Per il 79% degli italiani i progressi sono oggettivi. Donne meno casalinghe eppure sempre decisive in casa, lavorano di più fuori e hanno meno tempo libero. I padri aiutano un po' di più, figlie e figli deresponsabilizzati
Gli anni del postfemminismo hanno significato un miglioramento della condizione della donna nella società. Di ciò è convinto il 79% degli italiani, per i quali c'è stato un progresso oggettivo rispetto a venticinque anni fa. I più convinti sono i maschi (82%), ma la percentuale è alta anche tra le femmine (76%). Il 7% degli italiani ritiene invece che la situazione delle donne sia addirittura peggiorata rispetto al passato. Il 10,3% delle donne, in particolare, pensa che la loro condizione non sia migliorata per colpa degli uomini che le hanno ostacolate, il 5,6% crede che le donne stesse non si siano impegnate abbastanza per emanciparsi.
Questi dati sono una prima anticipazione dei risultati della ricerca «I valori degli italiani» realizzata dal Censis nell'ambito delle attività per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, che verrà presentata il prossimo 13 marzo alle ore 16.00 a Roma presso l'Istituto della Enciclopedia Italiana (Palazzo Mattei di Paganica, Sala Igea, Piazza della Enciclopedia Italiana 4) e discussa da Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, e Paolo Peluffo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per Informazione, Comunicazione, Editoria e Coordinamento amministrativo.