Ischia News ed Eventi - 18° Incontro Ischitano di Architettura Mediterranea: ArchitetturaOltre

18° Incontro Ischitano di Architettura Mediterranea: ArchitetturaOltre

Architettura
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attrazioni mediterranee

Il Mediterraneo è sempre stato motivo di forte attrazione per gli studiosi di ogni provenienza. Dai tempi dei Grand Tour settecenteschi fino ai giorni nostri, il bacino mediterraneo ha esercitato un richiamo costante, cui non si sono sottratti neanche gli artisti più compromessi con le avanguardie del proprio tempo. Mediterraneo è luogo d’incontro di civiltà, spazio di confronto, di scambio, anche di conflitto. Unità geografica eppure coacervo di culture, di religioni, di razze. Commistione di identità, sovrapposizione di strutture, intrico di interessi. In ambito architettonico, il Mediterraneo esprime i caratteri di una costruzione collettiva prodottasi nel tempo per stratificazioni successive, sedimentatasi su luoghi segnati da violenti sconvolgimenti naturali. Uno sviluppo storico costituito da un processo ininterrotto di modificazioni, in risposta al variare delle condizioni sociali, economiche e culturali delle diverse aree geografiche. Ma l'architettura mediterranea, al di fuori di consumati e improbabili caratteri stilistici, costituisce ancora oggi un insegnamento profondo di metodo e di rigore costruttivo. Aspetti, questi, capaci di opporre all’attuale degrado architettonico e ambientale e al consumo indiscriminato di territorio, le condizioni di una necessità costruttiva che scaturisce da una responsabile attenzione alle condizioni ambientali.

incontri ischitani

Gli Incontri Ischitani di Architettura Mediterranea organizzati dall'IsAM sono appuntamenti annuali finalizzati a promuovere approfondimenti critici e operativi su alcuni aspetti specifici dell'architettura e del paesaggio mediterraneo, mediante l’istituzione di rapporti di scambio, confronto e collaborazione tra architetti, artisti e studiosi di diverse provenienze geografiche. Gli Incontri Ischitani si svolgono nella cornice di Casa Lezza, una dimora affacciata sul porto d’Ischia, progettata negli anni ’40 dall’architetto napoletano Vittorio Amicarelli su indicazione del commendatore Antonio Lezza, giornalista internazionale fondatore dell’agenzia per gli italiani all’estero Agit. L’incontro, sulla scorta delle serate organizzate nella villa da Lezza negli anni ’50 e ’60, vuole richiamare l’attenzione di architetti, artisti ed operatori culturali intorno al grande tema della mediterraneità. L’Incontro Ischitano in programma nel 2013 propone la seconda edizione dell’evento ArchitetturaOltre, una iniziativa che centra la propria attenzione su progetti che cercano di guardare aldilà delle contingenze del presente, per evocare nuovi scenari per gli spazi di vita dell’uomo del nuovo millennio.

architettura oltre

ArchitetturaOltre è un evento che vuole dare spazio a ricerche avanzate che non hanno ottenuto un adeguato riconoscimento nelle occasioni ufficiali, perché postesi in antitesi con le richieste di progetto. L’architettura, specchio fedele della realtà storica e sociale in cui si produce, sa essere, particolarmente nei periodi di crisi, un’espressione della ricerca di strade nuove da percorrere. La visionarietà è una condizione insita in ogni progetto, capace di richiamare scenari in divenire, per superare i vincoli delle convenzioni consolidate.
La manifestazione ischitana intende raccogliere contributi innovativi -realizzati, progettati o solo ideati- prodotti da progettisti di differenti provenienze. L’architettura, ma anche le altre espressioni artistiche, possono dare un contenuto diverso allo spazio di vita dell’uomo e proporre nuove condizioni per la sua crescita intellettuale. I progetti presentati indagano il tema proposto con un ampio grado di libertà nella lettura delle sue possibili articolazioni, in modo da definire un campo d’indagine il più possibile ampio e diversificato, capace di riferire gli orientamenti che definiscono il progetto contemporaneo. Il tema proposto quest’anno, dal titolo Casa come me: progettare per se stessi, presenterà proposte che indagano le differenti implicazioni che può comportare un progetto che ha nel suo autore anche il committente, proponendo l’analisi delle condizioni che suppone questa sovrapposizione di ruoli.

