Ischia News ed Eventi - Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli alla mostra di Francesco Vaccaro Nient'altro che storia, a cura di Alessandra Pacelli

Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli alla mostra di Francesco Vaccaro Nient'altro che storia, a cura di Alessandra Pacelli

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La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato Matronato, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (senza scopo di lucro e aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.

Il Matronato è stato concesso alla mostra di Francesco Vaccaro Nient'altro che storia, a cura di Alessandra Pacelli, che sarà inaugurata venerdì 28 settembre, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, presso le sale della Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria del Maschio Angioino. La mostra proseguirà fino al 3 novembre 2018, e sarà visitabile nei giorni di apertura della biblioteca (martedì e mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 18.00), con apertura straordinaria nei seguenti giorni: sabato 29 settembre; giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 ottobre; venerdì 2 e sabato 3 novembre.

La mostra, che sarà accompagnata da un catalogo con un testo della curatrice, elebora le suggestioni ricevute dall'artista nel corso della sua prima visita alla Biblioteca, e in particolare le molteplici assonanze fra la sua ricerca e il patrimonio librario della Società partenopea. Il titolo Nient'altro che storia rievoca il titolo di un libro di Giuseppe Galasso, e queste parole, insieme al bottone di una camicia dello storico napoletano, costituiscono l'incipit e il fulcro dell'intero percorso espositivo. Tra le opere in mostra, il video Che tu sia per me il coltello indaga il fare della scrittura come strumento ed effetto di scarnificazione e smottamenti di terreni interiori. Opere di piccole dimensioni si susseguono inoltre nelle librerie della Sala Grande: titoli di romanzi del Novecento, stralci di diari, ritratti fotografici, frammenti di immagini e testi cuciono trame narrative impreviste in dialogo con i volumi della biblioteca. Ed è concepita come omaggio ai protagonisti della letteratura italiana del Novecento anche l'installazione Dalla finestra ti vedo. Il percorso della mostra culmina, scandendone il ritmo, con l'opera Non è dato sapere con le parole, realizzata con palette elettromeccaniche utilizzate nelle stazioni ferroviarie per indicare le destinazioni dei treni. Inoltre sono esposte due fotografie documentano il restauro delle finestre della Biblioteca che maggiormente necessitavano di manutenzione, per garantire ai libri protezione dagli agenti atmosferici.

Durante la mostra, organizzata in collaborazione con Studio Trisorio, Napoli, sarà possibile iscriversi alla Società Napoletana di Storia Patria, istituzione di alta cultura, senza scopo di lucro, che raccoglie, custodisce e rende fruibili le fonti per la storia di Napoli e del Mezzogiorno.

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