Piazza Croce/si trova nel centro urbano del comune di Ischia.
All'inizio quasi del lungo corso "Vittoria Colonna" che conduce fino al "borgo di Celsa" l'antico nome di Ischia Ponte.
Oggi a Piazza Croce c'era il mercato del pesce.
Ho frequentato Piazza Croce dal 1972 al 1975.avevo poco più di 20 anni. Anni giovanili di grande passione civile e di grandi speranze. La sede de "il giornale d' Ischia" stava a Piazza Croce in una sola stanza al primo piano di un palazzetto che al piano terra "apriva" sulla piazza con il ristorante pizzeria "da Umberto" ed il bar "Cortina". Il ristorante c'è ancora. Il bar si chiama oggi "Europa". La "stanza" del giornale con il suo balcone dava sulla piazza e la dominava. Tutto il passeggio era ai nostri sguardi. Nella stanza due scrivanie due macchine per scrivere - una elettrica ed un'altra olivetti antica credo 45 o 70 -.
Un telefono. La prima scrivania era del direttore editoriale Franco conte.
La seconda era comune alla redazione e segreteria. Ma la occupavo prevalentemente io che da collaboratore divenni redattore poi capo redattore poi conclusi da direttore responsabile nel 1975 con la chiusura del giornale alla fine di giugno dopo le elezioni amministrative senza nemmeno un editoriale di congedo.
Furono 4 anni intensi dove imparai il mestiere di giornalista non solo a scrivere per un giornale ma a farlo. Il giornale si faceva al piombo alla tipografia "lampo" a Napoli a via San Pietro a majella in una "cantina" del conservatorio musicale che da anni voleva sfrattare la tipografia del barone Sandro Torella che a dispetto del suo sangue blu era un socialista del psi che faceva buoni prezzi. Era la tipografia della sinistra ma anche di "Campania sport". 72-75 gli anni formidabili di Piazza Croce a Ischia di piazza Dante e di via Partenopee a Napoli. Imparavo vivendo tra l'isola e la metropoli diventando metà ischitano e metà cittadino ma pienamente napoletano. Ma in quella stanza di Piazza Croce si faceva cultura confronto discussione. Era un porto di mare. Nascevano le idee. Facevamo un giornale politico. La campagna per le "pinete libere" nacque nel 1973.l'idea la porto un collaboratore che scriveva d'arte, Michele Longobardo, e Franco Conte decise di farne una campagna di stampa con una sottoscrizione popolare che raccolse oltre 4 mila firme in tre mesi.
Fu il grande merito di quel mio primo e fondamentale giornale. Le pinete pubbliche divennero realtà nel 1980,7 anni dopo, per merito del nuovo sindaco Enzo Mazzella che dal 1978 al 1988 con la "politica delle opere" cambia il volto di Ischia facendone "il giardino d'Europa".
Enzo realizzò quello che sembrava impossibile. Oggi il comune di Ischia ha tutti i servizi e la più alta vivibilità della intera Campania e fra le prime cittadine turistiche d'Europa. É un esempio ed un monito per gli amministratori di oggi:l'impossibile si può realizzare se si è capaci e se è giusto. Tutto parti da un piccolo giornale in una piccola stanza dal balcone su piazza croce. Ogni volta che passo da piazza croce rivolgo lo sguardo alla stanza dove oggi c è la sede di una banca e mi vengono al cuore i ricordi felici e gli amici scomparsi e dico a me stesso, come auden, che non sempre si capisce perché si è stati felici ma certamente non si dimentica di esserlo stato.
Buon Natale 2021.
G.M.