Sto pensando all'amore. Quando un uomo, una donna, un bambino, viene ucciso dalle circostanze prodotte dagli uomini e dalla natura ognuno di noi resta solo con sé stesso.
Non si riesce a trovare una ragione per la vita. Non si riesce a trovare Dio nella costruzione del pianeta e delle stelle. Non ci sono parole che possono esprimere questo sentimento. Non ci sono musiche.
Ci hanno provato in tanti per una spiegazione che non c'è. Non ci sarà mai.
Eppure forse quello che è andato più vicino per spiegare ciò che non può essere spiegato é Thornton wilder ne "il ponte di San Luis rey".
Siamo tutti Fra Ginepro alla ricerca di una ragione perché quei 5 a mezzogiorno del venerdì 20 luglio 1714 si trovavano sul più bel ponte del Perù e precipitarono nell'abisso.
Perché quei 5? Fra Ginepro va alla ricerca di una ragione che non trova, ma deve indicare una via di uscita per continuare a vivere ai sopravvissuti. La trova nell'amore.
Wilder chiude il libro cosi: "presto moriremo ed ogni memoria di quei cinque sarà scomparsa dalla terra e noi stessi saremo amati per breve tempo e poi dimenticati. Ma l'amore sarà bastato. Tutti quei moti di amore ritornano all'amore che li ha creati. Neppure la memoria è necessaria all'amore. C'è un mondo dei viventi e un mondo dei morti e il ponte è l'amore. La sola sopravvivenza. Il solo significato".
G. M.