Ischia News ed Eventi - Rubriche

Desidero inviare il mio  ultimo saluto, carico di affetto e di stima, dall' isola d' Ischia, da isolano ad isolano, dallo stesso attaccamento alle rocce ed al mare, dalla stessa passione per la nostra Storia comune, al carissimo Maestro Ernesto Prudente con il rimpianto di non averlo potuto salutare questa estate nella mia breve giornata ponzese ma al quale ho lasciato la copia di " Ischianews" con il mio servizio su Ponza e la copia della carta di Ischia di Abramo Ortelio del 1590 alla sua nipotina al Bar Welcome.

Il mio pezzo sulla “Litoranea Casamicciola-Lacco Ameno tra “opere perpetue” e “prediche inutili” contiene una omissione a me imputabile. Quando cito l’intervento del prof. Cristofaro Mennella  sulla proposta del secondo anello stradale del 1967 ometto di indicare dove apparve. Apparve nel numero 2 del giugno 1967  sul “giornale socialista dell’isola d’Ischia diretto da Francesco Scalfati” ISCHIA ESPRESS.

Isolani e turisti possono firmare l’adesione direttamente al  tavolo presso il Bar Triangolo  o votare attraverso il sito web  HYPERLINK "http://www.iluoghidelcuore.it" www.iluoghidelcuore.it.


Il recupero ai fini ambientali e produttivi del complesso del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola (60mila Mc. su 24mila Mq2) costituisce la condizione indispensabile per il rilancio economico e sociale di Casamicciola, la più antica cittadina termale e turistica dell’isola d’Ischia,perché pietra miliare di un vasto  progetto di recupero delle aree industriali dismesse di Casamicciola che comprende anche significativi stabilimenti termali di Piazza dei Bagni e dell’intero bacino idrotermale di La Rita. Non si tratta di “nuove fabbriche” ma di “recupero di strutture produttive” e quindi perfettamente compatibile con il Piano Urbanistico Territoriale dell’isola d’Ischia in vigore perché approvato dal Ministero dei Beni Culturali nel 1995 e quindi non può non avere il parere obbligatorio e favorevole della Soprintendenza ai Beni Paesistici della Provincia di Napoli.

Sembra impossibile che nell’isola d’Ischia esistono due aree industriali dismesse proprio nel settore economico trainante di tutta l’isola ed appare inverosimile che un argomento del genere non costituisca interesse né per la Associazione degli Albergatori né per quella dei  Termalisti il che dà un’idea del grado di rappresentatività di queste associazioni imprenditoriali come colpisce il silenzio dei sindacati dei lavoratori degli alberghi e delle terme segnale di una altrettanto debole rappresentatività.

La frana avvenuta sabato 25 agosto dal costone sulla Litoranea Casamicciola-Lacco  alle ore 21.30 circa che soltanto per un miracolo o una straordinaria coincidenza non si è trasformata in una tragedia come quella del novembre 2009 con la seconda alluvione di Casamicciola in 99 anni (i tempi della natura non sono quelli dell’uomo) mi ha  riportato alla memoria un incontro che tenemmo come Associazione della Stampa delle isole di Ischia nel lontano 1986 con il giornalista Giovanni Russo, inviato speciale del “Corriere della Sera” e fervente meridionalista fin da giovanissimo con il suo libro “Baroni e contadini”. Russo mi disse che “ovunque era  andato nel Mezzogiorno aveva trovato  lavori pubblici incompiuti, mai terminati, con strade aperte “provvisoriamente” e cioè con un provvisorio diventato definito”. Russo chiamò questi lavori pubblici mai terminati a regola d’arte le “opere perpetue del Mezzogiorno”.
La Litoranea è una di queste “opere perpetue”. Fu  aperta al pubblico il 25 luglio 1926. Lo ricorda Raffaele Castagna  nel volume “Isola d’Ischia in tremila voci, titoli, immagini” che completa la voce sottolineando che “a 300 metri circa presso la Pensione Morgera (oggi non esiste più perché è stata trasformata in un complesso residenziale n.d. a.) una lapide (oggi appena leggibile) ricorda l’evento: “Regnando Vittorio Emanuele III Re d’Italia – Anno IV del governo del Duce Benito Mussolini – questa strada che segna l’inizio di una litoranea Porto d’Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, giungendo a Forio – che Salvatore Girardi, Presidente della Deputazione Provinciale volle per avvicinare Napoli all’isola, evitando scomodi scali, affidandone l’esecuzione all’ing. S. Melucci – fu aperta al pubblico il 25 luglio 1926”. Qui si ferma la voce lasciando la ricostruzione della storia ad altre fonti.

E’ stata avviata a cura dell’arch. Caterina Iacono e del giornalista Giuseppe Mazzella la campagna per “I Luoghi del Cuore” per il recupero del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia (Sec. XIX) ed il progetto “I Percorsi delle Therme” per la trasformazione urbana di Casamicciola attraverso una STU (Società di Trasformazione Urbana) prevista dall’art.120 del Testo Unico sugli Enti Locali.

“L’adesione alla campagna del Fai (Fondo Ambiente Italiano) per “I luoghi del cuore” per il VI censimento nazionale dei luoghi storici ed ambientali da salvare nel “Bel Paese” per il recupero del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola (sec.XIX) costituisce una occasione decisiva per avviare una “Terza Rinascita” di Casamicciola, dopo il terribile terremoto del 28 luglio 1883 e la disastrosa alluvione del 24 ottobre 1910, perché il complesso ricettivo del Pio Monte della Misericordia – 55 mila mc. su 24mila mq. – ha rappresentato per circa 100 anni  la più importante struttura civile, economica e sociale non solo di Casamicciola ma dell’intera isola d’Ischia com’è documentato da una ricchissima letteratura. Da circa 40 anni la struttura è chiusa e da 39 anni è al centro di una complessa vicenda giudiziaria con almeno 3 società di capitali – SRL – che ne hanno rivendicato il possesso  o addirittura la proprietà  per effetto del contratto del 1983 dell’Ente Morale Pio Monte della Misericordia ad una società per azioni con un capitale sociale di soli 200 milioni – Nizzola Spa – con il quale l’Ente Morale concedeva il “diritto di superficie” per 50 anni sugli immobili; unico caso in Italia dove si applicava l’art.952 e seguenti del Codice Civile su immobili già realizzati. E’noto che il “diritto di superficie” è desueto nel diritto civile italiano ed è stato applicato con esiti discutibili o disastrosi solo dall’Istituto Autonomo delle Case Popolari (IACP) per l’edilizia popolare da realizzare” hanno dichiarato i promotori Iacono e Mazzella.

Monsieur,

Merci encore pour votre article, vous vous exprimez très bien en français.

Vous connaissez très bien l’histoire de France, qui est assez compliquée.

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