Ischia News ed Eventi - Rubriche

“Stacca la spina dalla vita quotidiana, sali a bordo di Liberty of the Seas, inizierai a rilassarti sin dal primo momento.
Come ci si spetta da una delle navi più innovative, non ti mancheranno le cose da fare: l’incredibile parco acquatico H2O Zone, spettacolari vasche idromassaggio sospese a 37 metri sul livello del mare, il simulatore di surf, la modernissima Day Spa con un programma benessere per il corpo e la mente.

Il neo sindaco di Casamicciola, Arnaldo Ferrandino, all’insediamento del consiglio comunale il 24 maggio scorso nel salone di quello che viene ancora chiamato il “Capricho de Calise”cioè il complesso commerciale di proprietà del Comune che la Calise Snc ha gestito dal 1969 al 2010 in virtù di una concessione  trentennale   che ha generato una lite o causa con il Comune, ha fatto un discorso da “ragioniere”. Arnaldo è un bravo dottore commercialista che ha 52 anni e svolge la sua professione da circa 30 anni. E’un uomo di poche parole, dalla comunicazione difficile, che per forma mentis e deformazione professionale non ama i grandi progetti o le care utopie. Per questo è  impossibile chiedere a lui un discorso  capace di entusiasmare l’uditorio , di far sognare la gente, di arringare la folla.  Gli uomini che hanno un simile carattere mettono in luce soprattutto i difetti anziché i pregi. Ma qualche volta il pregio ha il sopravvento sul difetto.

Il discorso che ha tenuto all’insediamento della sua terza esperienza amministrativa da sindaco di Casamicciola dopo oltre 10 anni di assenza, breve ed a braccio – come tutti i suoi  interventi pubblici – fa emergere  l’importanza del “ragioniere”nella società moderna cioè  i “conti”prima dei”progetti.”Ma proprio dai conti Arnaldo ha fatto partire la sua autonomia politica  da quello che doveva essere il suo principale alleato e cioè l’attuale sindaco d’Ischia ed ex sindaco di Casamicciola, Giosy Ferrandino,   con il quale  è unito solo dal cognome mentre i tratti caratteriali sono opposti.

Ho letto con interesse e con sorpresa, la tua "lettera alla stampa locale". L'interesse è ovviamente suscitato dall'argomento che ci accomuna, dai riferimenti legislativi e dalle citazioni giornalistiche. La sorpresa nasce dal fatto che anni fa ti dissi che sarebbe stato opportuno e interessante riesumare l'Assostampa, considerata la crescita del numero di giornalisti locali e di testate. Mi dicesti che non ne valeva la pena, che "il golfo" aveva concentrato in sè il maggior numero di giornalisti e di aspiranti. Ora la "svolta" che condivido ovviamente. Capisco che il motivo della tua sollecitazione nasce dall'appello lanciato dalla Federazione Nazionale della Stampa "affinché il Parlamento  italiano approvi una legge sulla versione del “ Freedom of Information Act”, la legge sul diritto d’ accesso ai dati della pubblica amministrazione istituita in Svezia e in Finlandia dopo la Seconda guerra mondiale, adottata dagli Stati Uniti nel 1966 ed ora diffusa in oltre settanta paesi di tutto il mondo compresa l’ India" e dalla necessità di "sensibilizzare l’ opinione pubblica sull’ importanza di un rapporto paritario tra cittadino e pubblica amministrazione... per una revisione della legge sul diritto all’ accesso che risale al 1990 ( n.241) che è stata “ in pratica vanificata e elusa”. Appello che sottoscrivo.

Lettera aperta alla stampa locale delle isole di Ischia e Procida per una campagna sul diritto all’ accesso agli atti e  per una giornata di studio sull’ opera di Domenico Di Meglio ( 1949-2009) e dei “ pionieri”

Si possono fare molti commenti al voto del 6 maggio nei comuni  di Lacco Ameno, Barano, Casamicciola e soprattutto Ischia. Il Comune di Ischia è il capoluogo dell’isola. La parte che dà nome al tutto. L’unico fra i sei Comuni che ha il titolo di “Città”. La sua popolazione è di 18.896 abitanti. Qualsiasi iniziativa  politica ed economica per una “politica intercomunale”, per una “unificazione amministrativa”, per una “coesione economica e sociale”che viene da tutti richiesta, non può non partire e svilupparsi che dalla Città d’Ischia. Ecco perché mi sono candidato al consiglio comunale nella lista “Ischia Nuova”che portava il nome del sindaco Vincenzo Telese che vedeva l’isola “dall’alto dell’Epomeo”e che era capeggiata dall’avv. Luigi Telese per una “alternativa civile”, per un avvio concreto di una politica intercomunale reale. Alcuni problemi “storici ed enormi”di altri comuni come Casamicciola e Lacco Ameno per il recupero produttivo di aree dismesse in pieno vincolismo assoluto imposto dal piano paesistico  ministeriale in vigore non si possono risolvere – alla luce dell’esperienza storica -  se non unitariamente. I piccoli Comuni non c’è la fanno. Il Comune Unico è una necessità “finanziaria”oltre che “sociale” soprattutto in tempo di recessione economica e poiché la Regione Campania non lo farà bisognerebbe farlo dal “basso”con una politica di coesione e di solidarietà.

Il giornalista Giuseppe Mazzella lancia un appello per la costituzione di un Movimento per la Coesione Economica e Sociale dell’isola d’Ischia ed ha diffuso la seguente dichiarazione:

“Sono stati ampiamente sperimentati negli ultimi 15 anni tutti gli strumenti  per promuovere lo “sviluppo locale” fin dal 1997 con la proposta del “Patto Territoriale” la cui progettazione, mai conclusa,si protrasse per circa 3 anni con un impegno rilevante dell’allora Presidente della Provincia di Napoli, Amato Lamberti. Finì anche quella stagione della cosiddetta “Programmazione Negoziata” con i suoi strumenti – accordo di programma,intesa istituzionale, tavolo di concertazione etc. -  senza che fosse avviata nell’isola d’Ischia una razionalizzazione dello sviluppo economico – 3mila imprese, 40mila posti-letto – e di quello sociale – 13mila iscritti al collocamento, 3200 studenti delle superiori, 510 diplomati ogni anno, oltre 100 laureati ogni anno .
In questi anni non solo non sono stati risolti i “problemi perpetui” – il piano urbanistico, il sistema di depurazione delle acque reflue, la distribuzione idrica, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti,il recupero delle aree dismesse, i trasporti terrestri e marittimi, il sistema dei porti turistici  -  ma si è agito con i provvedimenti dell’“eterna emergenza” che da provvisoria  è diventata definitiva mentre gli “interventi a pioggia” per le opere pubbliche sono stati fatti con i fondi europei e regionali  del POR Campania senza la minima programmazione intercomunale.  In nome di questa “emergenza” si giustificano accordi di potere che non hanno nulla di politico.

° Esce dal consiglio comunale una intera classe dirigente degli ultimi 18 anni -  ritorni e nuove entrate – un paese in ginocchio che deve essere posto al centro dello sviluppo dell’isola d’Ischia con un “protagonismo politico”-

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