Sembra un libro d'altri tempi, con una nostalgia tutta sua, il libro edito da Città Nuova Editrice, dal titolo "Cerco un Paese innocente. Il sogno di Giovanni Parolin", scritto da Pasquale Lubrano Lavadera, che ha conosciuto personalmente Giovanni Parolin, agricoltore dell'Alta Padovana con una storia di vita molto particolare. In tale romanzo, Lavadera ne traccia ogni fase: dalla sua infanzia, al periodo giovanile, soffermandosi su vari status: militare, marito, padre.
Ciò che però contraddistingue fortemente Giovanni Parolin è la sua esperienza professionale, la presidenza della cooperativa agricola "La Battistei", sorta nel comune Cittadella, in provincia di Padova, ancora oggi meta di visitatori e turisti. Qual era l'idea portante alla base di tale cooperativa? Il rispetto per la natura, la campagna in particolare, i cui risultati necessitano di pazienza, amore, attesa dei tempi giusti, impegno e sacrificio.
Un luogo, insomma, dove sia possibile produrre con allevamenti e coltivazioni non intensivi, nato negli Anni '80 per volere di un uomo che fin da ragazzo aveva iniziato ad andare contro lo stato di asservimento e di emarginazione sociale dei contadini. Un uomo, Parolin, che, come dichiara l'autore in un'intervista rilasciata alla testata giornalistica "Città Nuova online", riusciva, in quanto vissuti, a comprendere i problemi economici di quel tempo, nonostante avesse solo la licenza elementare.
Un incontro, tra i due uomini, dal gusto dolce ma risolutorio, essendo in quel periodo lo scrittore in uno periodo di riflessione sui suoi studi universitari. Un agricoltore che trova la stima di Lavadera, per il suo indiscusso interesse per le sorti dell'umanità, sempre più dedita all'industria, con un'agricoltura ormai dimenticata perché non più attività economica principale.
Parolin stravolge il ruolo della stessa dall'interno: non più una donna, moglie dell'agricoltore, schiava dei campi; né una forte discrepanza tra soci e presidenti ed il loro guadagno; un modo di coltivare la terra, insomma, che tenesse conto del forte binomio uomo-ambiente, dove entrambi potessero beneficiarsi l'uno dell'altro senza distruggersi vicendevolmente.
Un libro struggente, che narra un pezzo di storia, e la cui isola d'Ischia vuole riportare alla luce. È per tale motivo che, in data 25 giugno, la professoressa Camilla Conte, insieme all'autore, introdurrà questo prodigio della scrittura. "Cerco un Paese innocente. Il sogno di Giovanni Parolin" sarà presentato, in una nuova edizione, all'Hotel Providence di Forio d'Ischia, alle ore 18.00.