La tradizionale manifestazione coinvolge tutta l’isola in un percorso d’Arte: «ARTEMIS Architettura mediterranea tra visibile e invisibile».»
Illustrazioni dell’Arch. Antonio Puorto
Quanta storia e quanto ingegno si cela dietro l’impassibile muro di una torre? È proprio questo che ci svelerà, coadiuvato dalla sua squadra, l’Architetto Aldo Imer, già Sovrintendente ai Beni Culturali della Regione Campania, anche mediante una mostra che sarà fruibile al pubblico da venerdì 3 fino domenica 19 settembre presso la sala mostre del Museo Civico Giovanni Maltese.
La maestosa costruzione, eretta nel 1480, a cura dell’Università di Forio, grazie alle numerose gabelle come le tasse sul vino e sul fuocatico imposte ai nostri avi, si rivelò un lungimirante investimento perché riuscirono a salvarsi dalla schiavitù verso cui sarebbero andati incontro una volta catturati dai pirati, moltissimi nostri antenati. La realizzazione dell’ edificio, portata a termine in tempi brevissimi, richiese non solo un enorme mole di mano d’opera ma anche la progettazione di uno scavo nell’enorme masso tufaceo di origine lavico chiamato a preta longa, per ricavare un voluminoso vano ove allocare la cisterna per l’acqua, che allora non era corrente dai rubinetti.
Oggi il Torrione, sede del Museo Civico “Giovanni Maltese”, affidato dal Comune di Forio all’Associazione Culturale Radici, si propone come polo di aggregazione e socializzazione mediante le centinaia di eventi realizzate durante gli ultimi sette anni, sia per il supporto dell’Amministrazione Comunale di Forio, sia, soprattutto, per la tenacia di un giovane volontario, Giuseppe Magaldi che, immaturamente, ci ha preceduto nel percorso terrestre.
Come ribadito spesso dall’Arch. Imer, il territorio va ascoltato. Sembrerebbe una frase senza senso. In realtà l’ambiente ci parla, spesso siamo noi i sordi, o non abbiamo orecchi adatti per capirlo.
Il Torrione, dimora del poeta e scultore Giovanni Maltese, a cavallo del secolo precedente, è una fonte inesauribile di notizie. A partire dai cristalli marini che luccicano al sole sul tufo delle maestose mura, passando poi alle centinaia di battaglie, fughe, e brutalità inaudite. rapimenti e morti violente.
La sola osservazione visiva ci dice poi, che, a causa della conformazione cilindrica, la sua data di nascita non può essere antecedente alla diffusione della polvere da sparo. Per approdare, quindi, al post terremoto del 28 luglio 1883, che se pur fu causa di immane sciagura, consentì al Maltese di installarvi il proprio atelier, e oggi tanta storia è possibile riviverla da vicino guidati dai soci dell’Associazione Radici.
Grazie alla fattiva operosità dell’Associazione Culturale l’Isola delle Torri e di tutto il team di Torri in festa Torri in luce, ci sono attività di studio e ricezione che traducono i messaggi provenienti dall’ascolto del territorio dell’intera isola delle torri.
L’Associazione Culturale Radici, e il Comune di Forio, onorati di ospitare, nella prestigiosa sede del Museo Civico Giovanni Maltese, l’evento, invitano i graditi ospiti e tutti gli isolani a visitare la mostra in oggetto “ARTEMIS Architettura mediterranea tra visibile e invisibile”, illustrazioni dell’Arch. Antonio Puorto. Allestimento a cura degli Architetti Alberta Imer e Fabio Minichini.
L’apertura avverrà alle 20.30, subito dopo la conferenza di inizio, ospitata presso l’Hotel Villa Carolina, prospiciente il Torrione. Interverranno eminenti personaggi della cultura e istituzionali, tra cui Arch. Aldo Imer, Direttore artistico e scientifico della manifestazione, il Dott. Francesco Del Deo Sindaco di Forio, l’Ing. Arch. Maurizio di Stefano, Presidente emerito Icomos Italia, il Prof. Arch. Andrea Maglio - DIARC Università.