“La raggiunta intesa tra gli autotrasportatori e la Regione Campania di giorni fa viene ampiamente premiata dalla procedura negoziata d’urgenza messa in atto da Vetrella che si è conclusa a favore di quei vettori che si sono dimostrati finora recalcitranti, che hanno superato le loro difficoltà interne e riscoperto il loro vantaggio economico forse nella prevista prospettiva della rinegoziazione dell’impegno regionale; e la Caremar, sempre più incapace di autogestirsi e di proiettarsi verso il futuro, si lascia sottrarre un’altra occasione ed un altro pezzo di mercato!
Il tutto con la regìa di De Siano e nell’assenza della IV Commissione Regionale in uno con i Sindaci delle isole Ischia e Procida che ancora una volta hanno espresso con il loro silenzio una linea politica ben precisa, quella dell’asservimento alle politiche regionali e di legare agli utili delle aziende il nostro diritto alla mobilità e ad agli approvvigionamenti essenziali! Un velo pietoso stendo sul ruolo e sulle responsabilità delle forze regionali di opposizione e dei sindacati.
Un appunto non lo risparmio neanche ai dipendenti Caremar che ancora pensano che le ere delle vacche grasse siano eterne e che nulla fanno per curarsi il posto di lavoro non reagendo soprattutto all’abulia del quadro dirigente della loro azienda che nulla fa per dare risposte concrete all’efficienza della sua flotta e per guadagnarsi una fetta di mercato .
Un nuovo corso politico, sia locale che regionale, occorre attivare e l’Autmare nel preannunciare battaglia contro la privatizzazione dell’intero settore si darà da fare nelle prossime ore per dare una svolta anche in tal senso, e non solo nel campo specifico. Occorre rompere il blocco di potere che regna sovrano nelle istituzioni locali e tra esse e la Regione Campania e gl’interessi di pochi ed individuabili imprenditori non trascurando la possibilità di dare spazio e sostegno ad ogni voce che dall’interno delle istituzioni dimostri una reale volontà di discontinuità con il passato. Un altro modo di amministrare è possibile! ”.