di Gennaro Savio. Esposizione di mosaici antichizzati con cui si è riprodotta l’arte di pompeana memoria.
Siamo all’interno del Chiostro di San Francesco, al piano terra dello storico palazzo municipale di Forio, dove le tante opere esposte non sono state realizzate da esperti e famosi artisti del settore, bensì dagli studenti dell’istituto tecnico Turistico “Cristofaro Mennella”. Nel constatare la bellezza dei mosaici, quasi non ci si crede al fatto che siano stati realizzati da ragazzi alla loro prima esperienza artistica in questo campo. Eppure il risultato finale raggiunto da mani inesperte ma evidentemente ben guidate da un innato estro artistico venuto fuori grazie alle lezioni e ai consigli degli insegnanti, è a dir poco sorprendente e sono stati tantissimi i residenti e i turisti che visitando questa collettiva si sono vivamente complimentati con gli studenti e i loro professori. “I ragazzi - ci ha dichiarato il Professore Francesco Mattera - hanno imparato a realizzare dei mosaici in due modi: andando a visitare il Museo Nazionale a Napoli, soprattutto le sale dedicate proprio ai mosaici pompeiani e frequentando lì un piccolo laboratorio proprio inerente al mosaico. Poi hanno approfondito il tutto qui a Ischia con la presenza di un esperto che è Nello Di Leva di Keramos, con cui hanno appunto approfondito questa tecnica e quindi realizzato anche i lavori che vedete esposti nella mostra. Si è trattato di un percorso di didattica interdisciplinare, perché poi accanto a questa azione pratica c’è stato tutto un approfondimento storico, una ricostruzione soprattutto dei fatti storici legati alla famosa eruzione del Vesuvio del 79 D.C., dal punto di vista storico, artistico, ma anche scientifico. Quindi, diciamo, che è stata l’occasione per approfondire tematiche scientifiche inerenti ai vulcani, come funzionano e come espletano le loro attività. Abbiamo fatto anche delle lezioni di approfondimento con geologi dell’Osservatorio vesuviano per inquadrare il concetto di rischio vulcanico e allargarlo poi al rischio in generale”.