Al Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano, da parte del cittadino italiano Giuseppe Mazzella nato e residente in Casamicciola nell’isola d’Ischia, Provincia di Napoli, Regione Campania, Repubblica Italiana, Unione Europea, 64 anni, giornalista, pensionato, nonno di Stefano Rando di 4 anni iscritto con frequenza alla scuola statale per l’infanzia nel plesso Sanseverino dell’Istituto comprensivo “Enrico Ibsen” di Casamicciola – appello al Capo dello Stato ai sensi dell’art.2 della Costituzione della Repubblica Italiana (1948).
Signor Presidente,
“dove cominciano, in fin dei conti, i diritti umani universali?” si domandava Eleonora Roosevelt nel suo discorso alla proclamazione dei diritti umani universali a Parigi il 10 dicembre 1948.
“Nei piccoli luoghi vicino a casa: tanto vicino e tanto piccoli che non si possono vedere su una qualsiasi mappa del mondo. Eppure proprio questi posti “sono” il mondo delle singole persone: il quartiere dove vivono, le scuole che frequentano, la fabbrica o l’ufficio dove lavorano. Sono questi i posti in cui ogni uomo, donna o bambino, cercano uguale giustizia, eguali possibilità, uguale dignità, senza discriminazione. Se tali diritti non contano “là” non contano da nessuna altra parte. Senza l’azione comune dei cittadini per imporli vicino a casa, cercheremo invano il progresso nel vasto mondo” fu la risposta di Eleonora in uno dei discorsi più alti della Storia.