Si è svolta lo scorso 5 settembre a Forio d’Ischia, con modalità del tutto inusuali per rispettare le restrizioni anti covid-19, la serata conclusiva della XVI edizione di Approdi d’Autore.
Fino allo scorso anno, l’evento finale vedeva giungere nella dimora ischitana dell’editore Pietro Graus importanti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e dell’arte, nonché tutti gli autori della Graus Edizioni.
A causa di forze maggiori, questa edizione che, come di consueto, prevede la consegna del Premio “Approdi d’Autore” ha visto la presenza di soli due dei quattordici autori premiati, già presenti sull’isola: Luisa Diaco premiata per il suo romanzo “Lei mai sola” e Alberto Di Buono per “Terra di Nessuno”.
La kermesse patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Forio d’Ischia, che gode della partnership di Graus Edizioni e di Radio Punto Nuovo, è organizzata dall’Associazione “Approdi d’Autore”, una realtà che unisce cultura, arte e spettacolo avvicinando i partecipanti al mondo della lettura e dell’editoria e offrendo, al tempo stesso, agli scrittori la possibilità di interagire con i lettori promuovendo le proprie opere.
Sarà inviata a casa la targa agli altri autori insigniti del premio che purtroppo non hanno potuto partecipare all’incontro:
il professore e scrittore Prisco Bruno, con il suo “Il mistero di Ruth”, la giornalista e scrittrice russa Anna Novikova, per il suo “Marito Seriale”, il medico e scrittore Lucio Sandon per il suo “Cuore di Ragno”, la scrittrice Maria Teresa Cipri per il suo “Uomini”, lo psicologo e scrittore Francesco Testa per il suo “Indelebile come un tatuaggio”, la scrittrice Valeria Genova, per il suo “Specchio riflesso”, il sociologo Carmine Zamprotta, per il suo “La città insensibile”, la scrittrice Anna Grazioso, per il suo “La stanza nel cuore”, lo scrittore Antonio Bonagura, per il suo “Un appassionato disincanto”, la scrittrice Daniela Punziano, per il suo “La parola prima di tutto”, il medico e scrittore Marco Solaro per il suo “Oggi è primavera e io non posso vederla” e alla memoria di Mimmo Moricone ricordato da Marco Polito nel saggio “Amico del cuore”.
“Anche se solamente con soli due autori, abbiamo voluto lanciare un segnale di speranza”, ha dichiarato l’editore Piero Graus che ha poi proseguito: “Dopo il lockdown impostoci per la diffusione del covid-19, siamo ripartiti con caparbietà e determinazione. La strada sarà irta di difficoltà, ci vorrà sicuramente un po’ di tempo ma senz’altro riusciremo a ritornare e a superare gli standard e gli obiettivi che ci eravamo prefissati”.