La strategia di comunicazione del Commissario on.avv. Giovanni Legnini – che gestisce in una sola persona ed in una sola struttura due “ Commissariati” cioè quello al terremoto del 21 agosto 2017 ed all’ alluvione del 26 novembre 2022 – è tutta impostata sull’ ottimismo della volontà. Curata dall’ ufficio stampa di INVITALIA in virtù della convenzione con l’ agenzia pubblica per gli “ investimenti in Italia” già avviata dal primo Commissario al sisma, il prefetto in pensione Carl Schilardi che è stato sostituito dall’ on. Legnini il 24 febbraio 2022 dop circa 3 anni, la comunicazione di Legnini è molto aperta e disponibile con un ottimo sito istituzionale, continue conferenze stampa per illustrare le “ ordinanze” del Commissario, confronti aperti con i “ comitati” dei cittadini interessati al terremoto ed alla frana in modo che chiunque può porre domande ed avere risposte.
Legnini – da uomo di legge e di governo con esperienze dirette nella gestione della pubblica amministrazione dal proprio comune di nascita Roccamontepiano, un piccolo comune di 1560 abitanti in provincia di Chieti ( Abbruzzo), di cui è stato sindaco per 12 anni dal 1990 al 2002, poi senatore della Repubblica per tre legislature dal 2004 al 2013, poi ancora deputato e sottosegretario di Stato all’ economia ed alle finanze fino ad occupare il ruolo prestigioso di vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2014 al 2018 – è particolarmente attento nella applicazione della legge 241/90 e successive modifiche cioè la legge che non solo introduce nella Pubblica Amministrazione il diritto dell’ accesso agli atti ma impone la trasparenza nella gestione pubblica.
Non solo questo. La legge 241/90 introduce anche nuovi strumenti di concerto istituzionale per raggiungere “ efficienza, efficacia ed economicità” nella Pubblica Amministrazione a tutti i livelli ed i tre concetti inscindibili costituirono le basi delle cosiddette “ Leggi Bassanini” alla metà degli anni ‘ 90 del ‘ 900 per avviare ed attuare l’ ennesima riforma della Pubblica Amministrazione per adeguare l’ organizzazione pubblica a quella del sistema economico nel quadro di uniformità legislativa di tutti i Paesi dell’ Unione Europea che si chiama così dal 1992 col trattato di Maaschricht. Giovanni Legnini è un uomo politico che nasce e si forma nei “ Democratici di sinistra” ed anche se oggi si definisce “ indipendente” è dal lato umano un politico profondamente di sinistra particolarmente sensibile ai problemi dei più deboli e delle classi sociali più disagiate e punta a ridare fiducia nello Stato e delle sue articolazioni regionali e locali.
E’ quindi per formazione politica e per carattere sempre disponibile al confronto con qualsiasi cittadino. Gli si deve dare atto di aver capito che una struttura commissariale doveva avere sede operativa negli stessi luoghi del disastro ambientale ma con il minor onere per le finanze pubbliche e da qui l’ allestimento presso lo Stabilimento Termale Militare di Ischia Porto di una struttura organizzativa che Legnini sa bene – per diretta esperienza che sta vivendo sui luoghi di due disastri ambientali – gli sopravviverà, deve sopravvivere, perché il terremoto e l’ alluvione hanno posto drammaticamente il problema di un rigoroso nuovo assetto territoriale dell’ intera isola d’ Ischia che non si può risolvere nell’ attuazione entro un anno poiché il suo incarico per l’ “emergenza” – come per legge – scade il 31 dicembre del 2023.
Il nostro “ Manifesto per Casamicciola che “ E” Ischia” che si può trovare nel numero 1/2023 ed al quale abbiamo dedicato con il “ Comitato per la Rigenerazione dell’ isola verde” un ciclo di manifestazioni dal 7 marzo al 7 aprile che cercheremo di racchiudere in un volume di atti, contributi, memorie, come un tempo faceva il glorioso Centro Studi su l’ isola d’ Ischia dal 1944, avanza la proposta di costituire un Ente Autonomo di Diritto Pubblico per la “ Ricostruzione ” e la “ transizione ecologica di durata ventennale come lo fu l’ EVI- Ente Valorizzazione Ischia – dal 1952 al 1972.
