C’era un interrogativo che mi incuriosiva fino a qualche tempo fa: qual è il colore da abbinare a ottobre? La stagione ci dice che è ormai il regno d’autunno e, dunque, si entra nel periodo di riposo dei cicli vitali. Forse. Osservando la pulsante natura insulare appare chiaro che l’attesa declinazione delle variazioni di marrone, ocra e giallo delle foglie di vigneti e castagneti, non si sostituisce mai del tutto alle nuance sempreverdi di conifere, agrumeti e giardini che dipingono l’immaginario.
La certezza coloristica dei disegni scolastici e dei poeti, qui vacilla di fronte alla maestosa complessità del contesto. Del resto, l’estate non si è ancora compiuta in modo definitivo, il clima suadente della dimensione ottobrina e «marziale», di cui ci parla Graziano Petrucci, è ancora accogliente per gli echi calienti delle notti estive con il loro bagaglio di nostalgia. A ricordarlo, c’è un bel regalo per il nostro magazine: un racconto di Toni Iavarone, apprezzato e noto giornalista sportivo con il talento del narratore, che si ispira all’intensità di incontri amorosi e potenti sensazioni all’ischitana. Rosso fuoco, dunque, sarebbe la tonalità più giusta di questi giorni? Può darsi. Ma ci sono due eventi in programma che spalancano la verità più semplice: il Campionato mondiale di apnea e l’Ischia Biodiving weekend. Mi ricordano che ho dimenticato il paradigma che tutto avvolge: è il blu del mare profondo. Eccolo, allora, il pigmento perfetto: ci invita a esplorare, come spiegano Pietro Sorvino e Bruno Iacono, due grandi maestri dell’Eden sommerso, i segreti del liquido tirrenico che accoglie l’isola. Tra misteri e silenzi, gli stessi che, in superficie, sotto – guarda un po’ - l’azzurro del cielo, va cercando Michelangelo Di Maio: lui che corre tra la bellezza delle nostre strade spiegandoci cos’è la felicità.
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