Uno chef d’eccezione, Nino Di Costanzo, due stelle Michelin e l’entusiasmo di un ragazzino. Un vino, il Vigna dei Mille Anni 2013 di Casa d’Ambra, espressione di una terra ostica, a picco sul mare, meravigliosa. Un poeta, Pablo Neruda, che sull’isola d’Ischia trascorse una stagione intensa, da cui seppe trarre ispirazione. Ma i veri protagonisti, sabato sera, sono stati Sant’Angelo d’Ischia e il locale “Divina”, teatro di un evento speciale. Nel segno del legame atavico tra vigneti e poesia, rinsaldato nel ricordo di Neruda, esaltato da un vero e proprio festival del gusto. E non poteva certo esserci location più appropriata del locale di Giuseppe e Lisa Iacono, ricavato da un'antica abitazione di pescatori e situato direttamente sulla spiaggia, nella celeberrima baia del Corallo.
E’ lì che si è consumata la festa. Una festa all’insegna del gusto, della musica, delle parole, delle suggestioni. Che ancora una volta hanno incoronato “Divina” come cenacolo del divertimento e della qualità, testimoniata stavolta dal trionfo di sapori assicurati da Nino Di Costanzo, con una degustazione d’autore (con l’abbinamento – udite udite – di quaglia e scampi) che ha conquistato i circa trecento ospiti, tra i quali il Gotha della società ischitana. Al chiaro della luna, che qui è sempre uno spettacolo nello spettacolo, la musica jazz del Free Times Trio ha accompagnato un evento carico di significati, inaugurato dalla lettura in piazzetta di alcune tra le più belle poesie di Neruda, alla presenza dell’addetto culturale del Cile in Italia, poeta e curatore d’arte indipendente, Antonio Arévalo, del sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso e – naturalmente – dell’avvocato Benedetto Migliaccio, il vero regista del recupero delle tenute della Jesca. Quelle che hanno offerto le uve da cui i D’Ambra hanno ricavato un rosso formidabile, servito – insieme con la prelibata stringata - negli spazi del “Divina” ad un pubblico selezionato e particolarmente vivace, che ha apprezzato il sottile filo rosso che ha legato, per tutta la serata, il vino e la poesia, nel nome di Neruda. Dapprima evocato dagli attori Leonardo Bilardi e Milena Cassano, poi presenza costante nei continui rimandi, quasi suggeriti dal rumore del mare sul bagnasciuga santangiolese. Ingredienti – la buona cucina, la musica, il cielo meravigliosamente stellato, in una dimensione quasi fuori dal tempo – che costituiscono la ricetta, neanche troppo segreta, di “Divina”, una realtà sempre più consolidata nel mondo della ristorazione intelligente e di qualità dell’isola d’Ischia. La rassegna CucinArt, introdotta da una prelibata serata nel segno di Pasquale Palamaro, continuerà per tutta l’estate. A cominciare dalla prossima tappa: martedì 7 luglio è atteso a Sant’Angelo lo chef Peppe Stanzione del ristorante Le Trabe, nella Tenuta Campo di Fiume a Capaccio (SA). Stanzione è portavoce di una cucina strettamente tradizionale, legata a prodotti del territorio, sapori intesi e riconoscibili realizzati con tecniche di cottura moderne e influenze dal mondo negli accostamenti e nei profumi. Prima, però, largo a “Sushi & Inciuci”, il nuovo format che vedrà protagonisti Mattia Borriello Mita & Annalisa Di Bonito Alisa. Che strizzeranno l’occhio, con simpatia, alla cucina orientale. Da Neruda al Giappone: un giro del mondo, a spasso nel tempo. Partendo da “Divina”, nel cuore di Sant’Angelo d’Ischia.