Ischia News ed Eventi - I “pezzi di carta”: il fumo e la manovella da Casamicciola a Strasburgo

I “pezzi di carta”: il fumo e la manovella da Casamicciola a Strasburgo

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Voteremo il 25 maggio per le elezioni del Parlamento Europeo ed a Casamicciola per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Sono state presentate le liste sia per il parlamento europeo sia per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale di Casamicciola dove si voterà appena due anni dopo le ultime amministrative. La campagna elettorale durerà meno di 30 giorni e naturalmente ci saranno le polemiche fra candidati ed un fiume di promesse elettorali.

Il sindaco d’Ischia, Giosy Ferrandino, si presenta candidato al Parlamento europeo nella lista del PD che dovrebbe essere un partito di “centrosinistra” (scritto senza trattino come per dire che è ormai difficile dare una identità ad un partito nato dalle ceneri della DC e del PCI). Per una singolare circostanza la campagna elettorale per le Europee di Giosy Ferrandino si tiene insieme a quella per le Comunali di Casamicciola dove Giosy Ferrandino si presentò candidato sindaco nelle elezioni del 9 giugno 2002 a capo della lista civica “Rinascita per Casamicciola” che era stata la lista civica costruita dall’altro Ferrandino, Arnaldo, nel 1997.

Sono passati 12 anni dalla vittoria trionfale di Ferrandino Giosy e 17 da quella altrettanto trionfale di Ferrandino Arnaldo. Molta acqua è passata sotto i ponti. Giosy Ferrandino nel 2007 passò a guidare il Comune di Ischia e fu riconfermato nel 2012. Ha cambiato anche partito passando da Forza Italia, di cui è stato coordinatore a Casamicciola, al PD ed è stato il protagonista di un singolare esperimento politico di mettere nella stessa coalizione locale sia il centrodestra che il centrosinistra in nome di un nuovo “trasformismo” che fu avviato agli albori dello Stato unitario da Agostino Depretis.

dossier casamicciola 1998programma casamicciola 2002Ma alle elezioni europee non è possibile invocare un “nuovo trasformismo” ed occorre conquistarsi i voti nell’ambito formale del centrosinistra ma naturalmente Giosy Ferrandino chiederà un voto in nome del localismo per “portare Ischia nel cuore d’Europa” come pare reciti il suo slogan.

Credo che mai come questa volta per il Parlamento Europeo si debba dare un voto politico perché l’Unione Europea è ad una svolta: alla maggior parte degli italiani non interessa più un’Europa della finanza e dell’economia esasperatamente liberista ma un’Europa sociale e politica che sia rivolta soprattutto nell’aiuto dei “paesi deboli” come l’Italia e la Grecia. Ma ai meridionali interessa ancora di più come verranno spesi e se verranno spesi i fondi europei della programmazione 2014-2020 perché Campania, Calabria, Puglia e Sicilia non sono riuscite a spendere i fondi assegnati dall’Europa nel ciclo di programma appena concluso 2007-2013.

Secondo il prof. Mariano D’Antonio, economista e meridionalista di grande rilievo che Antonio Bassolino chiamò anche nella sua Giunta Regionale come assessore al bilancio, “l’esperienza compiuta anche in Campania dice che le Regioni meridionali non sono attrezzate a gestire i fondi europei. Non dispongono di strutture tecniche per disegnare progetti, non sono in grado di avviare all’esecuzione i progetti cioè non sono in grado di aprire e gestire cantieri di opere pubbliche complesse, non sono neppure capaci di rendicontare tempestivamente la spesa delle risorse europee”.

D’Antonio parla evidentemente per esperienza personale e per cognizione di causa. Se gli uffici tecnici della Regione Campania stanno in questo stato figuriamoci come stanno combinati quelli dei Comuni, soprattutto quelli piccoli e sull’orlo del dissesto finanziario come Casamicciola.

