Ischia News ed Eventi - Politica

E’tempo di Programmi e di dire cosa si vuole fare per Ischia…

Un Sindaco ed un’amministrazione dovrebbero collocare al centro della loro azione lo sviluppo economico del Paese; dovrebbero preoccuparsi innanzitutto di creare occupazione e ricchezza per i cittadini sia attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali (un nuovo porto turistico ad Ischia Ponte, il depuratore sulla Collina di S. Pietro, eccetera) sia attraverso un’incisiva azione di amministrativa e di bilancio (esame della pratiche di condono per avviare l’economia reale del Paese).

Invece in questo quinquennio Giosi Ferrandino ha rinunciato ad essere protagonista ed artefice dei processi di sviluppo del Paese, “delegandoli” a qualche “facoltosa” famiglia di imprenditori locali. E questo sebbene ne avesse avuto l’occasione, non solo per l’ampio consenso elettorale, non solo per le tante intelligenze elette, ma soprattutto per la sistemazione dei conti operata ad inizio mandato da chi è stato Assessore alle finanze, alla chiusura di fatto del dissesto, al pareggio di bilancio con le Aziende partecipate: azioni finanziarie che ben avrebbero consentito una gestione della spesa pubblica finalizzata a creare occupazione e sviluppo.

Ad Ischia come a Lacco Ameno ed a Casamicciola,  Giosi e Mimì vorrebbero le “ammucchiate vincenti”, ma ci sono …

Giosi Ferrandino (PD) e Domenico De Siano (PDL) auspicano nel loro futuro politico una Grande Coalizione per vincere le elezioni di Maggio e restare a galla per il prossimo quinquennio. Così la Grande coalizione, da condizione di emergenza, è diventata un obiettivo strumentale ma non politico. Anche l’ Isola d’Ischia sembra avere così la sua Grande Coalizione, convenuta tra Giosi e Mimì sia per Ischia che per Lacco Ameno che per Casamicciola (ove però i giochi sono tuttora molto aperti); ma sebbene realizzate “ai tavolini” del Bar Calise, queste Grandi Coalizioni Civiche sembrano essere fatte più sulla carta che concrete, tanto grandi quanto fragili. Ovviamente la politica è anche tattica.

E, in fondo, è comprensibile il tentativo di Mimì e Giosi di aggrapparsi, dove possono, a Grandi Coalizioni per cercare di “vincere” ove non hanno “convinto” in 5 anni di amministrazione. Ma la politica non può ridursi solo a tattica. Già la sua impotenza ha prodotto una diffusa delegittimazione, uno scollamento autoreferenziale, che dai partiti rischia di trasferirsi alle istituzioni. Se la difficoltà di essere rieletti (Giosi ad Ischia, Domenico a Lacco Ameno) viene affrontata con l’animo di chi cerca un riparo per sé, o una convenienza di potere per il proprio gruppo, il pericolo diventa mortale. La politica si rilancia solo se torna a essere confronto sul futuro. Su quello dei nostri figli, del sistema Ischia. Solo se si mettono in gioco le conoscenze, le intelligenze, le risorse. Se si è capaci di dire dei SI’ e dei NO.

Cari amici e compagni, le vicende nazionali, assai gravi per le politiche che il Governo Monti sta mettendo in atto, e quelle elettorali dell'isola d'Ischia, non possono vederci spettatori. Occorre che anche ad Ischia, così come avviene in queste ore in tutt'Italia, ci siano incontri per capire come affrontare la crisi istituzionale in atto e come costruire nazionalmente e localmente una svolta che sia occupazionale e di sviluppo, tanto necessario in questo particolare momento storico.

• Al di là della crisi politica e di identità delle forze politiche, alcune argomentazioni soporifere sulla bontà delle scelte governative e la ineluttabilità delle stesse - che associano ormai in modo acritico ed indecente una grandissima parte degli schieramenti parlamentari - costituiscono sotto certi versi l'aspetto più preoccupante per la distorsione di tipo culturale che determinano nelle masse popolari poiché inducono a pensare che al di fuori del sistema non c'è alcuna possibilità di soluzione e che i tanti sacrifici che le misure c'impongono siano utili e siano l'unica strada per uscire dai debiti e dalla recessione; l'unica soluzione per dare lavoro e sviluppo al paese e per dare consistenza ai bilanci familiari. Niente di più falso!

