L’Alilauro, considera utile in questa occasione una riflessione sui comportamenti di tutti coloro che sono artefici della gestione e della sicurezza della navigazione dagli armatori, alle Capitanerie di Porto e alle altre Autorità competenti sulla gestione del personale marittimo Italiano.
L’Alilauro si trova ad affrontare oggi, una problematica che comporta la decisione di, o dover subire la sentenza del giudice del lavoro culturalmente al di fuori delle logiche marittime , che pretende che la societa’ riaccolga nuovamente ed a braccia aperte ‘’marittimi “ che si sono permessi di interrompere un pubblico servizio, una sorta di ammutinamento, recando gravi disagi, danni , e imbarazzo agli utenti pendolari ai turisti ed all’immagine aziendale stessa, o, di ricorrere in tutte le sedi affinche’ vengano riconosciuti i caposaldi dei diritti marittimi internazionali, tenendo presente che in qualsiasi altro paese, comportamenti similari verrebbero sanzionati con conseguente radiazioni dal registro ‘’Gente di Mare’’.
L’Alilauro non accetterà pertanto intimidazioni da organi di stampa , sindacati o altri nelle decisioni di imbarco del proprio personale ed in particolare di ‘’comandanti’’ che come stabilisce il codice della navigazione, sono i fiduciari dell’armatore .
L’Alilauro invita pertanto le associazioni di categoria ad essere vicine all’iniziativa senza remore o timori referenziali.