casa come me. progettare per se stessi

Il progettare per se stessi produce un sentimento forte di identificazione con la propria opera che comporta indubbie opportunità, ma anche insospettate difficoltà. Progettando per se stessi è possibile inoltrarsi in ambiti sperimentali liberi da pregiudizi, da pressioni, da imposizioni esterne, per perseguire aspirazioni rivolte su orizzonti ideali di più vasta portata. Di contro, progettando per se stessi ci si può addentrare nei territori della pura astrazione e dell’autoreferenzialità, distaccandosi dai dati stringenti del reale. L’assenza di intermediazioni tra se stessi e la propria opera può comportare, allora, l’evasione nei campi liberi del “tutto possibile”, laddove l’assenza di vincoli può provocare l’allontanamento dall’originaria ragione d’essere dell’opera e il manifestarsi di un vuoto di legittimazione che ne discopre una fondamentale inessenzialità. D’altro canto, il sentimento di identificazione con la propria opera richiama necessità espressive di auto-rappresentazione che, tuttavia, possono anche interporre ostacoli insuperabili al suo palesarsi, allorquando il disagio che è solito manifestarsi in alcune fasi del processo creativo investe aspetti personali che accentuano la problematicità del dare forma al proprio “ritratto di pietra”. Ma progettare per se stessi può spingere a sondare campi nuovi di sperimentazione, misurandosi, per esempio, con le tematiche dell’autocostruzione, con le pratiche dell’architettura senza progetto, con l’interrelazione di altre figure -per esempio familiari- che suppongono diverse forme di condizionamento e, soprattutto, può promuovere la realizzazione di una sorta di laboratorio personale di idee spaziali, di tecniche costruttive e di utilizzo di materiali con cui sperimentare soluzioni innovative, da applicare successivamente in altre occasioni progettuali. Nell’evento ischitano saranno presentati progetti di case, ma non solo: anche uffici, studi, negozi, giardini, interventi di nuova edificazione o di ristrutturazione, e poi arredi, elementi di design o oggetti d’uso comune; tutti rispondenti alla condizione di avere nel progettista anche il committente e fruitore dell’opera. L’obiettivo dell’iniziativa è sondare nuove modalità applicative rese possibili da questa sovrapposizione di ruoli, ma anche indagare i modi mediante cui le opere entrano nel mondo dei prodotti di uso comune, affievolendo con il tempo l’impronta distintiva della mano che le ha modellate o, viceversa, conservando riconoscibile la traccia di colui che in origine le ha concepite come una proiezione diretta di se stesso.

casa lezza ritratti

Casa Lezza è un’abitazione mediterranea affacciata sul porto d’Ischia. Una dimora intimamente legata al luogo, del quale riferisce i caratteri esaltandoli nella conformazione dei suoi spazi interni ed esterni. Casa Lezza è il soggetto di un’iniziativa che propone una riflessione sui caratteri mediterranei di una singola architettura, con le sue forme, i suoi spazi, i suoi arredi, riletti da artisti di differenti aree disciplinari, appositamente coinvolti dall’IsAM. Casa Lezza è il luogo di un nuovo connubio tra arte e architettura, tra luogo e progetto, tra natura e artificio, per una sintesi che restituisca le condizioni di complessità del costruire nel Mediterraneo.

programma

Venerdì 04 ottobre
Casa Lezza, Ischia Porto. ore 20:00 - Esposizione Casa Lezza Ritratti 1.2.3. Inaugurazione.

Sabato 5 ottobre
Casa Lezza, Ischia Porto. ore 18:00 - Convegno. Casa come me: progettare per se stessi. ore 22:00 - ArchiTango. Serata di musica e tango.

Domenica 6 ottobre
Giardini Termali Poseidon, Forio. ore 11:00 - TourIschia. Visita con bagno termale ai Giardini Poseidon.