Una “Regia” per il Sistema Locale di Sviluppo (SLS) dell’isola d’ Ischia per i Fondi Europei 2014-2020.
Una nuova “Golden Age” del XXI secolo ma come?
“Il fenomeno della divergenza tra le due aree del Nord e del Sud si è interrotto solo nel corso del “miracolo economico italiano”, grazie a una congiuntura internazionale favorevole e, soprattutto, per merito dell’intervento dello Stato (con l’attuazione della riforma agraria, l’attivazione della Cassa per il Mezzogiorno e l’iniziativa dell’industria pubblica)”.
Lo afferma il prof. Amedeo Lepore, ordinario di storia economica alla Seconda Università di Napoli ed attualmente assessore alle attività produttive della Regione Campania, nel libro scritto insieme all’ eurodeputato Gianni Pittella, “Scusate il ritardo – una proposta per il Mezzogiorno” (Donzelli Editore – 2015).
Lepore aggiunge che “durante gli anni della ricostruzione post-bellica sono state impostate e avviate le scelte di fondo, che hanno permesso ad una classe dirigente, attenta alle prospettive di sviluppo dell’ Italia nel nuovo contesto internazionale, di realizzare le riforme utili a porre il paese in condizioni di collegarsi alla ripresa economica internazionale, con un forte ruolo dello Stato caratterizzato da un’impronta keynesiana e dall’ adozione di una serie di interventi strutturali fra cui il Mezzogiorno”. E’ un esplicito riconoscimento storico alle “classi dirigenti” degli anni ‘ 50 e ‘ 60 cioè ai governi centristi che vedevano l’alleanza tra la DC con il PRI, il PSDI ed il PLI. E’ anche un esplicito riconoscimento del grande ruolo svolto dalla Cassa per il Mezzogiorno fino al 1973 quando l’intervento era “centralizzato”. Dal 1950 al 1973 l’intero Mezzogiorno ha vissuto una “golden age” ma con l’obiettività dello Storico Lepore non manca di denunciare il degrado dell’intervento straordinario con le istituzioni delle Regioni: lo spreco dei fondi, il clientelismo, la lottizzazione, fino alla cancellazione dell’intervento straordinario nel 1992.
Le osservazioni sembrano scritte apposta per il “caso dell’isola d’ Ischia” dove nel ventennio 1952-1972 si vive una “golden age” con il passaggio dall’ economia agricola di sussistenza e di commercializzazione della produzione vinicola a quella turistica fondata sulla grande risorsa delle acque termali.
Il decollo di Ischia comincia con gli investimenti nei grandi alberghi termali di Lacco Ameno dell’editore milanese Angelo Rizzoli, il grande mecenate ed innamorato dell’isola alla quale egli dona anche il campo sportivo a Forio e soprattutto l’ospedale dedicato a sua moglie Anna situato a Lacco Ameno.
Sulla scia di Rizzoli si manifesta il grande ruolo della Cassa per il Mezzogiorno sia con le grandi opere pubbliche, fra le quali nel 1958 l’acquedotto sottomarino, sia con gli incentivi fino al 70 per cento per la costruzione di nuovi alberghi e nuove attività commerciali ed artigianali. L’ isola ha anche una “Legge Speciale” con l’istituzione dell’Ente Autonomo dell’isola d’ Ischia di Diritto Pubblico che dura dal 1952 al 1972 ed è il braccio esecutivo dei sei Comuni e della Casmez per la gestione del servizio idrico e per la costruzione e manutenzione di nuove strade oltre a svolgere le funzioni di promozione turistica dell’Azienda di Cura e Soggiorno.
Già nel 1970 – quando vengono istituite le Regioni a statuto ordinario – Ischia ha una “economia turistica matura” con circa 30mila posti letto ed oltre 200 attività alberghiere e circa 2 milioni di presenze soprattutto determinate dalla scoperta dei tedeschi che per circa 30 anni costituirono la “rendita di posizione” dell’economia turistico-termale.
L’espansione continua per altri trent’anni con il grande saccheggio edilizio e con la costruzione di almeno 30mila vani abusivi e con le due leggi di condono del 1985 e del 1994. Non viene mai approvato un Piano Regolatore Intercomunale ma un Piano Urbanistico Territoriale, strumento “sovraordinato” rispetto ai PRG, nel 1995 con decreto del Ministro dei Beni Culturali, Antonio Paolucci, del Governo tecnico Dini. Anche la storia urbanistica di Ischia è un “caso” di una crescita senza Programmazione (G.Mazzella- Ischia, la pianificazione mancata – OSIS 2012).
Oggi pendono presso i sei Comuni 27.010 pratiche per le tre leggi di condono di cui 6804 per il condono del 2003 che non si applica per legge regionale nell’ area di interesse ambientale dell’isola d’ Ischia (S.Conte, F.Rispoli, G.Di Meglio – Il Governo del territorio per il futuro dell’ isola d’ Ischia-CSSSI – 2016).
E’ dal 2002 con l’introduzione dell’euro, che determina un raddoppio dei prezzi, che gradualmente scompare la “rendita di posizione” del turismo tedesco non più conveniente per la scomparsa del cambio favorevole DM-Lira.
