Gli attori Leonardo Bilardi e Milena Cassano saranno i protagonisti, alle ore 20.30, di uno spettacolo che mette in scena i versi originali dell’ultimo libro del giornalista e scrittore Ciro Cenatiempo dal titolo «Esercizi di scomposizione della risacca e altre marine». Un testo dedicato alla libertà, nel segno della geografia e della natura straordinaria del Mediterraneo, in navigazione tra isole piccole e grandi, penisole, promontori e spiagge. In compagnia di pescatori e donne mirabili, ma non solo.
PROCIDA. C’è grande attesa, a Procida, per la quarta tappa del tour di presentazione dell’ultimo libro del giornalista e scrittore Ciro Cenatiempo, dal titolo «Esercizi di scomposizione della risacca e altre marine» (Ad est dell’equatore editore), in programma per giovedì 21 agosto alle ore 20.30 in Piazza Marina Grande, nell’ambito della Sagra del Mare coordinata da Peppe Giaquinto. È un appuntamento originale, un vero e proprio spettacolo teatrale, grazie alla bravura degli attori Leonardo Bilardi e Milena Cassano, che interpreteranno i testi che l’autore ha scritto – in una sorta di diario senza regole – durante i suoi 35 anni di viaggi attraverso il Mediterraneo, per lasciare un «segno di leggerezza e libertà, celebrando la natura e la geografia straordinaria del nostro mare, molto lontano dalle visioni tradizionali e dalle consuete descrizioni o amarcord: è una navigazione però attenta tra isole piccole e grandi, penisole, promontori e spiagge, in compagnia di amici, turisti, pescatori e donne mirabili, ma non solo». Il volume è ricco di sorprese, come il doppio indice dei luoghi e della flora e della fauna, a testimonianza del legame fondamentale che si è stabilito con queste complesse realtà di confine, ma su confini che non esistono, definiti solo dal moto ondoso sempre mutevole. Sono dimensioni affascinanti che, proprio perché border line sono ricche di spunti. Del resto «è sui bordi che si possono trovare frammenti di verità», ha scritto Santa Di Salvo in una bella recensione pubblicata su Il Mattino Cultura del 25 luglio scorso. I testi «parlano» anche di Procida, Vivara, Ischia, Cuma, ma debordano continuamente altrove. «C’è una attenzione estrema alle parole, come all’estetica delle loro assonanze e dissonanze. “Appear-disappear, come la risacca. Il libro è leggeratura, la necessità di sospendere i corpuscoli del moto ondoso”. Originale, nuovo, sorprendente, a tratti spiazzante», così lo ha definito più di recente Isabella Marino in un articolo efficacissimo sul suo blog «Quischia». Insomma l’evento si preannuncia come imperdibile. Del resto il libro di Cenatiempo si presenta come «ideale», anche in chiave di rilettura più contemporanea della stessa Sagra del mare di Procida.
