Il Collettivo Barberia torna in scena questo weekend al Teatro Polifunzionale con una commedia originale, una fiaba brillante e barocca, in atto unico di 90 minuti scritto e diretto da Corrado Visone.
La trama: Agapito è un superstite. E' rimasto su una piccola isola fuori dal tempo e dallo spazio. E' rimasto aperto fuori. Si esprime in una lingua strana che mescola dialetti mediterranei. La sua unica compagnia è un pesciolino rosso che si chiama Cosimino e una donna svitata, di nome Trofimena, che nasconde nel cuore un’angoscia. Agapito e Trofimena sono i custodi guardiani guardinghi di un faro che non illumina. Il contenuto del faro è ciò che muove l’azione. Durante una mareggiata naufraga una ragazza, Acquamarina, che inevitabilmente viene affascinata dal lavoro dei due guardiani e dal contenuto del faro. L’arrivo, infine, di un santo dispettoso e inesistente, il Santo Tischitosco, sconvolge i piani dei protagonisti. La leggenda vuole che il Santo stia con una penna in mano, il popolo fa disegni e lui li scarabocchia, li cancella. Anch’egli è attratto dal contenuto del faro e prova a distruggere il disegno dei guardiani, senza immaginare che l’isola custodisce il legame che tiene insieme questi quattro personaggi.
Un racconto di mare e isola, di pittori e colori, di pagine e biglietti, che parla, tra le altre cose, della necessità di stare fermi, di non vacillare di fronte ai problemi della vita: come scuopoli ne la burrascata.
La commedia è interpretata da Alessandra Criscuolo, Eleonora Onorato, Piero Esposito e Corrado Visone. L’assistenza alla regia è di Valentina Lucilla Di Genio. La scenografia è di Giovanna Ballirano, i costumi sono di Federica Del Gaudio.
L’appuntamento è sabato 16 e domenica 17 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Polifunzionale.
Prevendita 8 euro
Botteghino 10 euro
Info e prenotazioni al 3477569844
Il COLLETTIVO BARBERIA si ispira ai vecchi saloni di quartiere, dove un pubblico ristretto e comodamente seduto ascoltava le mille storie del barbiere, che era attore, intrattenitore, affabulatore. Un piccolo teatro con le luci e gli specchi, tra il profumo di acqua di colonia e brillantina. Spesso si aggiungevano orchestrine di strada, cantastorie, vicini di bottega con i quali ripetere vecchie gag e battute. L’obiettivo era chiaro: divertire il cliente e fare in modo che uscisse dal salone con una perfetta rasatura, i capelli a posto e un sorriso sul volto. La barberia era il luogo dove gli individui fuggivano dallo stress quotidiano e ne uscivano più belli e più felici. Il nostro teatro è fatto proprio di queste atmosfere. Un teatro di attenzione allo spettatore, come fosse l’unico, per spettacoli eleganti e ricercati. Un teatro del benessere, perché gli spettatori possano sentirsi appagati dalla partecipazione. Un teatro originale perché c’è sempre qualcosa di nuovo da raccontare per meravigliare il pubblico. La nostra compagnia è una piccola accademia delle arti minori, il nostro obiettivo è che, dopo aver visto un nostro spettacolo, il pubblico possa sentirsi più bello e magari più felice.