Ischia News ed Eventi - Cucina e Tradizione

Nel susseguirsi delle generazioni: le tradizioni popolari, arti e mestieri del passato si tramandano costituendo la memoria storica del luogo. Una memoria storica che interessante ed affascinante ripercorrere. Molteplici e variegate sono le produzioni autoctone sia nell’ambito dell’artigianato che nell’ambito delle produzioni eno-gastronomiche. La sfera dell’artigianato locale affonda le sue origini nel passato. La lavorazione della ceramica, per esempio, è un dono degli antichi greci, che nell’età ellenistica la diffusero sul territorio. Ciò è testimoniato dalla presenza di alcune fornaci ceramiche sotto la chiesa di S.Restituta di Lacco Ameno o dalla famosa Coppa di Nestore, custodita nel Museo Archeologico di Pithecusae, situato nel complesso di Villa Arbusto di Lacco Ameno.

In pochi sanno che la vocazione turistica dell'Isola d'Ischia è quanto mai recente. Prima del 1950, eravamo prevalentemente pescatori, contadini e naviganti, apprendendo dai nostri padri l’importanza della genuinità e il rispetto per quanto di buono la natura era in grado di donarci per vivere. Del resto, la vita nel dopoguerra era tutt'altro che agiata e l'allevamento domestico del maiale era anche qui, a due passi dal mare, una delle principali fonti di autosufficienza alimentare per la nostra gente.

Come ha influenzato Ischia sul mio percorso professionale? La mia Ischia.. la mia terra, la mia tradizione, il mio territorio, i suoi prodotti, la stagionalità della materia prima, la ricerca della stessa da piccoli produttori che senza alcuna pretesa definirei i veri artigiani del gusto..; la mia infanzia, il ricordo dei fantastici piatti che mangiavo da bambino preparati da mia nonna Felicia e da mia mamma Concetta, figure intramontabili nella mia vita professionale e personale… I profumi delle quattro stagioni, gli odori, le sensazioni della natura che forse solo da bambini si percepiscono inconsapevolmente e si apprezzano di più, in quanto si ha la mente più libera da impegni e stress quotidiano, lavoro, appuntamenti, telefono, computer, ecc.

La storia e il destino del vino di Ischia sono indissolubilmente legati al mare: dal commercio e trasporto verso i principali porti italiani a bordo delle vinaccere, alle viti abbarbicate sul tufo verde, caratteristica pietra di formazione marina. E di tufo verde sono pure i muri a secco, detti parracine, che da secoli come lunghe braccia ossute, delimitano i lembi di terra entro i quali si snodano i vigneti ischitani: monumenti e testimonianze di un continuo dialogo con le nostre tradizioni. La sopravvivenza del patrimonio enoico di Casa D’Ambra è dovuta oggi a passione, dedizione e tenacia. Solo grazie a queste qualità, che si muovono spesso su binari opposti a quelli economici, è possibile mantenere in vita il carico di memorie del nostro passato e l’umanità che scaturisce dal nostro legame con la terra.

L’Oceano è fatto di tante gocce, la Terra è fatta di tanti granelli... In mezzo c’è l’Uomo, miliardi di Uomini, che, uno per uno, formano il Mondo. Insieme, singolarmente, possono salvarlo. Come scrisse Dumas: «Tutti per uno, uno per tutti». Con questa convinzione la condotta Slow Food di Ischia e Procida organizza: Per chi suona la Campania Venerdì 21, sabato 22, domenica 23 maggio.

Tutti per uno, uno per tutti: è sempre con questa convinzione, che abbiamo inforcato la bicicletta e abbiamo girato, in lungo ed in largo, la Campania e paese per paese, città per città, borghi, villaggi, quartieri, contrade, vicoli, parchi, boschi…

Sabato 20 marzo 2010, alla vigilia dell’entrata ufficiale della primavera, le Cantine Pietratorcia hanno presentato presso il ristorante-degustazione del Cuotto, dove erano poste le vecchie cantine dei Micho, la nuova creatura della ormai rinomata azienda enovinicola foriana, Forastera Doc 2009.

Questa nuova gemma va ad arricchire il già nutrito bouchet della vetrina dei vini di Pietratorcia, e rappresenta un significativo motivo di orgoglio.

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