Ischia News ed Eventi - Giuseppe Mazzella: dalla “Città d’Ischia”una politica per l’unità economica dell’isola

Giuseppe Mazzella: dalla “Città d’Ischia”una politica per l’unità economica dell’isola

Giuseppe Mazzella - giornalista

Società
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La stecca nel coro: portare nella “capitale” i problemi della “periferia”

° Ha promosso lo scorso anno un Movimento per il Comune Unico su Facebook raccogliendo circa 1500 aderenti - Propone una Società di Trasformazione Urbana  costituita dai sei Comuni per uno “sviluppo possibile”capace di  dare occupazione e riqualificare il territorio con al centro l’area in recessione di Casamicciola – Sostiene che è tempo di proporre una Legge Speciale per Ischia, Capri e Sorrento ed un nuovo Distretto Turistico delle “Isole Napoletane”da Capri a Ponza -

“La stecca nel coro”.E’ l’ultimo titolo della rubrica  che Giuseppe “Peppino”Mazzella, 63 anni di cui  circa 50 passati a fare  giornali ed a scrivere per quotidiani nazionali e locali, periodici, agenzie ed uffici stampa, radio e televisioni con esperienze anche di “ghost writer”(quelli che scrivono i discorsi per  gli uomini politici”) ha tenuto di recente  su “Il Golfo”e sul giornale telematico “Ischianews.com”per  affrontare il problema della “pianificazione mancata”nell’isola dal 1949 fino ai giorni nostri. Cambia  il titolo ma gli argomenti che affronta Mazzella – che ricorda spesso  la sua impostazione culturale “tecnica”e non “classica” con i suoi studi superiori  di ragioneria e di università nelle scienze economiche, commerciali e politiche – sono sempre gli stessi  fin dagli anni ‘70 quando iniziò con la “Tribuna Sportiva”con Mario Cioffi, Raffaele Castagna, Gianni Vuoso e continuò con “Il giornale d’Ischia”di Franco Conte e suo e soprattutto con Domenico Di Meglio negli anni ‘80  prima con “Il settimanale d’Ischia”e poi con “Il Golfo”.

Si è sempre definito “un giornalista locale”e della “stampa locale”si è  sempre  dichiarato convinto sostenitore fino a  proporre una Associazione della Stampa delle isole di Ischia e Procida dal 1986 al 1994 di cui è stato presidente “perché la stampa locale non può non essere “politica”, non può essere “neutra”di fronte ai problemi e deve prendere posizione, deve “scegliere anche valutando gli uomini”. Delle 10 puntate sulla  “pianificazione mancata”, con la proposta di una Legge Speciale per Ischia da estendere a Capri e Sorrento ,  ne farà un altro”libricino”come definisce i suoi libri (ne ha scritti 5 che raccolgono i suoi interventi giornalistici) perché si ritiene “un giornalista politico ed economico  e non uno scrittore”.Infatti non è capace di scrivere opere di fantasia. Eppure nessun giornalista locale ha avuto tante accuse di “essere un visionario, un utopista”come Peppino Mazzella.

“Utopista? Visionario? È il minimo – dice – sono stato chiamato anche peggio. Ma io mi ritengo un sincero realista. Propongo osservazioni del tutto ovvie e constato che ad Ischia niente è più difficile che sostenere l’ovvio”.

Quale ovvietà sostiene Peppino? “Da trentatre anni, da quando facemmo un convegno ad Ischia nel 1979 con l’urbanista  Marcello Vittorini  insieme a Franco Borgogna ,con il quale partecipavo  al  “progetto socialista”di Giorgio Ruffolo per un “socialismo liberale”impostato sulla Programmazione Economica, sostengo la necessità di una “semplificazione amministrativa”dell’isola d’Ischia, e da allora con una inchiesta sul “Roma”,  di cui ero corrispondente,ho insistito che lo sviluppo economico e sociale maturo o “ipermaturo”dell’isola intera impone un unico Comune per difendere lo sviluppo raggiunto. Lo scorso anno ho avviato un Movimento per il Comune Unico su Facebook per il referendum consultivo ed abbiamo avuto  circa 1500 aderenti al gruppo con una straordinaria campagna di informazione sui contenuti e credo che almeno 10mila voti di sì al Comune unico  siano nostri”

Cosa è cambiato rispetto ad un anno fa?

“Il Comune Unico non si farà almeno nel tempo breve ma quello che si deve fare – risponde  convinto -  è l’unità economica e sociale dell’isola d’Ischia per guidare il sistema che ha 3mila imprese e 13mila iscritti al collocamento con un tasso di disoccupazione giovanile di oltre il 34%. Assegno al Comune di Ischia – l’unico fra i sei ad avere il titolo di “Città”– un ruolo di “guida”di una politica economica e finanziaria comprensoriale capace di avviare uno “sviluppo possibile”con una Società di Trasformazione Urbana, ai sensi dell’art.120 del testo unico sugli EE LL, che recuperi le aree dismesse e le restituisca al sistema economico e civile ovunque siano collocate. L’area economica più in crisi è Casamicciola, che pongo al centro di una politica di rilancio, ma il Comune di Casamicciola in 38 anni non è stato capace di recuperare il Pio Monte della Misericordia e non sarà capace per il futuro. Giosy Ferrandino è stato sindaco di Casamicciola per 5 anni senza nemmeno impostare “il problema dei problemi”e lascia “macerie”della sua classe dirigente perché 6 candidati con lui nel 2002 si candidano con la lista “Rispetto per Casamicciola”ed altrettanti con la lista opposta “Tutti per Casamicciola”.  L’Ente Comune non è un “condominio”ma la prima cellula fondamentale ed ineliminabile della Democrazia Politica e deve guidare lo “sviluppo locale”.L’isola intera si deve dare un nuovo “governo dell’economia e della finanza di territorio”capace anche di mettere in moto un “marketing territoriale”cioè a ricercare investitori trasparenti come lo furono Rizzoli e Marzotto negli anni ‘50 e ‘60  e dovrà guidarlo  il Sindaco d’Ischia mentre dobbiamo “allargare”il nostro Distretto Turistico e progettare un Distretto da Capri a Ponza che chiamo “le Isole Napoletane”per accrescere l’offerta”.

Questa spiega la tua candidatura nel Comune di Ischia?

“Esatto. Sono la “stecca nel coro”fra circa  200 candidati al consiglio comunale. Vengo da Casamicciola e voglio portare alla “capitale”i problemi della “periferia”perché rispetto alla  città d’Ischia gli altri comuni e le loro frazioni sono “periferia”anche Forio. Naturalmente voglio una alternativa civile all’”ammucchiata”o “caularone”perché offende la politica e la  democrazia locale e sostengo la candidatura del rag. Salvatore Mazzella, un uomo che dà valore alla “Parola d’Onore”, e mi candido nella lista “Ischia Nuova”, che si chiama come il giornale di Vincenzo Telese, il grande sindaco d’Ischia che nel 1946 richiamava tutti, proprio lui  “iscaiulo doc”, a vedere “l’isola dall’alto dell’Epomeo” ed è capeggiata dall’avv. Luigi Telese che stimo perché uomo colto e leale con “carattere”e come diceva Stuart Mill “ha maggior potenza un uomo di carattere che 99 che non ne hanno”.