Ischia News ed Eventi - Società

’ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Premio Ischia, che si è riunito in questi giorni.

Il Premio Ischia “Comunicatore dell’anno” si colloca all’interno del Premio Ischia Internazionale di giornalismo, che dal 2009 vuole riconoscere l’eccellenza nella professione delle relazioni esterne nel mondo delle associazioni,delle imprese e delle organizzazioni pubbliche e private.

La giuria è composta, oltre che dal presidente Lucchini, da Luciano Carta, Capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, Costanza Esclapon, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della RAI, Aldo Grasso, Critico televisivo del Corriere della Sera, Flavio Natalia, Responsabile Comunicazione Prodotto di Sky Italia, Joaquin Navarro Valls, Presidente Advisory Board della Università Campus Bio-Medico di Roma, Massimiliano Paolucci, Responsabile Comunicazione Esterna di Aeroporti di Roma, Alessandra Ravetta, Condirettore di Prima Comunicazione, Maurizio Salvi, Direttore Relazioni Esterne di MSC Crociere e Rupert Younger, Direttore Oxford University Centre for Corporate Reputation. Il Premio Ischia Internazionale di giornalismo, giunto quest’anno alla sua XXXV edizione, rappresenta uno dei riconoscimenti più prestigiosi d’Italia. Promosso dalla Fondazione Valentino è il tradizionale appuntamento annuale che premia i migliori giornalisti della stampa italiana e internazionale che si sono distinti  per la loro professionalità e deontologia.

La UCCLI Ischia e l’Odcec di Napoli comunicano che venerdì 16.05.2014 avranno inizio le lezioni per il “Corso di Aggiornamento per Mediatore Professionista” organizzato dall’Organismo di Mediazione Medì.

Sede di svolgimento del corso l’Albergo Conte di Ischia, dal 16 al 17 Maggio 2014. (Numero ore formative 18) Il corso ha come obiettivo quello di aggiornare i mediatori professionisti ai fini dell’aggiornamento obbligatorio previsto ai sensi degli artt. 4, c. 3, lett. b) e 18, c. 2, lett. b) d. m. 18 ottobre 2010, n. 180, modificato dal d. m. 6 luglio 2011, n. 145, sviluppando un percorso formativo articolato in una parte teorica e in una pratica, entrambe aventi ad oggetto la normativa nazionale, comunitaria ed internazionale in materia di mediazione e conciliazione, la metodologia delle procedure facilitative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione e delle relative tecniche di gestione del conflitto.

