di Giuseppe Mazzella, giornalista, candidato al Comune di Ischia nella lista “Ischia Nuova”capeggiata dall’avv. Luigi Telese che indica a sindaco il rag. Salvatore Mazzella
Non amo gli interventi epistolari sui giornali. Servono soltanto ad alimentare un gossip. Ciascuno resta della propria opinione. Ma da “filosofo”– come per ignoti meriti mi definisce Lello Pilato – che ha ormai “più scia di poppa che acqua di prua”, come direbbe l’indimenticabile ammiraglio Natale Proto, nella sua navigazione della vita civile la cui testimonianza è raccolta in 5 libri consiglio a Lello Pilato di leggere un libro straordinario dello scrittore ungherese Sandor Marai (1900-1989). Si chiama “Le braci”ed è un libro sull’amicizia. Sul falso amico che come l’ombra ti segue finché dura il sole, che ti utilizza per la tua “filosofia”fin quando gli conviene eppoi ti butta via, credo che bisognerebbe fare una riflessione che certamente supererà la durata di una campagna elettorale. E’forse un compito da “filosofi”– mi mancano Maestri come il prof. Edoardo Malagoli, come l’avv. Mario Buono, come il prof. Vincenzo Mennella, come Mons. Pasquale Polito, come il giornalista Franco Conte e ancora altri alla cui fonte mi sono abbeverato come un assetato nel deserto - per insegnare il valore dell’Amicizia, oltre lo steccato della Politica e della Religione. E’forse compito dei “filosofi”propagandare una “coesione civile dell’isola d’Ischia”per far nascere più che una “identità”ischi tana una “consapevolezza collettiva”,da Campagnano a Panza tanto per esempio, che stiamo tutti sulla stessa barca.