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Il danno causato dall’Istituto di credito che ha effettuato un’errata segnalazione in sofferenza alla Centrale della Banca d’Italia può essere indennizzato. Recentemente la Cassazione ha ritenuto di dovere condannare un Istituto di credito a rifondere i danni causati ad una società sua correntista in seguito ad un’illegittima segnalazione di sofferenza alla Centrale Rischi della Banca d’Italia all’origine della quale si trovava un comportamento che la Suprema Corte ha ritenuto essere noncurante dell’effettiva situazione della Società querelante [1].

Obbligo del pos per tutti i commercianti e professionisti

Professionisti ed esercenti: chi sarà trovato senza Pos verrà multato con sanzioni che potranno raggiungere 1.000 euro.
Sembra ormai irreversibile la strada che porterà professionisti ed esercenti a dotarsi di un sistema elettronico per consentire ai propri clienti il pagamento con le cosiddette carte di debito.

Scambiare la propria manodopera con le tasse da pagare. Suona più o meno così l'idea: in altre parole barattare i debiti col Fisco mettendosi a disposizione del proprio comune di appartenenza effettuando lavori socialmente utili. Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, attualmente allo studio da parte di vari comuni. È il cosiddetto “baratto amministrativo”.

Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade ma anche manutenzione. E ancora recupero di aree e beni immobili inutilizzati. Rendere più belle e pulite le propri città diventerebbe più facile, garantendo anche a chi ha difficoltà di far quadrare i conti e di mettersi a posto col fisco, non pagando le tasse.

L'accordo con cui viene dato, a garanzia del pagamento di un'obbligazione, un assegno privo di data o postdatato è nullo.
È lecito emettere un assegno postdatato? Secondo gran parte della giurisprudenza sì (salva, ai fini esclusivamente fiscali, la regolarizzazione del titolo con l'imposta di bollo, all'atto dell'incasso). E questo perché si tratta di un titolo al portatore: la banca, cioè, è tenuta a pagarlo a vista; pertanto ogni clausola, riportata sull'assegno, che deroghi a tale obbligo, è nulla.

Chi ha detto che il cognome non è un bene “tutelabile”? Anzi, tutt’altro. Per cui, se un’azienda registra, come proprio marchio, il cognome dell’imprenditore, tutti i competitors non possono più utilizzarlo, almeno nello stesso settore commerciale.

Si rende noto che la SIAE, anche su sollecitazione della Confcommercio, ha prorogato al 20 marzo p.v il termine ultimo per il rinnovo degli abbonamenti per il diritto d’autore dovuto per musica d’ambiente, senza applicazione di penali e con riconoscimento dello sconto riservato ai soci.
Per usufruire dello sconto riservato ai soci Confcommercio fino al 25%, occorre utilizzare gli appositi moduli da ritirare presso la nostra
sede.

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