Nei giorni che precedono la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie Libera illumina le loro storie attraverso le parole dei familiari. Il 14 e il 15 marzo al presidio di Libera - Ischia e Procida - “Gaetano Montanino” le testimonianze di Luciana Di Mauro, moglie di Gaetano Montanino e di Emilio D’Anna, figlio di Vincenzo D’Anna.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Sede principale di questa XXIV edizione sarà la città di Padova, ma anche in altri 4000 luoghi in Italia, in Europa, in Africa e in America Latina, si parlerà di memoria e legalità.
Il titolo di questa edizione “Passaggio a Nord-Est, orizzonti di giustizia sociale” parla di riscatto civile e ambientale, di economia e di etica, di responsabilità e di libertà, di diritto alla salute e di dignità delle persone.
Come ogni anno, il 21 marzo, alle ore 11:00, contemporaneamente in tutti i siti di memoria, ci sarà la lettura dell’interminabile elenco di oltre 900 nomi, per non dimenticare e dare dignità alle storie di tutte le vittime innocenti della violenza criminale e mafiosa. Anche il presidio di Libera dedicato alla memoria di Gaetano Montanino si farà portavoce di questa richiesta di verità e giustizia - a Ischia con l’Istituto Comprensivo Statale “Anna Baldino”, l’Istituto Comprensivo Statale “Vincenzo Mennella” e l’Istituto Professionale di Stato “Vincenzo Telese” e a Procida con l’Istituto Comprensivo Statale 1 C. D. “Capraro”. Prima di allora, insieme al Coordinamento Campano dei Familiari delle vittime innocenti della criminalità, verranno attivati percorsi di memoria con Luciana Di Mauro e Emilio D’Anna che saranno protagonisti rispettivamente il 14 e il 15 marzo alle 10:00 all’Istituto Comprensivo Statale “Anna Baldino” e all’Istituto Comprensivo Statale “Vincenzo Mennella” per condividere la storia dei loro familiari e ribadire l’urgenza di impegno civile contro ogni forma di criminalità.