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Il sindaco e la maggioranza in piazzetta San Girolamo per celebrare il risultato delle urne

Lunedì alle 12 nella sala del Consiglio comunale di Ischia la proclamazione di Giosi Ferrandino sindaco. Prima, però, bisogna far festa. Ed il sindaco di Ischia, riconfermato con un consenso plebiscitario alla guida del comune capoluogo, si concederà un giorno di riposo, dopo le fatiche della campagna elettorale, prima di immergersi nel lavoro ed avviare i numerosi progetti grazia ai quali ha vinto la sfida elettorale con Salvatore Mazzella.

L'appuntamento è fissato alle 21 di sabato in quella piazzetta San Girolamo che è ormai diventato il luogo di ritrovo per antonomasia del popolo di Ischia.

Durante il primo comizio della lista, il candidato sindaco Maria Grazia Di Scala lancia la proposta salva-casa. Il prossimo appuntamento è per domenica al Testaccio.

Si è tenuto ieri in Piazza San Rocco il primo comizio elettorale di 'Arcobaleno Nuova Barano', lista in corsa per le amministrative 2012. “È nell'aria, i baranesi vogliono cambiare, e noi ci faremo trovare pronti per governare al meglio il nostro paese”, ha affermato Maria Grazia Di Scala. Che ha aggiunto: “Un vento di rinnovamento che sembra essere arrivato all'amministrazione uscente, che per contrastarci mette in giro voci calunniose, indicando me e il consigliere uscente Pasquale Di Massa come le cause della cessazione dei lavori della strada di Via Monte Barano e della chiusura del tendone di Buonopane. Ma queste sono solo bugie, pertanto – ha tuonato la Di Scala - sfido chiunque a portare i fatti”.

La lista capeggiata da Maria Grazia Di Scala inaugura la serie di sei comizi

Giovedì 26 aprile, a partire dalle 20.00, è in programma presso la piazza S.Rocco di Barano il primo dei comizi elettorali di 'Arcobaleno Nuova Barano'. Durante l'iniziativa, nei prossimi giorni seguita da incontri nelle altre cinque frazioni, il candidato sindaco Maria Grazia Di Scala e gli esponenti della lista illustreranno progetti e idee per il futuro del territorio noto nel mondo per Maronti e Nitrodi.

«Esprimo la mia vicinanza a Franco Borgogna, al quale va la solidarietà di tutta la coalizione che rappresento per l'esclusione dalla prossima competizione elettorale». Questo il commento del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, all'indomani della decisione della Commissione elettorale di escludere il candidato consigliere Udc dalle elezioni del prossimo 6 e 7 maggio. «Essere su schieramenti opposti passa in secondo piano quando si verificano degli episodi del genere, che sono a dir poco sgradevoli» ha aggiunto il primo cittadino di Ischia.

E’tempo di Programmi e di dire cosa si vuole fare per Ischia…

Un Sindaco ed un’amministrazione dovrebbero collocare al centro della loro azione lo sviluppo economico del Paese; dovrebbero preoccuparsi innanzitutto di creare occupazione e ricchezza per i cittadini sia attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali (un nuovo porto turistico ad Ischia Ponte, il depuratore sulla Collina di S. Pietro, eccetera) sia attraverso un’incisiva azione di amministrativa e di bilancio (esame della pratiche di condono per avviare l’economia reale del Paese).

Invece in questo quinquennio Giosi Ferrandino ha rinunciato ad essere protagonista ed artefice dei processi di sviluppo del Paese, “delegandoli” a qualche “facoltosa” famiglia di imprenditori locali. E questo sebbene ne avesse avuto l’occasione, non solo per l’ampio consenso elettorale, non solo per le tante intelligenze elette, ma soprattutto per la sistemazione dei conti operata ad inizio mandato da chi è stato Assessore alle finanze, alla chiusura di fatto del dissesto, al pareggio di bilancio con le Aziende partecipate: azioni finanziarie che ben avrebbero consentito una gestione della spesa pubblica finalizzata a creare occupazione e sviluppo.

Ad Ischia come a Lacco Ameno ed a Casamicciola,  Giosi e Mimì vorrebbero le “ammucchiate vincenti”, ma ci sono …

Giosi Ferrandino (PD) e Domenico De Siano (PDL) auspicano nel loro futuro politico una Grande Coalizione per vincere le elezioni di Maggio e restare a galla per il prossimo quinquennio. Così la Grande coalizione, da condizione di emergenza, è diventata un obiettivo strumentale ma non politico. Anche l’ Isola d’Ischia sembra avere così la sua Grande Coalizione, convenuta tra Giosi e Mimì sia per Ischia che per Lacco Ameno che per Casamicciola (ove però i giochi sono tuttora molto aperti); ma sebbene realizzate “ai tavolini” del Bar Calise, queste Grandi Coalizioni Civiche sembrano essere fatte più sulla carta che concrete, tanto grandi quanto fragili. Ovviamente la politica è anche tattica.

E, in fondo, è comprensibile il tentativo di Mimì e Giosi di aggrapparsi, dove possono, a Grandi Coalizioni per cercare di “vincere” ove non hanno “convinto” in 5 anni di amministrazione. Ma la politica non può ridursi solo a tattica. Già la sua impotenza ha prodotto una diffusa delegittimazione, uno scollamento autoreferenziale, che dai partiti rischia di trasferirsi alle istituzioni. Se la difficoltà di essere rieletti (Giosi ad Ischia, Domenico a Lacco Ameno) viene affrontata con l’animo di chi cerca un riparo per sé, o una convenienza di potere per il proprio gruppo, il pericolo diventa mortale. La politica si rilancia solo se torna a essere confronto sul futuro. Su quello dei nostri figli, del sistema Ischia. Solo se si mettono in gioco le conoscenze, le intelligenze, le risorse. Se si è capaci di dire dei SI’ e dei NO.

Cari amici e compagni, le vicende nazionali, assai gravi per le politiche che il Governo Monti sta mettendo in atto, e quelle elettorali dell'isola d'Ischia, non possono vederci spettatori. Occorre che anche ad Ischia, così come avviene in queste ore in tutt'Italia, ci siano incontri per capire come affrontare la crisi istituzionale in atto e come costruire nazionalmente e localmente una svolta che sia occupazionale e di sviluppo, tanto necessario in questo particolare momento storico.

• Al di là della crisi politica e di identità delle forze politiche, alcune argomentazioni soporifere sulla bontà delle scelte governative e la ineluttabilità delle stesse - che associano ormai in modo acritico ed indecente una grandissima parte degli schieramenti parlamentari - costituiscono sotto certi versi l'aspetto più preoccupante per la distorsione di tipo culturale che determinano nelle masse popolari poiché inducono a pensare che al di fuori del sistema non c'è alcuna possibilità di soluzione e che i tanti sacrifici che le misure c'impongono siano utili e siano l'unica strada per uscire dai debiti e dalla recessione; l'unica soluzione per dare lavoro e sviluppo al paese e per dare consistenza ai bilanci familiari. Niente di più falso!

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