Si voterà il 25 maggio per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Casamicciola appena due anni dopo le ultime amministrative, dopo l’ennesimo commissario prefettizio. Nemmeno l’elezione diretta del sindaco in vigore dal 1993 cioè da oltre vent’anni ha assicurato stabilità amministrativa. Basta questo segnale per documentare la decadenza civile conseguenza di quella economica e sociale di quella che era nel secolo XIX la più importante località turistico-termale del Mezzogiorno d’Italia. Quattro candidati a sindaco con quattro liste ma nessuna lista di partito come se l’appartenenza ad un partito, indispensabile per fare politica, costituisse qualcosa da evitare, da nascondere, da cancellare. “Democrazia e Progresso”, “Per Casamicciola”, “Nuova Casamicciola”, “Rispetto per Casamicciola” denominazioni che vogliono allontanare quanto più è possibile il riferimento ad una “coalizione” o ad una “concentrazione” dal colore partitico e vogliono tutte chiedere un sostegno “civico”. I programmi sono pezzi di carta. Pur essendo obbligatoria per la legge n.81/93 la presentazione di un programma questi diventano solo propaganda occasionale nemmeno suffragata da un impegno civile retrostante di un candidato. Mentre scrivo ho sotto gli occhi il programma della lista “Rinascita per Casamicciola” del 2002 del candidato sindaco Giosy Ferrandino, quello che si candida per il Parlamento Europeo oggi, e che aveva come slogan: “Uniti da un Amore, Uniti da un Progetto: Casamicciola all’antica Grandezza, si deve. Si può” con 13 punti programmatici solenni e dettagliati. Cosa resta? Sono passati 12 anni ed il punto più qualificante di quel programma (figurava al punto 5 ) – il recupero del complesso Pio Monte della Misericordia con una società di trasformazione urbana prevista dall’art.120 del Testo Unico sugli Enti Locali – sta ancora sul tappeto, costituisce ancora tema di una triste campagna elettorale fatta di manifesti e slogan ma senza partecipazione civile. Vado indietro ed ho sotto gli occhi il programma della prima lista “Rinascita per Casamicciola” capeggiata da Ferrandino Arnaldo e trovo il biglietto di invito al “workshop per la proposta di un patto territoriale dell’isola d’Ischia e di presentazione dei programmi della società “Therme di Casamicciola” dal titolo: “Rinascita per Casamicciola: dalle parole all’azione” di sabato 20 dicembre 1997. Cioè 17 anni fa. Anche questo un pezzo di carta. Vado ancora più indietro ed ho sotto gli occhi il biglietto di invito al convegno su “Termalismo e Turismo in Campania: il ruolo degli enti locali, della Regione e dell’imprenditoria Pubblica e Privata” organizzato dalla giunta di sinistra capeggiata dal socialista Giuseppe Iacono (1923-1991) nell’aula magna dell’istituto Mattei nei giorni 17 e 18 aprile 1982 con la partecipazione dell’allora vice presidente dell’INSUD, Domenico Tamburrini. Sono passati 32 anni. E le macerie del Pio Monte stanno ancora lì mentre gli spazi esterni, un tempo pinete, sono diventate un mercato ambulante puzzolente ed un orrido parcheggio mentre il piccolo parco per i bambini è indegno di un paese della Repubblica Italiana e paradossalmente il Comune occupa “senza titolo” le pinete ritornate all’Ente di Misericordia per effetto di una causa vinta!

La Pubblica Amministrazione italiana – dal Governo centrale ai Comuni – è ancora avvolta nelle nebbie di una serie di riforme, che si sono succedute negli ultimi vent’anni con passi avanti e molti indietro, e la recente lettera del presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi e del Ministro della semplificazione e della pubblica amministrazione. Marianna Madia, ai dipendenti pubblici con la quale il Governo annuncia una “rivoluzione” preannunciata in 44 punti, non offre spunti ottimistici per prevedere una amministrazione pubblica efficiente in un quadro istituzionale ancora più complicato con la “Legge Del Rio” con la quale viene prevista la Città Metropolitana, un ente locale di secondo livello, in luogo della Provincia che dovrebbe definitivamente scomparire con una legge costituzionale. Suscita perplessità il punto 13 della lettera di Renzi con il quale viene prevista “l’abolizione della figura del segretario comunale”. Finora il segretario comunale, un funzionario dello Stato chiamato a svolgere un ruolo di notaio o di primo magistrato della macchina amministrativa comunale, era posto al vertice sia dell’organizzazione interna dei Comuni sia a quello dei controlli interni alla macchina amministrativa dei Comuni. Un ruolo non solo apicale ma di garanzia di piena legittimità giuridica degli atti contabili. Cosa potrà accadere nei Comuni senza questa figura? Come saranno rimodulati i controlli interni? Tutti i Comuni dovranno dotarsi di Direttori Generali o City Manager prescindendo dalla loro dimensione?

Sabato 10 maggio a Roma in piazza San Pietro, il Santo Padre Francesco incontrerà la scuola italiana. Sarà un pomeriggio di festa e di riflessione per l’istruzione e per il futuro dei giovani d’Italia.

Dall’isola d’Ischia partiranno circa 600 persone. Studenti, docenti, genitori, personale scolastico, in viaggio verso Roma con la voglia di dare una speranza all’istruzione isolana, sotto l’attenta e preziosa organizzazione di Don Pasquale Trani per la pastorale familiare e il diacono Pietro Raicaldo per la pastorale scolastica della diocesi di Ischia, il tour operator Cilindro Viaggi e la società Medmar.

