A Natale non puoi essere che nel tempo di attesa. Ricordati di essere luce. Porta il mondo nella conca della mano, e la gioia…quella acciuffala e stringila perché a Natale…
A Natale non può che esserci
gioia, e il mondo si sospende,
l’attesa cresce, le candele si spengono
e si accendono, e fuori il freddo vibra,
fa tremare i denti.
Naufraghi dell’anima,
siamo stelle di ghiaccio
che si riscaldano dinanzi ad un fuoco
che brucia indomito
come la furiosa rivelazione
di un segreto inatteso
perché a Natale…
A Natale sono gli altri
ad essere te, e tu
sei gli altri, e nulla ti stupisce
a Natale: sai in anticipo di meravigliarti,
e sorridi e pensi che è tutto diverso
a Natale
perché a Natale…
A Natale il mondo è dentro una clessidra,
la puoi scuotere, la sabbia scende,
ma c’è un’altra sabbia e un altro mare
in te, una speranza che vola come
i granelli infiniti che sanno di non far ritorno,
come i gabbiani che sperano di trovare
nuovi lidi e nuove terre
perché a Natale…
A Natale è così: dici che non può essere vero,
e ti smarrisci e pensi ai Natali che verranno,
e all’abbacinante luce di questo Natale che vivi,
e a Natale puoi divertirti a cancellare
gli sguardi tristi, e le lacrime cacciarle,
e dire: questo Natale è speciale,
perché ogni Natale lo è,
come il palpitante cuore di quest’universo che respira,
come il ritmo del mare, e il frusciare della sabbia,
perché a Natale…
sì, a Natale ricordati di essere luce.