Ischia News ed Eventi - Una "economia civile" con una "opposizione di Governo" senza il sindaco "podestà" di Giuseppe Mazzella

Una "economia civile" con una "opposizione di Governo" senza il sindaco "podestà" di Giuseppe Mazzella

Economia
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C'era molto entusiasmo fra gli "amministratori locali" - cioè quelli che partecipavano alla vita politica per migliorare il luogo dove vivevano, avevano attività economiche, volevano che restassero i loro figli - nel 1990 cioè 35 anni fa con la riforma degli enti locali (comune e provincia) voluta dai partiti di centro-sinistra e con la prima firma del ministro degli interni, Antonio Gava,

democristiano fortemente contestato dal PCI ma con esperienza diretta di amministratore locale poiché a poco più di 30 anni era stato negli anni 60 presidente della provincia allora l'ente locale più importante poiché immediato interlocutore del governo nazionale soprattutto a Sud con il sostegno finanziario della Cassa per il Mezzogiorno che fu la più intuizione della classe politica degli anni 50.
La nuova legge n. 142 de 8 giugno 1990 assegnava al Comune - piccolo o grande che fosse - un ruolo di responsabilità di governo del territorio e finiva con l'istituire una "concorrenza fra territori" cioè stimolava i Comuni ad attrezzarsi per partecipare alle norme e possibilità che gli enti superiori destinavano ai Comuni come comunità antiche e radicate nella Storia delle quali non si poteva fare a meno perché fondamenta della Repubblica.
Con la 142 veniva concessa ai comuni ed alla provincia la podestà di darsi uno "statuto" e regolamenti. Era una occasione straordinaria per gli amministratori comunali. Una occasione da massimizzare.
La mia esperienza
Fui chiamato dal sindaco di casamicciola del tempo a partecipare alla Commissione per la redazione dello statuto per indicazione di Abramo de siano esponente del pli. Ricordo che proposi due osservazioni che furono accolte. La prima:solenizzare nello statuto l'impegno che il comune di casamicciola promuoveva un "processo di intercomunalita" con gli altri 5 comuni dell'isola d'ischia fino ad arrivare ad un governo unitario. La seconda osservazione che proposi fu di rendere ordinaria una "terza seduta" obbligatoria del consiglio comunale prescindendo dal sindaco e della momentanea maggioranza sullo "stato del paese". Una copiatura americana cioè una analisi della propria comunità con precisi dati statistici per discutere e deliberare su quello che il comune deve fare e deve chiedere ai poteri superiori per vivere meglio ed andare avanti con giudizio.
Possono sembrare ovvie osservazioni. Ma non hanno avuto seguito. Il che pone il problema della validità e serietà e capacità di governare un territorio.
Casamicciola al centro
Oggi Casamicciola é al centro della "ricostruzione" dopo due alluvioni ed un terremoto. Sarebbe stato necessaria una solenne seduta del consiglio comunale sullo "stato del paese". Una analisi statistica ma impietosa sullo "stato sociale ed economico* di una cittadinanza impaurita e dispersa ma nello stesso tempo trovare una forza di Rinascimento poiché nel contesto generale dell'isola d'ischia, della" intercomunalita " possiamo affrontare il presente e progettare un avvenire.
Questo non accade. Ed è quello il fenomeno più triste. Il sistema economico non si governa con il personalismo dei neo-podestà. Ma con la valorizzazione delle assemblee elettive con la partecipazione dei cittadini.
G. M.