Il vescovo Lagnese ha più volte sottolineato l’importanza della partecipazione della scuola ischitana a questo evento. “Speriamo che il 10 maggio Ischia possa vedere non soltanto una partecipazione bella e forte della comunità isolana, - ha affermato Lagnese all’incontro con gli insegnanti di religione del 30 marzo -  ma possa essere l’inizio di un lavoro di rete che in passato ha fatto fatica a crearsi. Lavoriamo tutti per il bene della nostra gente dei nostri figli, per costruire un futuro migliore”. La comunità isolana ha risposto con gioia e grande slancio per la partecipazione all’evento. Gli organizzatori non si aspettavano un numero così alto di partecipanti.

Ho sempre avuto stima per l’on. Ciriaco De Mita. Ho sempre trovato le sue osservazioni politiche negli anni ‘80 quando De Mita era uno degli uomini più potenti d’Italia – segretario della DC dal 1982 al 1989 e Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1988 al 1989 e prima ancora molte volte Ministro – di grande acutezza. Chi è in estrema sintesi il “grande politico”? se la Politica è una “Scienza” al pari di tutte le altre tanto da avere una Facoltà Universitaria da circa un secolo che addirittura si chiama “Scienze Politiche” come se fossero e sono più di una come misurare lo spessore di un Politico? Se la Politica non è solo la Teoria ma anche la Prassi come trovare l’equilibrio per misurare il “dire” di un Politico rispetto al “fare”? Ho trovato molti anni fa una buona definizione del Politico. Fu quella che pronunciò il prof. Giuseppe Catturi ad un convegno sul ruolo sociale dell’impresa industriale: “Certamente è da riconoscersi uomo politico soltanto colui che riesce a prevedere il futuro sviluppo sociale dell’intera collettività…”. Ecco allora un buon politico che deve essere ancorato alla gestione del presente ma deve e soprattutto essere in grado di “prevedere il futuro sviluppo sociale dell’intera collettività”.

De Mita mi piaceva per il suo “realismo” ma anche per la capacità di vedere prima il “futuro”.

Cattolico sociale aderì giovanissimo alla Democrazia Cristiana e fondò una “corrente” che si chiamava “sinistra di base” con l’ambizione di contendere i voti alla sinistra laica e marxista soprattutto ai socialisti ed ai comunisti. Avvertì prima di tutti l’impossibilità di andare avanti con una “democrazia bloccata” dal “pentapartito” cioè 5 partiti al Governo- DC,PSI,PDSI,PRI,PLI - che non avevano alternative di governo né a destra per la pregiudiziale nei confronti della “destra” del Movimento Sociale Italiano né a “sinistra” per la pregiudiziale della DC, del PLI e del PSDI,soprattutto, contro il Partito Comunista Italiano. Sostenne De Mita – prima del 1989 – che la DC si doveva aprire ai comunisti. Forse se prima di “tangentopoli” la democrazia “bloccata” del pentapartito avesse avuto la forza endogena di riformarsi e di ripristinare una “alternanza” e di far assumere al PCI la responsabilità di Governo la Storia della giovane democrazia repubblicana italiana sarebbe stata diversa e sarebbe marciata con più sicurezza verso il definitivo consolidamento. Ma non è andata così.

IL PREMIO PER GLI ALBERGHI E LE SPA PIU’ BELLE DEL MONDO

La scadenza è il 22 giugno: in palio premi in denaro per un totale di 10.000 euro

Al via la settima edizione del concorso internazionale del PIDA, il Premio Internazionale Ischia di Architettura, nato con l’ambizione di diventare il premio di riferimento per gli alberghi e le SPA più belle del mondo.

Anche quest’anno gli architetti, i designer, i progettisti all over the world sono chiamati a confrontarsi sul tema impegnativo dell’ “Architettura dell’Ospitalità”.

Il PIDA si muove, così, in continuità con il passato, ma, allo stesso tempo, ha uno sguardo attento verso il futuro: restano confermate, infatti, le partnership con istituzioni di prestigio come il magazine “Ottagono” e l’Agenzia “CasaClima e CasaClima Network Campania”, mentre entrano in seno alla giuria figure del calibro di Monica Maggioni e Paola Pierotti.

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