I dieci grandi stampi in gesso raccolti nella mostra promossa dal Centro studi sull’isola d’Ischia, provengono dalla bottega dello scultore,incisore e ceramista ischitano Aniellantonio Mascolo.
I gessi, sottratti all’oblìo ed alla inevitabile distruzione per la meritoria opera di un collezionista privato, rappresentano una preziosa testimonianza dei modi e delle tecniche di lavorazione appartenute ad uno dei più originali artisti dell’isola d’Ischia.
Aniellantonio Mascolo è stato un’artista popolare fortemente legato alla tradizione culturale locale, della quale ha interpretato in modo esemplare tendenze, temi e stili e ne ha esaltato tecniche e materiali tradizionali, come è il caso dei lavori in terracotta e ceramica.
Mascolo, che nasce il 6 gennaio del 1903 in una famiglia di pescatori di Ischia ponte, impara da giovane l’intarsio e la scultura del legno e intorno ai venticinque anni, in seguito ad un viaggio che lo porta a Orvieto, Pitigliano e Siena, perfeziona la lavorazione dell’argilla. Nel 1938 viene chiamato a collaborare alla produzione di maioliche artistiche da Antonio De Val, titolare della “Ceramica di Posillipo”. E’ in quello stesso anno che una sua scultura in ceramica raffigurante un prigioniero moro è esposta alla Triennale d'Oltremare. Successivamente partecipa con alcune sculture alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1952.