In questi giorni siamo nel pieno periodo natalizio e tutti ci accorgiamo che con l’aumento del freddo è trascorso un altro anno di vita, cercando nel contempo di dare alla nostra quotidianità un maggior spessore qualitativo. Molti cristiani scelgono questo periodo per sentirsi e comportarsi un po’ meglio, ed almeno in superfice tentiamo di rinverdire vecchie tradizioni di gente sicuramente più avvezze a rapporti umani certamente migliori, sotto ogni punto di vista.
Fortunatamente in questi ultimi anni, si stanno tirando fuori vecchie abitudini che negli anni “80 e “90 erano state un po’ accantonate o del tutto dimenticate. Forse dopo l’arricchimento collettivo, avvenuto in modo repentino proprio a cavallo del ventennio citato, si sente una maggiore esigenza di una rinnovata spiritualità, anche perché tanti di noi si sono resi conto, toccando con mano, che non “si vive di solo pane”. Questo ritorno al passato ha sicuramente rigenerato la voglia di stare di nuovo più insieme e si stanno riprendendo vecchie e sane abitudini ed usanze, piene di romanticismo e bel vivere.
Anche quest’anno, come tutti gli anni, io insieme ad un bel gruppo di amici, frequentiamo le funzioni della Novena del S.Natale presso la antichissima e caratteristica chiesa di S.Gaetano, nel borgo omonimo, proprio all’ingresso di Forio. Le persone che la frequentano sono sempre più numerose, ed il tempio incomincia ad essere sempre più inadeguato. Che bello, al confronto di qualche anno addietro, quando almeno durante i giorni che precedevano il Natale, chi frequentava la chiesa si poteva enumerarla sulle dite delle mani, talmente erano poche! Questa bellissima funzione, molto antica, e quasi unica negli anni passati, difatti veniva celebrata solo in S. Restituta e nella Cattadedrale di Ischia Ponte, vedeva la partecipazione soprattutto dei pescatori e degli artigiani in particolare, e la funzione mattutina aveva inizio intorno alle cinque, per dare poi la possibilità, dopo i riti, di arrivare in orario sui posti di lavoro. Dopo la recita del S.Rosario, c’è l’esibizione degli zampognari con nenie antiche e bellissime invocazioni, a cui fanno seguito antichissimi canti e lodi natalizie.
Questo lungo cammino di fede va a concludersi alla Vigilia di Natale, quando verso le quattro del mattino viene aperto, ufficilamente, in Piazza San Gaetano, una volta dei Pescatori, il mercato del pesce, che gode ancora di un buon successo di pubblico e di acquirenti, che non vogliono far venir meno questa bella e simpatica tradizione. Certo le esigenze sono cambiate, non si vedono più le mattanze delle lunghe e viscide murene che venivano ammazzate sbattendole violentemente sul selciato e finite con delle violente bastonate, ma sono comparsi nuovi gusti, che comunque vanno ad arricchire il ricco cenone a base di tanti altri prodotti ittici.
La processione della Vigilia di Natale, è senza dubbio una delle più caratteristiche, e sicuramente l’unica fatta che è ancora notte, alla quale prendono parte un numero sempre crescente di fedeli, infreddoliti, imbaccuccati ben bene, ma contenti di esserci,felici nel fare questo piccolo sacrificio, rivedendo e salutando con gli auguri di rito, vecchi amici e conoscenti, condividendo questi attimi felici.In tantissime famiglie si sono ripresi i vecchi e sani giochi natalizi, la fa da regina la classica tombolata, sgranocchiando le noci locali, che vanno ad imobottire le tipiche “ chioppelle”, le nostre fiche seccate sui “nassielli” al caldo sole estivo. Non mancano i saporitissimi mandarini, i roccocò fatti in casa, insieme al nocillo e limoncello e qualche tisana a base di limone, tanto utili per aiutare a smaltire le calorie in eccesso…. Quante persone, negli ultimi anni, hanno ripreso la tradizione del presepe, e questo grazie anche ad un bel gruppo di persone, veri maestri nel settore, affetti da un vero e grande amore passionale che sta coinvolgendo sempre di più tanti giovani locali.
Difatti anche quest’anno ci sarà, grazie soprattutto a Francovito d’Ambra e la sua Associazione composta da giovanissimi, insieme a Raffaele de Maio e Pasquale Di Massa, un lungo percorso presepiale che vede coinvolto tutto il centro storico di Forio, a partire dalla monumentale esposizione allestita nell’Oratorio dell’Assunta, adiacente la Basilica di S.Maria di Loreto, a ricordo dello scomparso Canonico Don Michele Romano, e continuando in tanti portoni tipici , atri di palazzi, negozi,gallerie e locali vari, arricchiti di presepi provenienti da ogni dove, veri capolavori di artigiani pieni di fede, che vanno ad arricchire la nostra antichissima tradizione. Da segnalare anche un bellissimo presepe nel borgo di Monterone, fatto con tecnica antica e popolare, eseguito dal gruppo "Il presepe all’ombra del Torrione”.
Buon Natale a tutti
da Gerardo CALISE