Più che portare “Ischia nel cuore d’Europa” credo che il problema serio è portare il cuore d’Europa nei sei Comuni dell’isola d’Ischia, di proporre strutture o una struttura tecnica in grado di avviare un progetto di coesione economica e sociale dell’isola d’Ischia al di là dell’“asfalto elettorale” e della momentanea “aiuola fiorita”.

Sono convinto di questa necessità organizzativa tanto che ho sostenuto il progetto di formazione professionale avviato dall’amico Ambrogio Mattera con l’Università Telematica “Pegaso”, questo quotidiano “Il Golfo” che quest’anno compie 25 anni e l’Ente Morale ANSI “il funzionario comunale nella riforma della pubblica amministrazione” in corso di svolgimento e che durerà fino al 26 giugno con una puntata a Roma il 28 maggio al Forum della Pubblica Amministrazione,perché è fondamentale la struttura burocratica dei Comuni non solo per fare del Comune una “azienda di servizi al cittadino” ma per governare lo sviluppo con l’aiuto dello Stato e dell’Unione Europea che debbono dare le risorse finanziarie necessarie per il consolidamento del sistema economico ormai maturo e per accrescere l’occupazione soprattutto giovanile. La sola certezza del Cittadino è nella Legge.

Condivido quindi la richiesta che fa il prof. D’Antonio a “quanti aspirano ad essere eletti”: diteci come superare le difficoltà di spesa, come preparare programmi realistici, come riordinare gli uffici della Regione e dei Comuni”.

“Se non offrono una risposta – dice D’Antonio – saremo autorizzati a dire che questi signori si dedicano semplicemente a fare il fumo manovrando la manovella”.

Giosy Ferrandino in questo ha proprio il precedente di Casamicciola: si presentò nel 2002 con un programma ambizioso in 13 punti con lo slogan: “Casamicciola all’antica Grandezza. Si deve. Si può”. I punti programmatici erano esaltanti: al punto 3 la riforma della “macchina burocratica da gestire con criteri improntati all’efficienza, all’economicità di gestione ed alla massima trasparenza” ed al punto 5 sul “turismo e termalismo” figurava il “recupero dell’immobile Pio Monte della Misericordia attraverso la costituzione della società mista di trasformazione urbana prevista dalla legge 127/97 recepita nel Testo Unico degli Enti Locali con l’acquisizione della piena proprietà degli immobili al centro da 27 anni di una complessa vicenda giudiziaria…”. Appena tre anni dopo il “solenne programma” il sindaco Giosy Ferrandino respingeva la richiesta di inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale presentata con nota n. 7423 del 30.5.05 dal consigliere di minoranza, ing. Antuono Castagna a nome del gruppo “Uniti per l’Ulivo” costituito con i consiglieri Lorenzo Mennella e Giovanni Monti, per la costituzione della Società di Trasformazione Urbana con il “parere di regolarità tecnica” del responsabile affari generali, dott.ssa Anna Di Scala, e del parere di regolarità contabile, dott.ssa Lucia De Palma.

I programmi quindi sono “pezzi di carta” come rispose dei trattati internazionali il Cancelliere Bismack all’ambasciatore a Berlino di Sua Maestà Brittanica Sir W.E. Goschen nel 1914 avviando la prima guerra mondiale. Sono pezzi di carta anche il documento “Riscossa per Casamicciola” del 2 febbraio 2012 che reca fra le prime firme quella del presidente, avv. Antonio Carotenuto, oggi candidato al Consiglio Comunale nella lista capeggiata da Giovanni Battista Castagna, e dell’ing. Giuseppe Castagna, oggi candidato nella lista capeggiata da Ferrandino Arnaldo. E’ un pezzo di carta anche il dossier ( quattro pagine tutto un programma con puntuali riferimenti giuridici, economici e storici) su Casamicciola pubblicato su “Il Golfo” nell’edizione del 6 marzo 1998 che presenteremo nella mostra per i nostri 25 anni dove si spiegano gli obiettivi per un rilancio economico di Casamicciola.

Pezzi di carta? Forse pezzi di Storia dai quali costruire il Futuro.