castagna – come informa il giornale – alla “struttura” commissariale per esporre la “bozza” del “programma di ricostruzione” delle scuole e degli edifici pubblici dalla Villa della Bellavista al Palazzo Manzoni a TRE ANNI dal terremoto durante i quali NON si è fatto NULLA come si vede ad occhio nudo.
La notizia del quadro scolastico bisogna ricercarla alla fine perché pare che il Comune abbia trovato un edificio “provvisorio” per metterci alcune classi delle elementari nell’area della Marina che come sanno anche i sassi – basta leggere i lavori del prof. Giuseppe Luongo e del suo gruppo di studio di oltre 40 anni - è l’ unica area a mitigazione sismica di Casamicciola.
NON sono state fatte le opere di messa in sicurezza delle colline del Paradisiello e della Bellavista – che non si trovano nella “zona rossa” del Majo epicentro del sisma dove per mettere in sicurezza un fabbricato occorrono “tecniche innovative” ( prof. Giuseppe De Natale) perché bisogna costruire opere pubbliche e private in grado di sopportare l'XI grado della Scala Mercalli per il “terremoto atteso”.
E’ talmente noto questa situazione da rendere assolutamente inutile la costosa “microzonazione” pomposamente annunciata dal Commissario napoletano, romano, pugliese, Carlo Schilardi in una conferenza a Lacco Ameno lo scorso anno. Così come sono risibili le sue ordinanze per i “danni lievi” e “danni pesanti” senza un Piano Urbanistico di Assetto Territoriale dell’ intera isola d’Ischia. Solo 8 domande per i “danni lievi” sono state concluse su 850 edifici colpiti e non affondati dal sisma del 21 agosto 2017. Via d’ Aloisio è stata “ingabbiata” come Piazza Majo con tubi di ferro. Resterà così per il “Dark Tourism” cioè il “turismo dell’orrore” per altri 50 anni.
Siamo ancora alla fase della “bozza” del Piano di Ricostruzione o meglio di “demolizione” degli edifici pubblici a tre anni dal terremoto. In sei mesi si sarebbero dovuti fare 5 "piano di settore” ed un “piano generale” con la consulenza di "Invitalia”.
I tre esponenti dell’ Amministrazione di Casamicciola hanno esposto ai “collaboratori” del Commissario lo stato dei fatti a Napoli.
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La notizia mi ha riportato alla mente ed al ricordo un “altro” Castagna. Si chiamava Antonio. E’ stato sindaco di Casamicciola dal 1953 al 1970. Era un autodidatta. Aveva fatto la terza tecnica di avviamento professionale. Era un piccolo imprenditore edile. Proveniva da una famiglia che oggi si direbbe della “piccola borghesia” dalla collina della Sentinella dove il padre Michele aveva aperto nella zona di La Rita uno stabilimento termale che dava lavoro ad almeno 10 famiglie.
Castagna imparò a fare il sindaco ed il pubblico amministratore. L’ho ricordato spesso. Soprattutto ho voluto ricordarlo nei 30 anni dalla morte e nei 100 anni dalla nascita perché è stato amministratore provinciale dal 1970 al 1984, fino alla morte, dimostrando impegno, competenza e senso delle Istituzioni.
Questo è l’aspetto che voglio sottolineare nel giorno di Ferragosto. Antonio Castagna, Commendatore della Repubblica, era l’unico che nel giorno di Ferragosto si presentava in Piazza della Marina al Bar Calise 1925 in giacca e cravatta come vestiva tutti i giorni perché avvertiva il senso e la Responsabilità delle Istituzioni. Ne avvertiva l’Onere e l’Onore.
Mi raccontò il segretario comunale, Carmine Stoppiello, che negli anni ‘60 faceva pratica al Comue di Casamicciola che un giorno si presentò al Comune un “ispettore” del Ministero delle Finanze per un controllo sui conti del Comune. Il Municipio era ospitato "provvisoriamente” in un’ala del secondo piano del Palazzo delle Scuole o Palazzo Manzoni o ex-Palazzo Dux.
Il sindaco comm. Antonio Castagna arrivava al Comune sempre verso l’una del pomeriggio almeno tre volte alla settimana. Quando entrò e vide l’ ispettore chiamò il segretario comunale che era il dott. Matarese e chiese chi era quel signore. Saputo chi era cacciò fuori l’ispettore perché sostenne che la “visita” doveva essere annunciata. L’ “ispettore” minacciò di rivolgersi al Ministro e Castagna rispose che si sarebbe rivolto al Presidente del Consiglio che allora era l’On. Amintore Fanfani per il “rispetto delle Istituzioni ”.
Castagna affermò: “io qui sono tutto. Democraticamente eletto, rappresento il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio dei Ministri. Se ho bisogno di una inchiesta mi deve essere ordinata dai poteri della Repubblica”.
Il racconto è di Carmine “Nino” Stoppiello che è stato fondamentale segretario comunale a Lacco Ameno ed ad Ischia per dottrina e coscienza lasciando un segno indelebile della sua vita pubblica.
E’ la storia di un altro Castagna – che in una situazione come quella di oggi a Casamicciola – avrebbe preteso che ove mai la REPUBBLICA intendesse, come ha inteso, nominare un Commissario “straordinario” eliminando i “poteri ordinari” era il SINDACO che avrebbe dovuto svolgere quel ruolo come a Genova per ricostruire il Ponte Morandi in due anni è stato il Sindaco di Genova ad essere Commissario perché i poteri “straordinari” nel diritto italiano o si sommano a quelli “ordinari” nella stessa figura o persona fisica o eliminano quelli “ordinari”. Sono certo che il Comm. Antonio Castagna avrebbe agito così perché era un “Uomo delle Autonomie” come l’ho conosciuto ed apprezzato e ricordato con l’amico avv. Tammaro Chiacchio nel 2014.
Non solo. Ma un “Commissariato” di Governo” avrebbe dovuto avere sede a CASAMICCIOLA come fece il Ministro Genala dopo il sisma del 28 luglio 1883 e controllare tutte le operazioni e soprattutto per conoscere il disagio, le ristrettezze, le difficoltà di una popolazione di 8 mila abitanti ridotti a 6 mila; una popolazione scolastica di 800 alunni dell’obbligo scolastico ridotti a 400; 2400 sfollati; 1000 edifici privati colpiti. Se non vivi qui non puoi capire né agire.
Sono contento – a 72 anni – di aver conosciuto ed apprezzato nella mia vita civile e professionale il comm. Antonio Castagna e come scrissi nel mio biglietto che accompagnava i fiori per la sua morte “ho il rimpianto di non averlo capito prima”.