Credo che da quanto è emerso dal nostro ciclo di manifestazioni si possa e si deve costruire un viatico per gestire il presente e l’ avvenire. Avremo modo di approfondire questi temi perché è su questi che dvrà rinascere l’ interesse per la partecipazione politica immediatamente a Casamicciola e Forio dove si vota il 14 ed il 15 maggio prossimi per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale.
Abbiamo già mosso critiche contenutistiche a Legnini per l’ impostazione della sua azione . Ma comprendiamo che è un Commissario di Governo e di Regione – che ne hanno concertato la nomina tra una coalizione di centro-destra ed un’altra di centro-sinistra - e che non ha trovato soprattutto a Casamicciola una classe politica organizzata in partiti infatti i sui incontri non sono mai avvenuti tra esponenti di “ partiti” sul piano locale che non esistono.
La comunicazione di Legnini è tesa all’ ottimismo – dicevamo all’ inizio – ma in molti casi “ trionfalistica” come l’ ultima nota di 21 progetti di ricostruzione “ privata” su 27 presentati e 19 istanze di condono edilizio “ preliminarmente” approvate. Ma la nota per la stampa non ricorda che le istanze di condono per Casamicciola, Lacco Ameno e Forio sono 13.868 mentre gli edifici colpiti dal terremoto del 2017 sono 1060 e 8 edifici pubblici inagibili con 1254 ordinanze di sgombero per la sola Casamicciola. Non ho dati sui danni dell’ alluvione. Legnini non ha costituito il primo fondamentale ufficio che dovrebbe stare presso ogni struttura pubblica: l’ ufficio di Statistica Economica e Demografica e di Pianificazione Territoriale e Programmazione Economica. Secondo questo andamento statistico di vorranno almeno 200 anni per una discutibile “ Ricostruzione”!
Legnini annuncia provvedimenti, ordinanze, concessioni, trattative Ma non c’è l’ apertura di un sol cantiere pubblico. Non c’è nessuna opera pubblica “ inaugurata”. Non c’è neanche un progetto per un’opera pubblica presentato per dare ai cittadini una “ visione di futuro”. Non c’è una visione di Paese. Naturalmente non c’ è un “ Piano di Ricostruzione” ancora in “ elaborazione” dalla Giunta Regionale e naturalmente non c’è alcun dibattito per un “Piano Urbanistico Comunale”( PUC) approvato di recente da notizie di stampa da tre commissari prefettizi perfino dal Comune di Villaricca in provincia di Napoli.
Mi sono ricordato di un altro tipo di comunicazione Un segno di altro tempo. Mi ricordo del comm. Antonio Castagna ( 1914-1984), sindaco di Casamicciola dal 1953 al 1970 e poi assessore provinciale ( 1970-1975, 1980-fin alla morte). Segretario di zona della DC. Vinse le elezioni del 1964 dopo una combattuta campagna elettorale con la lista di “ Concentrazione Democratica”soprattutto perché sostenne che la costruzione del porto commerciale e turistico avrebbe costituito il rilancio di Casamicciola che già allora avvertiva il declino economico. Il progettista era l’ ing. Franco Tiscione sempre presente in tutte le opere pubbliche.
Il Comm. Castagna fece mettere il progetto su un cavalletto fuori la sua stanza al Palazzo Manzoni delle scuole elementari che ospitava il municipio senza sede in modo che ogni cittadino che si recava da lui potesse vederlo e vedere come sarebbe cambiata Casamicciola. Era un uomo di eccezionale intelligenza ed eccezionale autodidatta. Non aveva studiato marketing o strategia di comunicazione. Portava sempre la giacca e la cravatta anche a ferragosto. Riteneva che la carica pubblica doveva imporre autorevolezza non autoritarismo. Sono stato suo avversario politico poiché laico e socialista.
Ma quando morì il 22 settembre 1984 lo ricordai “ per la sua capacità di mettersi all’ ascolto del mondo e di intuire il nuovo che emergeva dalla società e quindi aggiornarsi politicamente e culturalmente”.
Gli inviai un cuscino di fiori al su funerale con l’ ultimo biglietto: “ Caro Commendatore, Vi ricorderò sempre con affetto e stima e con il rimpianto di non averVi capito prima”.