Oggi l’isola d’ Ischia divisa in sei Comuni (Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Serrara-Fontana e Barano) ha una popolazione di 64.020 abitanti (2015) più che raddoppiata rispetto al censimento del 1951 in cui la popolazione era di 31.813 abitanti.
L’ armamentario industriale-commerciale è enorme. Circa 3mila imprese iscritte alla Camera di Commercio con una stima di circa 6mila partite IVA. Circa 400 strutture alberghiere per circa 40mila posti-letto. Una forza lavoro di circa 14mila iscritti al Centro per l’Impiego. Circa 9500 pratiche di disoccupazione licenziate dall’ INPS ogni anno. Qui la “precarietà” lavorativa è permanente. L’ offerta formativa dei 4 Istituti Scolastici Superiori è di almeno 16 indirizzi di studio per una popolazione scolastica di 3200 studenti ed ogni anno di cono almeno 500 diplomati. (G.Mazzella-Luci e Ombre sullo sviluppo – OSIS – 2010).
Secondo il bollettino annuale della Banca d’ Italia 2015 “l’isola affoga in 700 milioni di euro di debiti (Il Dispari-1.4.16). Nel 2015 le presenze sono state 3milioni e 500mila. “L’ isola d’ Ischia ha con le banche un debito quasi doppio rispetto al suo fatturato”: “esposizioni bancarie troppo alte, prezzi sempre più bassi, fatturato in calo e interessi fortissimi”.
La crisi finanziaria è quindi estremamente preoccupante al tempo della globalizzazione del mercato dei viaggi con la perdita della “rendita di posizione” del turismo tedesco.
Come uscire dalla crisi? C’è ancora bisogno di uno “ intervento straordinario” dello Stato, di una politica keynesiana, questa volta per mantenere una “ economia matura” ma squilibrata sul territorio con i due Comuni forti – Ischia e Forio – e con il Comune di Casamicciola in evidente crisi industriale con l’ abbandono del maestoso complesso del Pio Monte della Misericordia chiuso nel 1973; l’ abbandono del Bacino Termale di La Rita negli anni ‘ 80 dove c’erano almeno 5 piccoli stabilimenti termali tradizionali; la chiusura ed il crollo dell’ ex-Capricho de Calise, la più importante struttura commerciale in piena Piazza della Marina; almeno 5 strutture alberghiere e termali in vendita per crisi aziendale o liti familiari? Dove indirizzare nuovi investimenti produttivi capaci di determinare nuova occupazione soprattutto giovanile? I fondi europei del programma 2014-2020 che in Campania dovrebbero essere di almeno 20 miliardi di euro possono essere una “nuova Cassa per il Mezzogiorno” prima maniera però e non strumento per opere inutili o superflue tanto per “non perdere i finanziamenti” sia per opere infrastrutturali che per interventi strutturali con il recupero delle aree dismesse di Casamicciola? Insomma quale Programmazione Possibile si può attuare oggi nell’ isola d’ Ischia in pieno vincolismo assoluto imposto dal Piano Urbanistico Territoriale del 1995 in vigore? Qual è il ruolo dei Comuni? C’è bisogno di una “cabina di regia” per governare questo Sistema Locale di Sviluppo stabilito dalla Regione Campania con il Piano Territoriale del 2008?
Queste le domande alle quali cercheranno di dare risposte i partecipanti al workshop “Ischia, un’Idea di Futuro” che si terrà giovedì 7 aprile 2016 con inizio alle ore 10 nel Tea Room del Bar Calise 1925 di Casamicciola Terme per iniziativa del Lions Club Isola d’ Ischia in collaborazione con l’Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’isola d’ Ischia (OSIS) e l’ASCOM di Ischia. Dopo gli indirizzi di saluto del presidente del Lions Club Isola d’ Ischia, Camillo Iacono e dell’OSIS, Angelo D’Abundo, relazioneranno Edoardo Imperiale, direttore della divisione imprese e innovazione di Sviluppo Campania S.p.A. e Umberto Monopoli, Presidente di Sviluppo Campania S.p.A. Sono stati invitati al workshop imprenditori, amministratori regionali e comunali, stakeholders.
SVILUPPO CAMPANIA è una società in house della Regione Campania. Il suo obiettivo è concorrere, sulla base delle direttive della Regione, all’ attuazione di piani, programmi e strumenti finalizzati a favorire, promuovere e rafforzare la competitività e lo sviluppo del sistema territoriale regionale.
L’ obiettivo del workshop – che seguita il convegno nazionale sullo sviluppo locale svoltosi il 5 marzo a scorso ad Ischia sempre per iniziativa del Lions Club Isola d’ Ischia – è individuare gli investimenti produttivi nell’ area industriale in crisi, Casamicciola, e nelle altre aree isolane competitive, difendere ed accrescere l’occupazione e proporre una “Programmazione Possibile” dello sviluppo locale.
Casamicciola, 5 aprile 2016-04-05
Giuseppe Mazzella, giornalista è tra i promotori dell’Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’isola d’ Ischia (OSIS).