In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sig. Maltese in data 26/01/2012, Alilauro intende chiarire che nessun comandante è stato mai licenziato dall’azienda “per essersi macchiato di interruzione di pubblico servizio”, per cui tali affermazioni non solo sono prive di fondamento e, per stessa ammissione del sig. Maltese, di conoscenza dei fatti, ma inducono a ritenere che dietro esse, al contrario di quanto
affermato dallo stesso Maltese, ci sia solo forte acredine nei confronti dell’azienda o, se non altro, di chi la rappresenta.
Appare, tra l’altro, deprecabile e quanto meno demagogico da parte del sig. Maltese, denunciare lo “strabismo” di autorità quali la Capitaneria di Porto e non individuare lo stesso “strabismo” in sentenze della magistratura che sovente convertono i diritti dei lavoratori in abusi da parte degli stessi. Alilauro intende pertanto chiedere a sua volta al sig. Maltese: se l’armatore ha rispettato – come ha rispettato – i contenuti contrattuali (che peraltro obbligherebbero solo le parti firmatarie del CCNL) ed i limiti settimanali e giornalieri – così come risulta anche dal Giornale Nautico Parte Seconda – è legittimo da parte di più membri dell’equipaggio rifiutarsi di adempiere ad un ordine del proprio comandante?
Per tutte le altre questioni di cui il sig. Maltese sembra non essere a conoscenza o adeguatamente informato, l’Alilauro si riserva in ogni caso il diritto di agire nelle sedi opportune a tutela della propria immagine e professionalità.