Abbattere la politica di lagrime e sangue della giunta Caldoro

Astenersi dal voto per liberare l’isola da imbroglioni e cosche

Una precisa, puntuale e lucida analisi dello stato sociale della Regione Campania, che coinvolge ed interessa inevitabilmente, anche l’isola d’Ischia, è quella che emerge dal documento redatto dal PMLI Campania, diffuso l’altro giorno in tutta la Campania.

Con l’invito ad abbattere “con la lotta di piazza il governo del tecnocrate borghese Monti e la giunta regionale antipopolare della casa del fascio guidata da Caldoro”, il PMLI Campania ha partecipato all’ “Assedio alla Regione”, la manifestazione tenutasi il 15 a Napoli, promossa da diverse realtà di lotta e sindacati di base.

I marxisti-leninisti della Campania hanno spiegato le ragioni della lotta in un volantino distribuito in migliaia di copie.

“A tutti gli uomini liberi e forti che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi del Paese, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”.

Don Luigi Sturzo (1851-1959), Roma 18 gennaio 1919

 

Non c’è futuro per l’Italia senza la rigenerazione della Politica e della fiducia nella Politica”.

 

Giorgio Napolitano,

Presidente della Repubblica Italiana – dal messaggio di fine anno 2011

Ci siamo posti l’obiettivo di creare un Movimento di Riscossa Civile del nostro Comune e della nostra Comunità in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera 2012 per salvare dal disastro economico e finanziario il nostro Ente Locale ed il  nostro sistema economico e sociale e per rivalutare la partecipazione democratica della Cittadinanza  con una valorizzazione etica della Politica poiché il crollo della prima Repubblica e circa vent’anni della seconda hanno causato un drammatico immiserimento politico e culturale  con una scadente classe dirigente che – per sua affermazione – non ha una chiara identità partitica, cambiando spesso schieramento, alleanze, collocazione.

Venerdì scorso 3 febbraio, nella sala consiliare del comune di Barano, ha avuto luogo il secondo incontro pubblico organizzato dal dipartimento agricoltura della sezione ischitana del partito della Rifondazione Comunista.

Il tempo pessimo non ha scoraggiato una trentina di volenterosi che, attirati dalla tematica e forse anche dalla curiosità nei confronti del rinato gruppo comunista, hanno presenziato all'iniziativa.

Sono intervenuti i rappresentanti di tutte le forze politiche baranesi, dal primo cittadino, dott. Paolino Buono al leader dell'opposizione avv. Maria Grazia Di Scala, a una delegazione del giovane Movimento 5Stelle capitanata da Davide Iacono.

1. Premessa:

In alcuni miei precedenti scritti avevo sottolineato come l’ Amministrazione di Giosi Ferrandino ha (paurosamente) aumentato la pressione fiscale a carico dei cittadini-contribuenti negli anni del suo mandato; infatti Giosi Ferrandino tra il 2008 ed il 2011 ha dilatato le Entrate dell’ Ente con vere e proprie vessazioni verso i cittadini, sia imponendo nuovi balzelli (Addizionale ENEL) sia aumentando al massimo le Tariffe dei Tributi. La stessalotta all’ evasione (doverosamente svolta dagli Uffici) non è servita ad abbassare la pressione fiscale sui contribuenti (come dovrebbe essere in un Sistema positivo), ma ha alimentato solo la spesa corrente, non essendo state utilizzate le somme ricavate per diminuire i Tributi. Lo dimostra quanto avvenuto con il recupero della TARSU: gli oltre 2.500.000 di euro recuperati dalla lotta all’ evasione non sono serviti ad abbassare il tributo ai cittadini (come dovrebbe essere per specifico obbligo di legge), ma sono stati utilizzati in altri settori e sono serviti a “spese pazze”: è come se il padre di famiglia chiedesse ai figli sacrifici per comprare il pane, e poi utilizzasse questi soldi per giocarseli a carte. E questo sebbene il servizio non sia migliorato, non si sia comprato un solo camion nuovo e l’ iniziale percentuale di raccolta differenziata non si è aumentata di molto. A fronte di questa situazione dobbiamo notare che le aziende partecipate (in primis Ischia Ambiente) sono letteralmente allo sfascio, piene di debiti e con i dipendenti che vengono pagati poco e male, con forti ritardi.

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