“Il Mattino”, il più importante quotidiano del Mezzogiorno d’Italia, nell’edizione di giovedì 24 maggio 2018 alla pag.39 della Cronaca “Metropolitana Napoli” pubblica un servizio firmato MASSIMO ZIVELLI a tutta pagina dal titolo: “Casamicciola, investitori del lusso comprano l’area della “new town” con sommario: il Pio Monte da possibile cuore della ricostruzione a Spa a 5 stelle” ed occhiello: “l’urbanistica, le scelte”. C’è anche una “civetta” dell’ampio servizio in prima di cronaca “Napoli Nord” su due colonne: “L’investimento: Casamicciola, la Vw-Bmw realizzerà resort di lusso”.
Il servizio rende noto:” l’antica struttura diventerà un centro direzionale turistico a cinque stelle nel quale verranno investiti centinaia di milioni di euro”; “nella cittadina termale si chiude definitivamente la partita sul futuro del monumentale complesso finito saldamente nelle mani di importanti finanzieri tedeschi che fanno capo al colosso automobilistico Volkswagen-Mercedes-Benz”; “la notizia è piombata come un fulmine a ciel sereno negli ambienti comunali.Completamente inattesa nonostante la VENDITA (il maiuscolo è di chi scrive questa nota ma non nel testo originale n.d.r.) sia avvenuta da alcuni mesi”; “non si conoscono gli importi”.
Il giornalista ZIVELLI riferisce la “fonte della notizia”: “lo si è appreso solo perché alla Soprintendenza di Napoli sono spuntate fuori due varianti al progetto depositato da uno dei più quotati architetti a livello internazionale, Massimo Pica Ciamarra. Progetto che SAREBBE (il maiuscolo del condizionale è usato dall’autore di questa nota n.dr.) già stato approvato.
ZIVELLLI fa quindi una brevissima storia delle rovine del complesso affermando che “in principio fu l’Opera pia contro una HOLDING DI ALBERGATORI (il maiuscolo è di chi scrive) che aveva preso le redini della gestione per poi fare un clamoroso buco nell’acqua”; “i tedeschi senza alcun clamore hanno concluso l’ACQUISTO (maiuscolo mio) quindi scompare la proposta di “comitati civici ed esperti che chiedevano con forza di andare a delocalizzare proprio al Pio Monte strutture e servizi pubblici”.
ZIVELLI riafferma che “la notizia dell’avvenuta VENDITA (maiuscolo mio) è stata divulgata l’altra sera nel mezzo della VIII Edizione di “Torri in festa, Torri in Luce” con un “cenno” della professoressa Marina Fumo, ordinario di architettura tecnica all’Università di Napoli ed un “dibattito” al quale ha partecipato anche Aldo Imer, ideatore di “Torri in festa” ex-dirigente della Soprintendenza incaricato per le autorizzazioni paesistiche nell’isola d’Ischia.
ZIVELLI scrive ancora che “Gli esperti si augurano ovviamente che la nuova PROPRIETA’ tedesca faccia le cose per bene” ed ancora “nessuna reazione ancora si registra invece a livello locale. Gli amministratori di Casamicciola hanno saputo per ultimi della VENDITA”.
Queste – a mio parere sono le affermazioni più rilevanti del servizio giornalistico che è corredato da una grande foto delle rovine del complesso Pio Monte della Misericordia su 4 colonne trovata sul web e che fu scattata nel 2012 dal fotografo Francesco Rando per il convegno nazionale di studio: “Ischia, lo sviluppo possibile- STU – Società di Trasformazione Urbana uno strumento per acquisire le aree dismesse – opportunità legislative (art.120 del TU EE LL nel rispetto del piano paesistico” che si tenne a Lacco Ameno sabato 21 aprile 2012 per iniziativa dell’Osservatorio sui fenomeni Socio-Economici dell’isola d’Ischia (OSIS) con la partecipazione, fra gli altri, dell’avv. Renato Perticarari, presidente dell’Associazione Società di Trasformazione Urbana (ASTUR).
Naturalmente la foto NON è firmata né è fatto alcun cenno a quel progetto di recupero di SEI ANNI FA e dello strumento legislativo per gli enti locali annunciato, visto, studiato, approfondito in quel convegno.
La lunga storica di un “affare mancato”
Naturalmente l’ampio servizio giornalistico non dedica nemmeno una riga alla lunga storia di questa speculazione mancata che da almeno 35 anni riempie le cronache dei giornali locali perché l’"affare mancato” da parte di speculatori edilizi (non erano “Holding” e la speculazione è finita in tragedia) inizia nel 1983 con la “vendita della proprietà temporanea” da parte dell’Ente Morale Pio Monte della Misericordia di Napoli ad una società per azioni “Nizzola” di appena 220 milioni di lire di capitale sociale di un “diritto di superficie” previsto” dall’art.952 del Codice Civile sugli immobili per soli 50 ANNI. Quel contratto di “proprietà temporanea” – istituito” desueto” nel Diritto italiano – è stato l’origine del degrado del complesso con una infinità di cause civili e penali e con il passaggio di almeno quattro “società di capitali”.
