Ischia News ed Eventi - All’Istituto “Telese” si degustano piccole grandi etichette

All’Istituto “Telese” si degustano piccole grandi etichette

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E’ importante che la scuola diventi un ponte solido per introdurre i giovani nel mondo del lavoro, soprattutto se parliamo di un Istituto professionale come il “Telese” che da sempre forma coloro che in un futuro prossimo si inseriranno nel campo del turismo, che si tratti di ricevimento, gastronomia, beverage.

Oltre ad offrire stage e collaborazioni con manifestazioni e strutture ricettive a Ischia, l’Istituto spesso si trasforma in “teatro” naturale per ospitare eventi interni, come la degustazione di etichette distribuite da “Pellegrini”. Organizzato il desk d’accoglienza per registrare i presenti, la settimana scorsa hanno risposto all’invito circa sessanta addetti ai lavori tra imprenditori, ristoratori, sommelier per sorseggiare alcune etichette. Ricordiamo “Le Vigne di Alice”, “Morella”, “Cantine Di Sipio”, la “Fattoria di Petrognano”, un’apprezzata “Quintodecimo”, l’azienda del professore Luigi Moio tra i primi enologi d'Italia, “Bruno Rocca” e il pregiatissimo champagne “Jacquesson”.

L’appuntamento dalla vocazione commerciale, organizzato da Giovanni Balestrieri per arricchire e assortire le cantine sull’isola, si è svolto per la prima volta in un campo neutrale come quello dell’Istituto “Telese” che ha curato gli appetizer realizzati con i prodotti di “Hight Quality Food”, a base di Scottona di pezzata nera, Ostriche e Cuore di filetto di Baccalà riproposto sia con gli agrumi che in involtino con scarola.

degustazione al telese 2degustazione al telese 3degustazione al telese 4degustazione al telese 5degustazione al telese 6degustazione al telese 7degustazione al telese 9degustazione al telese 10Dalle 16 fino alle 19 gli ospiti hanno potuto degustare, appuntare, “intervistare” i produttori. Interessante l’incontro con Cinzia Canzian de “Le Vigne di Alice” che ha raccontato del suo lavoro e della produzione di questa azienda tutta al femminile. «Abbiamo osato fare un metodo classico con un vitigno che fino a qualche anno fa era considerato buono per il metodo Charmat – spiega presentandoci uno dei suoi cavalli di battaglia - . Nel 2009 abbiamo messo in commercio “ Punto G” come provocazione e per ricordare l’importanza della G che unita alla D.O.C. ha dato vita alla D.O.C.G.».

Cinzia è felice di essere per la prima volta ad Ischia soprattutto perché si è confrontata, con sorpresa, con persone molto curiose e competenti. “Punto G” naturalmente è solo una delle proposte tenute in fresco e versate nel calice ripetutamente. Se a qualcuno fosse sfuggito, sul sito ufficiale, si consiglia di accompagnarlo “a chi ti cerca e ti desidera”. Se lo scegliete per la vostra cantina, non dimenticatelo!