Credo che dopo il Convegno di Sant’Angelo si impongano alcune riflessioni “a caldo” sullo stato della depurazione sull’Isola. Pur non avendo potuto parteciparvi per impegni professionali, nel leggere la cronaca ho rilevato che da questo dibattito sono emersi alcuni PUNTI fondamentali (chi si aspettava di più è rimasto deluso: ma mi sembra impossibile che si ottenesse di più da un “seminario politico” su un tema così tecnico):
1) La “politica dei Depuratori Medi” (uno per ogni due comuni dell’Isola) è non solo valida tecnicamente e politicamente, ma è l’unica soluzione possibile alla depurazione dell’Isola d’Ischia (e quindi l’unico modo per non continuare a sversare liquami nel nostro mare). Tutte le altre soluzioni (che pure hanno animato il politico in quest’ultimo decennio e sollecitato la fantasia di qualche tuttologo) sono solo frutto del sonno della ragione che genera mostri, come espresse Goya.
2) Sicuramente fondamentale per l’attuazione di questa “politica dei medi depuratori” è l’Impianto di San Pietro d’Ischia Porto, in fase di realizzazione. Tale Impianto che dovrà essere a servizio dei Comuni di Ischia e Barano (coprendo di fatto - da solo – circa la metà del territorio dell’intera Isola ed oltre 30.000 abitanti residenti) è l’asse portante di questo sistema dei tre medi depuratori non solo perché rappresenta l’esempio su cui anche gli altri Comuni (e le altre Isole del Golfo) dovranno adeguarsi, ma perché è tecnicamente il più avanzato in materia: tale Impianto è unico in Italia in quanto non scaricherà nulla a mare (così lo volle giustamente il mio Ass. Osterini, così ha voluto che fosse realizzato il Pres. Bassolino).
3) L’Ass. regionale Giovanni Romano (che i presenti hanno dichiarato particolarmente preparato in materia) ha confessato candidamente che ci vorranno ancora altri 5 anni per vedere ultimata tale fondamentale Opera, che pure doveva essere già consegnata nel 2006. In tal modo l’Ass. Romano ha zittito senza replica chi ha espresso proclami trionfalistici di una prossima definizione dell’Impianto di Depurazione grazie “ai vorticosi incontri” tenuti dal sindaco di Ischia Giosi Ferandino (quali !? quando !? con chi !?). In realtà – al di là dei comunicati elettorali - l’attuale sindaco di Ischia si è fino ad oggi completamente disinteressato di tale Opera; solo grazie al Convegno di Sant’Angelo (e al dibattito civile avviato attraverso sollecitazioni mediatiche a cui credo di aver contribuito con qualche spunto polemico) Giosi Ferrandino ha sentito il bisogno di far precisare - da altri ! - il suo interessamento alla vicenda; la realtà delle cose è che Giosi Ferrandino (forse per agevolare evidenti interessi di parte) non si è mai ricordato del Depuratore di San Pietro, preso solo dai ciclamini, dalle fioriere e dai pilomat a difesa dei suoi bar preferiti. E mi è sembrato essere “assente” al dibattito di Sant’Angelo, mentre da Sindaco di Ischia doveva essere protagonista in positivo della tematica, quanto meno per l’impegno ed i sacrifici profusi dai suoi predecessori (Gianni Buono, il sott. Telese, Brandi) sulla “questione” depurazione; doveva essere l’unico Sindaco deputato a parlare, a portare un contributo positivo, un esempio da seguire !
4) Oggi tutti ad Ischia parlano di Impianti di Depurazione, ma nessuno ricorda che i liquami per giungere a tali Impianti necessitano di condotte fognarie (per acque reflue) che - se non realizzate per tempo – impediranno al Depuratore (quando sarà ultimato …) di svolgere la sua funzione di depurazione delle acque nere, delle acque termali, eccetera; quindi parallelamente alla realizzazione dell’Impianto in località San Pietro si dovrebbero realizzare le necessarie condotte fognarie di adduzione al Depuratore e di deiezione per l’acqua depurata (da riutilizzare per il lavaggio delle barche del Porto d’Ischia e per l’innaffiamento delle Pinete); altrimenti quando il Depuratore sarà ultimato, resterà inattivo per mancanza di “materia prima” da trattare e quindi sarà comunque una cattedrale nel deserto ! In ordine alla realizzazione della rete fognaria (acque nere, non certo le pluviali …) l’amministrazione di Ischia non ha fatto assolutamente NULLA, né direttamente né indirettamente attraverso il Commissariato di Governo. La stessa Delibera di Consiglio che voleva destinare i proventi derivanti dal Polifunzionale alla realizzazione di condotte fognarie (acque nere) è rimasta lettere morta (i soldi del Polifunzionale giunti a Giosi Ferrandino sono stati spesi per altro), come sembrano essere “anime morte” gli attuali amministratori di Ischia (dal sindaco, agli assessori ai consiglieri di maggioranza, che di ciò non hanno mai parlato) sulla tematica. Dopo queste nostre riflessioni verrà emesso un altro comunicato stampa in cui il difensore di turno del sindaco Giosi Ferrandino parlerà nuovamente di “vorticosi incontri” !?
Il completamento della rete fognaria dovrà essere un altro tema forte della prossima Amministrazione, in discontinuità con quanto fatto da Giosi Ferrandino, e quale necessario “corollario” della realizzazione-ultimazione dell’Impianto di Depurazione sulla Collina di S. Pietro.