Così ci sono stati numerosi tentativi della società civile e del “giornalismo locale” per il recupero del complesso fin dalle stagioni dell’Intervento della Cassa per il Mezzogiorno nel 1982 e dei “Patti Territoriali” del 1997. La documentazione su questo argomento è talmente vasta da riempire una BIBLIOTECA tanto che l’Ente Morale Pio Monte della Misericordia di Napoli con sede in Via Tribunali ha “secretato” il suo importante Archivio Storico, che racchiude documenti fin dal 1602, su questa annosa vicenda ed anche sul nuovo ”investimento” dei tedeschi NON ritiene opportuno nemmeno diffondere un CHIARO COMUNICATO STAMPA dove FINALMENTE viene annunciata non sola la soluzione del problema ma una SPERANZA per il “Rinascimento” di Casamicciola dopo il sisma del 21 agosto 2017 come fu una speranza il grande complesso sorto appena dopo il terremoto del 28 luglio 1883.
Il giornalista ZIVELLI scrive il pezzo senza ospitare alcuna dichiarazione del Soprintendente del Pio Monte, marchese Pasca di Migliano, né del sindaco di Casamicciola, ingegnere Castagna, né del Presidente del Consiglio Comunale di Casamicciola, dottore D’Ambrosio, e senza comunicare che nella seduta del consiglio comunale del 24 aprile 2018 su mia richiesta – ai sensi dell’art.7 dello Statuto Comunale che prevede il diritto del cittadino a presentare istanze, petizioni e proposte – il massimo consesso civile delle Autonomie Locale aveva “esaminato” senza tuttavia “deliberare” il mio schema di delibera di SETTE CARTELLE – che comunque si diffonde con questa nota - per la line a di indirizzo per la riqualificazione dell’area della “Riviera di Casamicciola & Piazza dei Bagni del Gurgitello 1588” anche mediante la costituzione di una società di trasformazione urbana denominata “Casamicciola Rinascente”.
Pur non essendo votata la delibera è stata recepita come “indirizzo generale” nel Documento Unico di Programmazione (DUP) approvato dal Consiglio con 12 voti favorevoli di cui 2 di minoranza, un astenuto ed uno contrario di minoranza.
Congedo e saluti
Essendo stato per 26 anni corrispondente dell’ANSA e per altrettanto Responsabile di un Ufficio Stampa di un Ente Locale ho sempre applicato nelle mie notizie il “Manuale di linguaggio giornalistico” del mitico direttore Sergio Lepri (ETAS Libri 1976) che invitava il giornalista – di agenzia o di giornale ma senza alcuna presunzione di dare “lezione” perché ciascuno può leggere il Libro o Manuale - a diffondere solo la notizia VERA e CERTA perché la “rapidità è importantissima” ma “l’esattezza lo è ancora di più”.
La notizia di Zivelli è ASSOLUTAMENTE NON esatta. I “si dice” li conosco anche io.
Le “notizie non confermate” le conosco da mesi. Ma NON esiste agli atti del Comune di Casamicciola una proposta di Piano Urbanistico per un Piano particolareggiato della vasta area del Pio Monte della Misericordia ma un semplice progetto all’esame della “commissione del paesaggio” da almeno 5 anni e MAI approvato (non può esserlo perché la competenza è del Consiglio Comunale). Credo che l’arch. Prof. Massimo Pica Ciamarra concordi.
L’assetto del territorio è competenza in prima istanza del COMUNE che deve “adottare” (rimando ai giuristi la differenza tra “adottare” ed “approvare”) un Piano Urbanistico e la Regione lo dovrà “approvare” nella materia “contendente” (sempre tema tra giuristi) con lo Stato per la tutela ambientale che è del Ministero dei Beni Culturali. L’iter burocratico – per logica elementare – parte dal “basso” per arrivare in “alto” e NON viceversa. Si dovrebbe fare entro il 31 dicembre 2018. Per questo complesso iter giuridico ho proposto una “Cabina di Regia ISITUZIONALE” prevista dalla legge 241/90 (si può fare a Bagnoli per un’area immensa e non lo si può fare a Casamicciola un’area molto più piccola in un contesto di “economia turistica matura”?)
Proprio per rispetto alla “esattezza” affermo che stiamo ancora in questa vicenda nella fase della “trattativa segreta” e che comunque NULLA si potrà fare se non nella piena trasparenza dell’assetto territoriale e della partecipazione dei cittadini delineata dalla legge 241/90 e successive modifiche e soprattutto con un responsabile protagonismo degli enti locali – Comune, Citta Metropolitana, Regione - chiamati al Rinascimento di Casamicciola dopo il sisma del 21 agosto 2017.
Abbiamo 3mila sfollati, mille edifici colpiti, 30 attività economiche chiuse, un’isola intera in “sofferenza” per il suo sviluppo turistico.
Naturalmente se esistono investitori tedeschi o francesi o inglesi per Casamicciola per un “marketing territoriale” cioè la ricerca di INVESTITORI che lanciammo circa 20 anni fa con l’indimenticabile Presidente della Provincia di Napoli, Amato LAMBERTI, con il programma la “Terra del Mito” saranno i ben accolti.