Capri scende in piazza, anzi sul molo e in mare, per impedire ancora una volta che il cartello degli armatori finisca di distruggere il turismo! Mentre Ischia tace! Capri protesta e alza la voce contro l’insipienza degli amministratori pubblici che consentono ai soliti noti armatori privati di danneggiare un industria turistica già messa a dura prova dalla crisi economica! Mentre Ischia, con la testa china, subisce sulla sua pelle l’ennesima violenza perpetrata a danno della sua economia!
Non è l’aumento di poche decine di centesimi sul biglietto residente a preoccupare i capresi ma l’eccessivo costo del biglietto per il turista che vuole visitare Capri, perchè penalizza l’intera filiera dell’incoming isolano! Ma forse Ischia ancora non se ne rende conto!
La battaglia per il diritto al trasporto sulle isole è solo iniziata! In quanto è ormai improcrastinabile bandire una gara europea per l’assegnazione delle corse che oggi vengono gestite, in maniera privatistica, senza alcuna concorrenza, dai soliti noti!
Mi auguro che l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella prenda atto dell’attuale situazione di monopolio e indica quanto prima una gara europea! E, nelle more, potenzi i servizi della Caremar , la compagnia pubblica che, tanto bistrattata, rimane ancora l’unica certezza per gli isolani ed i turisti!
Basta con l’arroganza di questo cartello di armatori privati che oggi si lamenta del costo insostenibile dell’iva sul carburante, ma che, negli anni, non ha saputo investire, modernizzando le flotte, su mezzi in grado di ridurre i consumi e l’inquinamento ambientale!
Le carrette del mare sono ancora una triste realtà!
Per raggiungere Ischia o Capri in aliscafo una famiglia di 4 persone adulte spende circa 75 euro ed altrettanto per tornare sulla terra ferma, per un totale di 150 euro! Mentre in nave spenderebbe circa 45 euro a tratta per un totale di 90 euro! Un costo insostenibile sia in aliscafo che in nave che penalizza fortemente l’economia turistica delle nostre isole, costrette, come dicevamo prima, a fare i conti anche con la grave crisi economica mondiale.
I capresi non hanno protestato per il rincaro di pochi centesimi sul biglietto residente, ma perché si sono resi conto che oggi è in gioco il futuro del turismo sull’isola, quel turismo che per anni ha portato benessere a tutta la comunità isolana e che rischia di ridursi al lumicino se non viene assicurata a tutti, residenti e turisti, a costi accessibili, la continuità territoriale nel nostro Bel Paese!
Svegliati Ischia è tempo di urlare, di far sentire forte la tua voce! Per abitanti e per territorio sei una delle più grandi città della nostra regione! E, per numero di presenze, sei una delle più importanti industrie turistiche italiane, grazie alle tue 330 strutture alberghiere, in gran parte dotate di terme e piscine termali e grazie soprattutto alle tue bellezze culturali, ambientali e paesaggistiche! Non abbassare la guardia! Reagisci! E’ in gioco il futuro dei tuoi figli!