Ischia News ed Eventi - Federalismo: Ferrari (IFEL) a due anni da legge delega, sistema autonomie in mezzo al guado

Federalismo: Ferrari (IFEL) a due anni da legge delega, sistema autonomie in mezzo al guado

Economia
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"La finanza locale tra emergenza e riforma. E' questo il titolo del seminario che l’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Fondazione IFEL Istituto per la Finanza e l'Economia Locale ha organizzato ad Ischia in un’intensa due giorni che si concluderà sabato pomeriggio al Palazzetto dello Sport.

“Ringrazio l’Anci e l’Ifel per aver portato qui un importante appuntamento di rifessione sullo stato di avanzamento del federalismo in un momento delicato del suo percorso”. Così Giuseppe Ferrandino, sindaco di Ischia porta il suo saluto, quello dei primi cittadini dei altri cinque comuni isolani e del presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro. “Questo evento rappresenta per me, in quanto sindaco di Ischia e già di Casamicciola, un’importante occasione di confronto sulle questioni annose non risolte in tema di finanza locale e sulle sfide che ci aspettano. Quanto al federalismo fiscale, Ferrandino lo ha definito “una pagina ancora in costruzione”.

Fari puntati dunque sul federalismo municipale, sui fabbisogni standard, le prospettive della riforma federalista in generale, le proposte metodologiche e i meccanismi della perequazione, il sistema delle entrate dei Comuni. Processi che hanno attivato un motore informativo che si perfezionerà in futuro, visto che il sistema andrà a regime tra dieci anni, ma servirà a mettere in luce l’inefficienza di alcuni Comuni.

Ma l'argomento divide. C'è chi pensa sia un buco nell'acqua, come Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e presidente di Anci Basilicata.“Purtroppo - ha spiegato ai presenti - il federalismo municipale approvato tre mesi fa è ben lontano dall’essere il vero federalismo di cui ha bisogno il Paese. Partiamo da un centralismo e da troppe sovrapposizoni, che creano diseconomie e abbassanno la qualità della pubblica amministrazione e dei servizi. E’ passata l’idea che il processo federale sia cosa fatta, in realtà siamo ancora al punto di partenza". Anche Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici e coordinatore provinciale dei comuni campani, lancia l'allarme. "C’è grande preoccupazione, temiamo ulteriori tagli ai comuni. Spero che il legislatore si renda conto che non siamo più nelle condizioni di poter dare. Si parla di riforma fiscale, ma il legislatore ancora non riesce a dare risposte certe agli amministratori sulla finanza locale e il risultato è un guazzabuglio di norme che porta solo tagli". 

Federalismo e autonomia impositiva, quindi responsabilità, coerenza di gestione dei cespiti assegnati, stabilità ed elasticità delle entrate sono rovesci della stessa medaglia, necessari per far funzionare questo processo.

Da dove partiamo e soprattutto dove stiamo andando? Silvia Scozzese, Direttore Scientifico IFEL ha analizzato la distribuzione regionale delle principali grandezze di bilancio 2009 espresse in termini pro capite, che restituisce una preziosa informazione circa l’attuale assetto della finanza pubblica locale. “Il comparto dei Comuni – sottolinea Scozzese – ha risanato i propri conti e oggi si appresta al superamento definitivo del meccanismo della finanza derivata. L’autonomia reale però non sarà completata se non verranno considerate altre metodologie per il contributo del comparto alla manovra”. A legislazione vigente, infatti, “l’obiettivo oggi dovrebbe essere quello della riduzione della spesa per complessivi 5,5 miliardi. Se i Comuni dovessero essere valutati sulla base del deficit, per esempio, la domanda scenderebbe a 2,9 miliardi, annullando in pratica la manovra dello scorso anno. E’ fondamentale, dunque, che la governance consenta un confronto sui diversi pesi da considerare all’interno delle manovre, perché è proprio sulle diverse considerazioni di questi pesi che si costruiscono le politiche”.

“Per la piena attuazione del federalismo fiscale - ha dichiarato Andrea Ferri, responsabile ufficio entrate dell’Ifel, nel corso del suo intervento - bisogna riprendere per prima cosa i criteri della legge 42 (perequazione, fabbisogni standard, riassetto delle entrate) perchè intervenire solo sulle entrate derivanti dall'abolizione dai trasferimenti statali può portare a risultati insoddisfacenti. Bisogna rafforzare il fatto che finalmente i Comuni sono coinvolti a tutto campo per quanto riguarda i tributi non solo l’imposta patrimoniale (Ici oggi e Imu dal 2014), ma anche partecipazione al gettito IVA, mentre l'approccio della finanza derivata fatta di trasferimenti statali volge al termine. I Comuni dovrebbero avere più strumenti di accertamento, ad esempio sugli affitti in nero, per incardinare progetti nazionali di revisione delle rendite catastali che potrebbero coinvolgere tutti i Comuni”.

In riferimento agli accertamenti sugli affitti in nero si pronuncia anche il Sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. "Demandano ai Comuni competenze come queste, però non forniscono risorse umane e finanziarie adeguate. Stiamo verificando gli effetti negativi di questa federalizzazione fiscale a partire da quest’anno, come Comune di Ischia abbiamo avuto un taglio di trasferimento di 600 mila euro a cui non riusciamo a sopperire con altre entrate. Tagli che non prendono in considerazione le peculiarità dei singoli comuni e soprattutto dei comuni virtuosi".

Ma i cittadini cosa devono aspettarsi? Questo nuovo scenario porterà ad una riduzione dei servizi per i Comuni del sud? “Non è detto che i Comuni del nord siano avvantaggiati rispetto a quelli del sud – ha spiegato Giuseppe Franco Ferrari Presidente IFEL - , dipenderà dai servizi. Studiando l’anagrafe, per esempio, abbiamo scoperto che i costi di Roma sono più alti di quelli di Milano, perché quest’ultima centralizza in via larga anagrafe e stato civile, mentre Roma li decentra per municipio; oppure che la spesa degli asili a nord è più alta, perché corrisponde all’assetto dell'occupazione femminile. Non a caso Vicenza tocca una delle punte di spesa più alte, mentre Cosenza staziona nella parte bassa della classifica. Dunque, non si può dare una risposta secca nord - sud e nemmeno una risposta omogenea per tutti i servizi. Quando i costi standard verranno parametrati correttamente su tutti i servizi comunali, potremmo sapere esattamente chi perde, chi guadagna caso per caso. Inoltre l’articolo 119 della Costituzione prevede meccanismi perequativi. Il processo federale valorizzerà il prelievo in sede locale, ma nei casi opportuni, prevederà la perequazione generale e interventi ad hoc finalizzati per interventi specifici”.

Procedimenti di compartecipazione complessi, autonomia finanziaria a rischio, pericolo di perdere l’occasione del superamento della spesa storica e di una giusta perequazione. Sono queste le insidie contro le quali mette in guardia anche Giuseppe Pisauro professore di Scienza delle Finanze alla Sapienza di Roma, mentre il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini suggerisce di “recuperare il confronto costante con i livelli di governo centrale. Un fattore – afferma - che francamente è saltato, perché spesso, anche recentemente, le decisioni assunte in sede nazionale hanno superato il confronto con autonomie locali”.

Staremo a vedere.