I cittadini e le associazioni delle isole di Ischia, Procida e Capri, firmatari della presente petizione nel nome della continuità territoriale e del diritto alla mobilità sanciti dalla Costituzione Italiana, chiedono a tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di trasporto pubblico locale l’applicazione di strumenti (tecnici, normativi, ecc.) e servizi che permettano una mobilità certa, di qualità e con tariffe sociali ed accessibili come elementi essenziali a garanzia dell’occupazione e dello sviluppo economico, sociale e civile delle comunità isolane. Chiedono, inoltre, alla Regione Campania, alla Provincia di Napoli ed alle Amministrazioni comunali delle isole del Golfo di Napoli una fase di partecipazione popolare ai processi decisionali in tema di trasporti a tutti i livelli istituzionali e l’affermazione di garanzie costituzionali ed istituzionali fino ad oggi negate.
I firmatari ritengono, che per raggiungere tali obiettivi sia indispensabile l’applicazione dei seguenti punti: Revoca della delibera di GR 444 del 9 agosto 2011 con la quale la Regione Campania, senza annullare atti precedenti che esprimono indirizzi diversi, ha sciaguratamente deliberato di procedere alla privatizzazione della CAREMAR spa con prevedibili gravi conseguenze in riferimento sia al diritto di mobilità che verrebbe condizionato dai profitti del vettore, sia al consolidamento di un fenomeno di monopolizzazione dei trasporti nel golfo, vista l’attuale organizzazione del settore per gran parte in mano ad imprenditori privati. Sono per una gestione al 100% regionale o, in subordine, per una società pubblica al 51% (già approvata dal Consiglio Regionale nella passata legislatura) che veda la partecipazione diretta dei Comuni del Golfo di Napoli.
b) Potenziamento della CAREMAR spa e, in attesa della definizione delle attività di cui al punto a), assegnazione ad essa dei servizi minimi essenziali (corse lavorative, scolastiche, approvvigionamenti, sociali ecc.).
A tale proposito si ritiene che occorra intervenire presso il Consiglio di Amministrazione della CAREMAR spa nella persona dell’Amministratore Delegato e presso la Regione Campania, in tutti gli uffici competenti (Presidenza, Assessorato ai Trasporti, IV Commissione Trasporti, ecc.) perché si trovino le modalità e le risorse economiche necessarie per mettere in esercizio le unità navali (catamarano Achernar e unità veloce Isola di Procida) da tempo ferme per lavori e si sostituisca l’unità Isola di S. Pietro (in disarmo) con una analoga al fine di ripristinare quanto prima le linee di detto aliscafo sospese dal 6 giugno ’12.
c) Azzeramento dell’attuale piano dei servizi e ridefinizione del piano CAREMAR non più subordinato ai vuoti che lasciano i privati (con particolare riguardo alla frequenza e al distanziamento delle corse tra operatore pubblico e privato), in uno con le indicazioni che vengono dai territori.
A tal proposito si propone che le unità navi CAREMAR (4 tradizionali e 2 veloci) vengano così utilizzate:
- una nave con tre equipaggi sulla linea Ischia-Procida-Pozzuoli, da impiegare anche per le corse notturne.
- Una nave sulla tratta Ischia-Napoli (unità veloce “ isola di Procida”) - Una nave sulla tratta Procida-Napoli - Una nave sulla tratta Napoli-Capri - Una nave sulla tratta Napoli-Sorrento-Capri (unità veloce “ isola di Capri”)
d) Assegnazione dei servizi OSP ( Obbligo di Servizio Pubblico ) mediante gare europee per incentivare la libera e leale concorrenza nell’offerta e nella qualità dei servizi non escludendo il superamento delle attuali regole per i servizi residuali che privilegiano chi già tiene le linee in dispregio della competizione aziendale;
e) Sostituzione dei mezzi in avaria in tempi brevissimi
f) Ridefinizione del piano tariffario sviluppando tariffe e titoli che garantiscano anzitutto il carattere sociale dei servizi di trasporto, il pendolarismo per il lavoro, per lo studio e per la salute e che non escluda il necessario raccordo tra tariffa ed economia turistica; che superi il singolo vettore e la singola modalità con abbonamenti e biglietti Unico terra-mare che consentano il pieno inserimento delle isole nel più ampio contesto dell’Unico Campania dando uguaglianza di cittadinanza e di diritti a chi vi vive o è costretto a pendolare per motivi di lavoro, di studio e di salute; ed oggi anche per motivi di giustizia.