Quante volte con i miei allievi siamo andati alla ricerca delle nostre radici storiche e culturali! Quante volte, in tutti questi anni di insegnamento qui a Casamicciola, abbiamo inseguito le orme del nostro passato per capire i motivi del nostro presente!
E così, via via, ci siamo imbattuti nella storia di Pitecusa, ci siamo fatti sedurre dai misteri del Castello Aragonese, ci siamo commossi di fronte alle terribili vicende del terremoto di Casamicciola del 1883.
Ma con quella 3°B del 1985-86, mentre appunto studiavamo i grandi personaggi che avevano visitato Casamicciola nel XIX secolo, quali Renan, Settembrini, Garibaldi, Lamartine, per citarne solo alcuni, ecco venir fuori Enrico Ibsen!
Non voglio dire che abbia pensato, un po’ alla Don Abbondio, “ chi era costui?”, ma certamente il poeta-drammaturgo norvegese non rientrava tra i miei autori preferiti e le mie conoscenze al suo riguardo erano piuttosto superficiali.“ Bene o male- pensai- cercherò di cavarmela limitandomi alle notizie essenziali!”
“Professore, ma la nostra scuola porta il suo nome! Perché?”
L’osservazione m’inchiodò alle mie responsabilità! Avrei volentieri stritolato quel ragazzetto di Piazza Bagni troppo “impertinente” e curioso che veniva a sconvolgere i miei piani.